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LifeGate Radio passa al DAB anche in Lombardia. Diversa frequenza, stesso battito
Il prossimo 29 febbraio, LifeGate Radio transita dalla storica frequenza 105.10 al sistema DAB+. All’insegna di innovazione e sostenibilità.
Oggi parliamo di noi, della nostra voglia di essere sempre un po’ proiettati verso il futuro che immaginiamo e che sogniamo da quando abbiamo iniziato la nostra avventura nel lontano 2001: più sostenibile e con un numero sempre maggiore di persone consapevoli e attente all’ambiente e al clima. Anche grazie allo sviluppo delle tecnologie digitali. Questa tendenza verso l’innovazione come segno positivo dei nostri tempi ha sempre contraddistinto noi di LifeGate. Per questo, per LifeGate Radio, abbiamo scelto di continuare la transizione verso il DAB, acronimo che sta per Digital Audio Broadcasting: dopo lo spegnimento delle frequenze FM di Roma e Torino e relativo passaggio alla nuova tecnologia, anche la storica frequenza FM lombarda 105.10 sarà sostituita interamente con la copertura digitale a partire dal prossimo 29 febbraio 2024. Partner di LifeGate in questo processo è la prima struttura italiana di consulenza in ambito mediatico Consultmedia.
Innovativi, sempre e da sempre
Siamo tristi per questo “abbandono”? Forse un po’ sì, perché quella frequenza è stata parte di noi – e di voi – per molto tempo. Ma come afferma il nostro Ceo, Enea Roveda, “Il coraggio e la lungimiranza guidano le nostre scelte in favore di soluzioni innovative che migliorano la qualità dell’offerta e rispettano i principi di sostenibilità. Con un ulteriore passaggio dall’analogico al digitale, anticipiamo quello che nei prossimi anni diventerà una regola, in favore di una soluzione che permette di arrivare a molte più persone, riducendo la produzione di CO2”.
“Il passaggio al DAB è una naturale evoluzione verso una tecnologia più pulita ed efficiente. Sostenibilità e innovazione sono valori che ci accompagnano da sempre e per la radio abbiamo scelto di anticipare i tempi per ridurre al massimo il nostro impatto ambientale, raggiungendo un numero sempre più alto di ascoltatori. Quello che non cambia è la passione che mettiamo in ogni nostra azione per tutelare l’ambiente, un impegno doveroso per le future generazioni. Il cambiamento in tutte le sue forme è crescita per il bene di tutti e del nostro Pianeta”, precisa Simona Roveda, Direttrice comunicazione ed editoriale LifeGate.
LifeGate Radio in DAB in 10 regioni, online in tutto il mondo
Grazie a questa transizione, infatti, la musica e le voci di LifeGate Radio arriveranno nelle principali città di ben dieci regioni italiane, più della metà della penisola. Mentre con l’online e l’on-demand, si arriva già in tutto il mondo. Lo ricorda Giacomo De Poli, direttore artistico della radio: “Da qualche anno abbiamo creato online 4 canali tematici musicali diversi e abbiamo implementato una produzione di playlist e podcast, che si possono ascoltare ovunque su tutte le piattaforme di streaming, che completano la nostra proposta informativa e ci consentono di sperimentare con nuove forme narrative e con il sound design”.
LifeGate Radio si ascolta in DAB+ (molti di voi magari sono già sintonizzati con i nuovi apparecchi) in queste città:
- Milano, Monza e Brianza, Brescia, Lodi,
- Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza,
- Torino, Cuneo,
- Genova, Imperia,
- Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo, Siena, Lucca, Versilia,
- Roma,
- Napoli, Caserta,
- Bari, Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, Barletta, Andria, Trani,
- Campobasso,
- Palermo, Catania,
- Costa Azzurra in territorio francese.
La piattaforma OTT di LifeGate garantirà invece l’ascolto e la visione lineare e on demand (podcast) su smartphone, smart speaker, smart tv, sulle automobili dotate di sistemi Android Auto ed Apple CarPlay.
“Quanto al futuro”, continua De Poli, “la strada è tracciata; tutte le novità che arriveranno andranno in quella direzione, con l’obiettivo di portare i nostri contenuti il più lontano possibile e nel modo più moderno e sostenibile”.
Minori consumi energetici
Anche il risparmio di energia è notevole. Infatti, la radio in FM consuma, e molto. Ce lo ricorda il direttore scientifico di LifeGate, Simone Molteni: “Per quanto possa sembrare intangibile, l’ascolto della radio prevede che qualcuno abbia trasmesso un segnale e qualcun altro lo stia ascoltando con un device. L’energia elettrica richiesta è tanta. Solo per dare un’ordine di grandezza, nel Regno Unito, la BBC, conta per lo 0,1 per cento dei consumi”. Grazie al progressivo passaggio alla tecnologia DAB, il risparmio in fase di trasmissione sarà dell’80 per cento.
Un’informazione al passo coi tempi, ma con lo stesso cuore
La frequenza cambierà, ma quello che ha contraddistinto la nostra radio negli ultimi anni, ovvero serietà e attenzione per le notizie di attualità e approfondimento dedicate all’ambiente, ai diritti civili, alla società nel suo complesso, resterà sempre uguale. Anzi, troverà nuovi spazi. “Negli anni quello che abbiamo fatto è stato intercettare la necessità di informare in modo chiaro, diretto e semplice contenuti complessi, come sono quelli che ruotano attorno alla sostenibilità. Abbiamo allargato l’obiettivo, senza perdere la nostra anima”, afferma Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate. “Abbiamo accolto nuove esigenze cercando di raccontare ciò che avviene a livello locale e abbiamo provato a fornire spunti di riflessione su macro-temi attraverso le voci di persone esperte e competenti. In futuro, l’idea è di continuare su questa strada, cercando di sfruttare la digitalizzazione per creare diversi punti di contatto con chi ci ascolta”.
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