Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
Lexus UX 300e, l’elettrica che ha cambiato il corso Toyota. La prova
Dopo anni di tecnologia ibrida, fra i brand più verdi dell’auto, per Toyota è giunto il momento di investire (anche) sull’elettrico. Lexus UX 300e, la prova e tutti i dettagli.
Ve l’avevamo anticipato nel giugno scorso quando, raccontandovi il crossover Lexus UX in versione ibrida, vi avevamo anticipato che, appena possibile, vi avremmo parlato anche della versione elettrica, la più virtuosa, almeno in termini di emissioni. Così, eccoci qui, a bordo del primo modello elettrico del marchio, la UX 300e. Il design esterno, molte delle innovazioni, la cura dei dettagli e l’attenzione alla sicurezza sono in gran parte simili alla versione ibrida. Per questo andremo subito al “sodo”, ossia ci concentreremo sulle differenze, le performance, l’autonomia, la ricarica. E anche sul prezzo, altro aspetto differenziante rispetto alla versione ibrida: in vendita da circa un anno, il listino di UX elettrica parte da 57mila euro (da cui detrarre gli eventuali incentivi previsti), l’ibrida da 39mila.
Lexus UX 300e e la garanzia da 1 milione di chilometri
Ed ecco in sintesi un primo ritratto dell’elettrica UX 300e. Intanto sotto il cofano anteriore c’è un motore elettrico da 150 kW (equivalenti a 204 cavalli). Le prestazioni dichiarate parlano di un’accelerazione da 0-100 km/h in 7,5 secondi e di una velocità massima di 160 km/h. Il pacco batterie, installato sotto il pavimento dell’abitacolo e in parte sotto i sedili posteriori, è da 54,3 kWh, con un’autonomia “fino a 315 Km” dichiara Lexus. Altra differenza, rispetto alla versione ibrida, l’estensione della garanzia fino a 10 anni o 1 milione di chilometri.
Quasi scontati su un’elettrica ma comunque da ricordare, la gestione in remoto (attraverso un’app dedicata) dello stato di carica della batteria, dell’autonomia residua, riscaldamento e raffrescamento e programmazione ricarica in base alle fasce orarie, un modo per sfruttare le tariffe energetiche più convenienti. Ultima differenza, rispetto alla Lexus UX ibrida, UX 300e è disponibile unicamente con la trazione 2wd, ossia solo sulle ruote anteriori.
Elettrica, ma (da fuori) non si direbbe
E adesso entriamo più nel merito. UX 300e è il primo modello completamente elettrico della casa automobilistica giapponese. Lecito attendersi molto da chi, come Toyota (di cui, se servisse ricordarlo, Lexus è la massima espressione in termini di qualità, stile e prestazioni) ha fatto la storia dell’ibrido. Quasi indistinguibile esteticamente dalla versione ibrida, l’elettrica UX si riconosce da pochi dettagli: i badge “Electric” applicati sulle porte posteriori e le due sportelli (uno per lato nella parte posteriore) per accedere alle prese di ricarica AC e CC. Stop. Il resto è uguale: fari a Led anteriori e posteriori, barre sul tetto, cerchi in lega da 17 o 18 pollici a seconda delle versioni.
All’interno, un display multimediale da 10,3 pollici con navigatore satellitare, Apple Carplay/Android Auto, radio digitale Dab, un ottimo sistema audio a 13 altoparlanti, il comodo caricatore wireless per lo smartphone e il portellone ad apertura elettrica. Poi, ad amplificare la già elevata sensazione di comfort, ci sono anche il volante riscaldato e i sedili anteriori riscaldati e ventilati. Nel complesso UX300e ripropone all’interno gli alti standard qualitativi tipici di Lexus, senza ricorrere a soluzioni di infotainment particolarmente innovative.
Interni: spazio e “circolarità” delle risorse
Superati i “preliminari”, veniamo ai fatti. Lo spazio prima di tutto. UX è un suv/crossover dalle dimensioni esterne abbastanza compatte (è lunga 4 metri e 50). Dentro, nella versione elettrica grazie al pacco batteria installato sotto il pianale lo spazio si conferma adeguato, anche se c’è ancora un accenno di tunnel di trasmissione che ruba un po’ di spazio, soprattutto dietro, dove l’abitabilità è solo discreta. Il bagagliaio, per contro, offre più spazio rispetto alla versione ibrida, con lo spazio sotto il pianale del bagagliaio comodo per riporre i due cavi di ricarica e il kit di riparazione delle forature.
Sul sistema di infotainment e, soprattutto, sull’uso non immediato del touchpad (il sistema che, fra i sedili, permette di navigare nelle varie opzioni di bordo) ci eravamo soffermati in occasione del test di UX ibrida. Idem qui, anche se la possibilità di usare Apple CarPlay e Android Auto migliora le cose. Anche la strumentazione (chiara ma non completamente digitale come su molte concorrenti) rimane molto simile alla versione ibrida, fatta eccezione per l’indicatore di gestione del powertrain elettrico charge/eco/power e il display che mostra lo stato di carica della batteria.
Lexus mostra anche nel caso di questa UX elettrica di avere una visione chiara della mobilità sostenibile, facendo ampio ricorso a tecnologie innovative per la produzione, con una forte attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale nell’intero ciclo produttivo, riducendo al minimo l’uso di risorse naturali e cooperando con le comunità locali per migliorare la qualità dell’ambiente. Un buon esempio di economia circolare applicata all’auto.
UX 300e, autonomia reale e tempi di ricarica
E adesso veniamo all’utilizzo quotidiano. Come abbiamo anticipato, Lexus UX 300e è dotata di una batteria agli ioni di litio da 54,3 kWh, una potenza nella media che assicura un’autonomia discreta e con tempi di ricarica ragionevoli. Ragionevoli dipende sempre dalla modalità: per una ricarica completa bisogna considerare quasi una giornata se si usa la presa domestica, tempi che si riducono a circa 8 ore se si usa una wallbox. L’ottimo rimane sempre poter disporre di una colonnina fast, almeno da 22 kW in su; per le modalità, UX 300e è dotata di due porte di ricarica, una presa di tipo 2 per la ricarica AC su un lato e sull’altro una porta CHAdeMO per la ricarica in corrente continua (CC).
L’efficienza complessiva – e soprattutto l’autonomia – dipendono parecchio dallo stile di guida, specie in inverno quando la batteria è sollecitata maggiormente. L’autonomia reale media si aggira attorno ai 270 chilometri, dato destinato a ridursi ulteriormente in autostrada dove i consumi (va detto, vale per tutte le auto elettriche) salgono visibilmente; diciamo che i nuovi modelli elettrici del marchio costruiti su una piattaforma EV dedicata, previsti a partire dal 2025, avranno livelli di efficienza decisamente superiori.
Eco, Comfort o Sport?
Silenziosa come ci si aspetta da un’elettrica, questa Lexus offre un notevole comfort di bordo, per l’ovvia assenza di vibrazioni, anche a velocità elevate, ma anche per l’isolamento molto curato. Il motore da 150 kW risponde istantaneamente ad ogni pressione sul pedale dell’acceleratore, già in modalità di guida Eco. Passando alle opzioni Comfort e Sport, oltre alla spinta del motore, che si fa più vigorosa, lo sterzo diventa più sportivo e pronto (chi ama la guida apprezzerà particolarmente…).
Il pacco batteria e il motore elettrico montati in basso migliorano l’agilità, e con le leve al volante si può regolare l’intensità della frenata rigenerativa, quasi fino a guidare senza l’uso del freno, usando solo l’acceleratore. Bene anche la guida in città, dove la 300 UXe si parcheggia facilmente, con la telecamera posteriore e i sensori che suppliscono alla scarsa visibilità.
Sicuri, che siate passeggeri o pedoni
Ultimo capitolo, la sicurezza. Premiata con le 5 stelle EuroNcap, UX 300e offre 8 airbag e una gamma di sistemi di assistenza alla guida molto estesa: frenata di emergenza con rilevamento di pedoni e ciclisti, cruise control adattivo, assistenza al mantenimento della corsia, monitoraggio degli angoli ciechi e gli abbaglianti automatici.
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