Controcanone è un manuale che comprende autrici e autori volutamente ignorati per secoli nello studio della letteratura.
Un libro sulle cose belle che succedono nel mondo, firmato LifeGate
Con “Cose belle dal mondo per non pensare che va tutto male”, la nostra rubrica Instagram diventa un libro con storie di impatto positivo su persone e ambiente. È già preordinabile e sarà in libreria dal 5 novembre.
Di notizie positive, oggi, ne abbiamo bisogno come l’ossigeno. Ci ricordano come sulla Terra accadano ogni giorno cose meravigliose, anche se spesso rimangono nascoste.
Negli ultimi anni il mondo dell’informazione ha preso connotazioni sempre più sensazionalistiche e il modo in cui ci approcciamo a questa è sempre più vorace. Guerre, catastrofi, abusi di potere, disuguaglianze e lesioni sistematiche dei diritti umani si prendono le prime pagine quotidianamente. Anche la crisi climatica, pur restando ancorata a una narrazione giornalistica ancora troppo emergenziale che si limita a raccontarne gli effetti più eclatanti trlasciandone le cause, arriva a noi con la potenza delle immagini, segnandoci nel profondo. L’emergere di stati di costante preoccupazione e ansia, oggi spiegati da termini come infodemia ed ecoansia, sono la dimostrazione della relazione basata sul disagio, la frustrazione e la tristezza che abbiamo sviluppato con le notizie.
È per questa ragione che dall’inizio del 2023, abbiamo sentito la necessità di creare la rubrica Cose belle successe sulla Terra nell’ultima settimana, pubblicata ogni sabato sulla pagina Instagram di LifeGate che racconta ciò che di positivo accade nel mondo in tema di ambiente, biodiversità, diritti e innovazione. Su questo terreno fertile è nato il libro Cose belle dal mondo per non pensare che va tutto male, a cura di Camilla Soldati e Matteo Suanno, edito Rizzoli, con le grafiche di Andrea Q, che è ora preordinabile e sarà in libreria dal 5 novembre.
Il libro è preordinabile qui.
Il libro Cose belle dal mondo per non pensare che va tutto male
Con questo libro vogliamo fare qualcosa di più: dare un senso e una visione a queste storie.
Il libro è infatti pensato per ampliare l’esperienza della rubrica originaria e costruire un viaggio intorno al mondo attraverso le cose belle che più ci hanno ispirato nel corso del 2024, e che sono la prova che l’informazione può e deve entrare nel nostro quotidiano in modo differente. Non solo, l’obiettivo è dare respiro e, poi, coraggio a chi si avventura tra le sue pagine.
Abbiamo raccolto 250 storie che riproponiamo sotto forma di “pillole” da leggere con calma, una alla volta o tutte d’un fiato. Possono essere un avvenimento piccolo e locale, una curiosità che fa sorridere, un fatto positivo, una vittoria, una storia che dà speranza, una decisione che ha risvolti sulla collettività globale. Non solo notizie, dunque, ma qualsiasi “cosa” (ecco il perché del nome), con un denominatore comune: un impatto positivo, dal più piccolo al più grande, su persone e ambiente.
Questo libro è quindi un viaggio che si divide in due parti, due spazi sicuri. Il primo, “Per respirare” racchiude storie di scoperte naturali, scrigni di biodiversità finalmente protetti, la natura che si riprende il suo spazio, che trasmette meraviglia e sconfinatezza. Il secondo, “Per reagire” racconta storie di partecipazione ambientale e sociale, di vittorie ritenute impossibili, che ci fanno capire come il cambiamento positivo stia già accadendo e ci mostrano, se lo desideriamo, come farne parte.
Grazie a queste storie persone nuove e affezionate possono scoprire storie e realtà che non conoscevano e riaccendere in loro la fiamma della fiducia nel nostro futuro, riconoscendosi come specie umana che ha bisogno di vivere rispettando le altre, e apprendendo modi di agire per proteggere l’ambiente e il clima. Quello a cui ci piace pensare è proprio l’effetto domino che anche solo una “pillola” presente in questo libro può generare. Dando vita, non più a una community digitale, ma a una vera e propria comunità in grado di attivarsi a sua volta per cambiare le cose.
Il libro è preordinabile qui.
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