
Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Sono veramente in pochi quelli che dopo un tour mondiale di un anno dove si è appena finito di suonare un disco nuovo. Riescono ad entrare in uno studio nella città della data conclusiva (Parigi) e mettersi a registrarne un altro, in una settimana e su un 16 tracce analogico. Ben Harper, che è uno
Sono veramente in pochi quelli che dopo un tour mondiale di un anno dove si è appena finito di suonare un disco nuovo. Riescono ad entrare in uno studio nella città della data conclusiva (Parigi) e mettersi a registrarne un altro, in una settimana e su un 16 tracce analogico.
Ben Harper, che è uno di quelli che conti sulle prime tre dita della mano, abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo e ci ha spiegato con la sua straordinaria umiltà che “dopo un anno che sei con la tua band sei al massimo dell’affiatamento, tutto ti riesce in un attimo e basta uno sguardo per intendersi” Cosi blocca gli Innocent Criminals per un altra settimana di lavoro e tira fuori dal cilindro (“io scrivo in ogni momento della mia vita, è ovvio è il mio lavoro e la mia linfa”) 11 tracce registrate alla vecchia maniera.
Suono analogico, vero, bellissimi e minimali i suoni i soliti impareggiabili versi del grande artista californiano. Fosse nato negli anni 50 oggi parleremmo di lui come di Morrison o Hendrix. Ma per fortuna è ancora tra di noi e sembra piu in forma che mai.
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Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Mr. Harper, lo sappiamo, ha un talento speciale. È uno dei musicisti e cantautori più significativi degli ultimi vent’anni, ottimo autore di testi, personaggio carismatico e affascinante, socialmente impegnato. Ha da poco superato i 40 anni, con il penultimo lavoro ha cambiato band e oggi dà alle stampe il decimo album in studio. Disco particolare,
Diamonds on the inside – Ben Harper Un disco che è una conferma e una rivelazione: Ben Harper è sempre più bravo. Un disco eclettico che tocca molti generi (dal reggae, al funky, al soul all’hard rock) riuscendo a mantenere una coerenza stilistica di fondo. Un disco da cui traspare calore, umanità, dignità e speranza.
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