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Lievito di birra, cos’è e i suoi usi come integratore
Efficace nel riequilibrare l’organismo messo a dura prova da un’alimentazione squilibrata. Ideale per rafforzare unghie e capelli, è il lievito di birra
La storia
Già nell’antichità si conoscevano le virtù del lievito di birra, e lo si usava contro le malattie epidemiche e come depurativo. Ricette a base di “fondo di birra” per conservare la salute e vivere a lungo sono state trovate nel celebre papiro Ebers, risalente al 3500 a.C.
Cos’è il lievito di birra
È costituito da una colonia di funghi microscopici unicellulari, capaci di moltiplicarsi rapidamente. In commercio possiamo trovare vari tipi di lievito, ma non tutti rivestono il ruolo di integratori alimentari.
Tipi di lievito
Lievito di birra secco. È il lievito di birra a cui fare riferimento quando si vuole integrare la propria dieta. La colonia, allevata su malto (orzo germinato) viene essiccata con la liofilizzazione o al calore istantaneo, in modo da non alterare il contenuto vitaminico. Molti credono che il lievito per esplicare la sua attività benefica sull’organismo debba essere “vivo”, come il lievito fresco da pane, ma non è vero: in ogni caso basterebbe la forte acidità gastrica per neutralizzare le colonie del lievito, che giungerebbero al nostro intestino comunque alterate.
Lievito di birra da panettiere. Sono colonie allevate e pressate allo stato fresco nei tipici panetti morbidi, ricchi fino al 70 per cento di umidità. Oltre ad essere meno ricco di proteine, vitamine ed oligoelementi rispetto al lievito di birra secco, presenta l’inconveniente dei fermenti attivi , che possono dar luogo a fermentazioni intestinali, alterazioni della flora batterica e depauperamento delle riserve vitaminiche del gruppo B dell’organismo.
Lievito naturale. È la cosiddetta “pasta madre”, che si forma per moltiplicazione spontanea della microflora nell’impasto con acqua e farina, che la rende capace di nuove fermentazioni per semplice aggiunta. Ideale per una corretta panificazione, non è adatta alla consumazione.
Lievito chimico. È una miscela di bicarbonato di sodio e acido tartarico, che rende i dolci soffici e porosi in un tempo brevissimo. Questo tipo di lievito è un prodotto non naturale, da non incoraggiare in un’alimentazione sana.
Principi attivi
Il lievito di birra secco è ricco di proteine di ottimo livello (50 per cento), di carboidrati (30 per cento), e di pochissimi grassi. È ricchissimo di vitamine del gruppo B, in particolare la B1 e la rara B12. Contiene sali minerali ed oligoelementi, tra cui potassio, calcio, fosforo, zinco, cromo, ferro selenio.
Azione terapeutica
Potente riequilibratore della flora batterica intestinale. Agisce come epatoprotettore e depura l’organismo, eliminando gli effetti dell’autointossicazione. Migliora lo stato della pelle, purificandola e rendendola luminosa; rafforza e favorisce la crescita di unghie e capelli. E’ un antiossidante e favorisce l’eliminazione delle sostanze cancerogene.
Applicazioni
Integratore vitaminico e salino formidabile, è particolarmente indicato per i vegetariani, anche per la presenza della vitamina B12, rara nella dieta di chi consuma pochi cibi animali. Alimento di bellezza per eccellenza, ideale per chi vuole migliorare lo stato di salute di pelle secca e capelli sfibrati. Trova uso in quanti desiderino riequilibrare fegato ed intestino, in particolare dopo l’uso di antibiotici.
Forme d’uso
La forma più gradevole è in scaglie, da aggiungere a minestre, riso e insalate. In commercio esistono compresse e bustine di lievito, che ne rendono pratica la regolare assunzione.
Controindicazioni
Nella digestione del lievito si formano delle purine, che si trasformano in acido urico: pertanto è opportuno non superare la dose giornaliera di 30 g al dì.
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