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Libano, musica per salvare i cedri
Per il popolo libanese il cedro è molto più che un semplice albero. È il simbolo dell’unità, raffigurato con orgoglio sulla bandiera nazionale. Purtroppo la pianta, una delle più antiche e spettacolari presenti nel paese mediorientale, rischia di scomparire. Non è bastato istituire tre aree protette, ne sono rimaste solo poche centinaia di esemplari. Il
Per il popolo libanese il cedro è molto più che un semplice albero. È il simbolo dell’unità, raffigurato con orgoglio sulla bandiera nazionale. Purtroppo la pianta, una delle più antiche e spettacolari presenti nel paese mediorientale, rischia di scomparire. Non è bastato istituire tre aree protette, ne sono rimaste solo poche centinaia di esemplari. Il Ministero dell’Ambiente libanese e quello della Pubblica Istruzione hanno così lanciato la campagna “Save the Music | Save The Cedars” per raccogliere fondi destinati a preservare le conifere e sensibilizzare i più giovani all’importanza che queste hanno anche per le generazioni future.
L’iniziativa mira a coinvolgere i ragazzi attraverso la musica, in particolare con la creazione, condivisione e diffusione di un brano per far ballare e al contempo riflettere. “3000 Years”, il nome della traccia electro-house realizzata per celebrare l’età del cedro, è scaricabile da iTunes, Bandcamp e altre piattaforme musicali online. Ma l’aspetto più originale della campagna è la fonte di produzione del brano: la base ritmica è stata ricavata dall’interno di un cedro della foresta di Barouk, riserva naturale a 50 km da Beirut, con l’aiuto dell’ingegnere bioacustico Derek Shirley, uno scienziato canadese residente in Germania.
Shirley ha assemblato una sorta di sintetizzatore per captare i movimenti elettrici negli organismi viventi e lo ha collegato al cedro, estraendo dati audio attraverso alcuni sensori bioelettrici applicati al tronco dell’albero. “Di recente abbiamo scoperto che ogni specie di albero genera un proprio ritmo – ha spiegato Shirley – e il cedro libanese è estremamente ritmico”. I suoni grezzi del cedro sono stati quindi affidati a due deejay locali, Ribal Rayess (DJ ESC) e Jade Hazim (Jad Jazzy Jay), che hanno aggiunto il beat e la voce di Marlene Jaber per rendere “3000 Years” più commerciale e radiofonica.
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