Le auto elettriche e ibride rappresentano il 52% delle immatricolazioni del 2017. E il Paese scandinavo si avvicina sempre più all’obiettivo fissato per il 2025 quando scatterà lo stop a benzina e diesel.
Lezioni di guida su auto ecologiche nei corsi per la patente
Il Segretario Nazionale Emilio Patella scrive al Ministero dei Trasporti per chiedere che vengano inserite, nel corso per la patente di guida, due ore obbligatorie per imparare a guidare i veicoli elettrici o ibridi.
La mobilità sostenibile parte dalla formazione: ne è convinto il Segretario Nazionale dell’associazione autoscuole Unasca, Emilio Patella, che ha scritto una lettera al Vice Ministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, per proporre l’inserimento nell’esame della patente di lezioni obbligatorie, teoriche e pratiche, sui veicoli elettrici e ibridi. “I temi dell’inquinamento e della guida ecologica – spiega Patella – sono praticamente inesistenti nella formazione per la patente. Sono in effetti solo accennati nei quiz e sono totalmente mancanti nella prova pratica. Inoltre le autoscuole sono ancora obbligate, per la normativa comunitaria, a svolgere le guide e gli esami su veicoli a benzina o gasolio con cambio meccanico, lasciando esclusi quelli più moderni ibridi o elettrici”.
Attraverso il contenuto della lettera, Unasca propone dunque di modificare sia l’esame teorico, introducendo argomenti legati alla guida a basso impatto ambientale, che quello pratico, con nuovi elementi di valutazione del candidato in base alla guida eco. Una vettura elettrica e ibrida non si conduce infatti come un veicolo tradizionale: bisogna imparare, per esempio, ad avere a che fare con l’utilizzo del dispositivo start and stop, a sfruttare l’inerzia del veicolo, ad anticipare i flussi del traffico. Ovviamente se la guida ecologica sarà valutata nell’esame, occorrerà anche introdurre nel corso alcune ore di lezioni pratiche obbligatorie, due suggerisce Patella, sui veicoli elettrici e ibridi.
La formazione dunque, specifica Unasca, a questo punto non riguarderà più solo i candidati, ma anche l’aggiornamento per gli esaminatori. In questo senso Unasca è preparata, perché i suoi istruttori hanno partecipato al progetto europeo Ecowill e sono pronti a trasmettere le loro conoscenze. L’ultima idea è infine quella che riguarda chi la patente ce l’ha già: Unasca propone dei corsi periodici da fare in coincidenza con il rinnovo della patente, affinché non si tratti solo di una pratica burocratica da sbrigare, ma si trasformi in qualcosa di utile.
In attesa che qualcosa si muova, chi possiede un’auto ibrida o ha intenzione di acquistarla può rivolgersi al Gruppo acquisto ibrido che organizza periodicamente dei corsi di guida in varie zone d’Italia. Come ci aveva raccontato uno dei fondatori del Gai, Luca Dal Sillaro, ci sono tante pratiche da conoscere per guidare sfruttando al massimo l’efficienza dell’auto ibrida al minimo del consumo di benzina e salvaguardare così l’ambiente e il portafoglio. E a proposito di quest’ultimo aspetto economico, conclude Patella, “non dovrebbero mancare incentivi costanti all’acquisto di veicoli ibridi o elettrici, per la cittadinanza, le aziende e anche le autoscuole. Siamo fiduciosi di una risposta delle istituzioni al cambiamento sempre più necessario”.
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