L’esercito israeliano si prepara a un’operazione di terra in Libano

Terzo giorno consecutivo di bombe israeliane in Libano. Il numero di morti e sfollati si impenna, mentre si parla di una manovra di terra.

  • Il 25 settembre per il terzo giorno consecutivo Israele ha bombardato il Libano, causando 22 morti.
  • Tre giorni consecutivi di bombardamenti hanno ucciso più di 500 persone. 90mila gli sfollati.
  • L’esercito israeliano ha prospettato una manovra di terra in Libano, ma proseguono i negoziati.

Non si fermano i raid di Israele in Libano, e di conseguenza la strage. Nella mattinata del 25 settembre l’esercito israeliano ha colpito decine di obiettivi militari e civili, causando almeno 22 morti. Il bilancio complessivo al terzo giorno di bombardamenti è di oltre 500 morti e migliaia di feriti, mentre il numero di sfollati ha raggiunto quota 90mila. L’organizzazione politico-militare libanese Hezbollah ha lanciato diversi razzi verso Israele, raggiungendo per la prima volta lo spazio aereo sopra Tel Aviv. E la dirigenza dell’esercito israeliano parla di un’operazione di terra imminente in Libano.

Israele continua a bombardare

Sono almeno 280 gli obiettivi colpiti da Israele in Libano nella giornata del 25 settembre. I bombardamenti sono cominciati nella notte, in quello che è il terzo giorno di offensiva militare diretta sul paese. Nelle scorse settimane l’esercito israeliano aveva invece agito in modo più isolato o indiretto, con raid più sporadici contro membri di Hezbollah e attacchi terroristici come l’esplosione a distanza di cercapersone e walkie talkie.

L’esercito israeliano ha detto di aver colpito siti di lancio dei razzi di Hezbollah, depositi e altri edifici frequentati dai membri dell’organizzazione. A Bourj el-Chemali un raid israeliano ha colpito un’ambulanza, causando diversi feriti. I bombardamenti si stanno concentrando nelle ultime ore sul sud del Libano e sulla valle della Bekaa, che corre nella parte orientale del paese, dopo che nei giorni scorsi i raid avevano colpito anche la capitale Beirut. Le persone uccise dalle bombe israeliane nella giornata del 25 settembre sono per ora 22, tra membri di Hezbollah e civili. Israele in queste ore ha intimato a migliaia di persone di lasciare le proprio case e di stare lontani da membri e strutture da Hezbollah, perché tutti sono considerati obiettivi militari. In soli tre giorni di offensiva militare israeliana sul Libano il numero di sfollati ha già raggiunto quota 90mila.

Verso un’operazione di terra in Libano?

Mentre Israele colpiva il Libano, anche Hezbollah ha lanciato diversi razzi in suolo israeliano. Le sirene hanno suonato nelle aree di Kfar Blum, Kiryat Shmona e Manara, ma i razzi sono arrivati fino allo spazio aereo di Tel Aviv, cosa che non era mai successa dal 7 ottobre, quando in sono iniziati gli scambi di fuoco tra Israele e Hezbollah, alleato dello’organizzazione palestinese Hamas. La gran parte dei razzi è stata intercettata, ma alcuni hanno toccato il suolo, causando danni e due feriti.

Nelle ultime ore l’esercito israeliano ha annunciato che due brigate di riserva saranno mobilitate per svolgere missioni operative al confine con il Libano. Già nei giorni scorsi il governo israeliano aveva lasciato intendere che stava iniziando una nuova fase militare, con un impiego di risorse più imponente sul confine nord rispetto agli ultimi mesi. E il capo del comando settentrionale dell’esercito israeliano, Uri Gordin, ha detto che l’esercito israeliano deve prepararsi per una “manovra di terra”, qualcosa che richiama l’operazione in corso nella Striscia di Gaza, dove Israele ha ucciso oltre 41mila persone. Nabih Berri, portavoce del parlamento libanese, ha sottolineato che nelle ultime ore si sono intensificati gli sforzi per raggiungere un accordo tra Israele e Hezbollah.

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