Gli abiti digitali potrebbero rappresentare una svolta etica nella moda
The fabricant è la più grande maison di abiti digitali. Con loro abbiamo provato a capire le implicazioni pratiche e i possibili usi dei look virtuali.
The fabricant è la più grande maison di abiti digitali. Con loro abbiamo provato a capire le implicazioni pratiche e i possibili usi dei look virtuali.
Dalle sartorie alle cooperative, sono tante le realtà che nella moda sostenibile trovano vie per l’inclusione. Scopriamo tre storie.
L’Europa ha una strategia per ridisegnare l’industria tessile. Design, fine vita dei prodotti, nuove tecnologie e lotta al greenwashing sono i punti chiave.
Siamo sicuri che pagare poco un indumento che non indosseremo spesso sia conveniente? Per scoprirlo, basta calcolare il cost per wear.
Valutare l’impatto ambientale dei capi che compriamo non è sempre immediato: ecco qualche dritta in merito al denim, uno dei tessuti meno sostenibili.
Con la tecnologia di Fili Pari la polvere di marmo, sottoprodotto delle cave, diventa un microfilm che conferisce stile e performance tecniche ai tessuti.
Due giorni di laboratori, talk e presentazioni per parlare di clima che cambia e soluzioni possibili: sono i Ri-days.
Upcycling e recycling: conoscere i termini e i processi legati alla moda sostenibile è il primo passo per fare acquisti consapevoli.
Gaia my friend è un’app che dà consigli su come abbinare al meglio i propri vestiti, ponderando gli acquisti e orientandosi verso opzioni sostenibili.
Lo show di Giorgio Armani alla Milano fashion week si è svolto senza musica: “Non vogliamo festeggiare” mentre in Ucraina si combatte, ha detto lo stilista.