Nove marchi eco-conscious da tenere d’occhio a ottobre
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori
Naste Beauty è una linea di skincare il cui ingrediente è la pasta di mele, ottenuta recuperando gli scarti della lavorazione di succhi di frutta.
Adidas e Stella McCartney hanno lanciato il primo reggiseno per l’allattamento frutto della loro collaborazione, progettato per neo mamme e sportive.
Grazie alle nuove tecnologie, Atelier Riforma ha creato un marketplace B2B per far incontrare domanda e offerta di abiti usati. La moda circolare è tech.
Non comporta l’uccisione di bachi da seta, ma l’estrazione di polpa di pino ed eucalipto: la fibra cellulosica è la nuova frontiera vegan del lusso.
L’impronta idrica di tessuti e lavorazioni è un fattore cruciale da tenere in considerazione per fare acquisti responsabili da un punto di vista ambientale.
L’80% delle maestranze tessili è composto da donne sottopagate. Per questo, è nata la campagna Good clothes fair pay, che si può sostenere firmando una petizione online.
Grazie a Quotidiana, le edicole di Milano trovano una nuova vita come negozi di prossimità. Per riscoprire la vita di quartiere, con un occhio di riguardo per l’ambiente.
Maglioni senza tempo, realizzati a partire da lana 100% abruzzese: Wuuls è la startup basata nel Parco nazionale del Gran Sasso che protegge le specie autoctone.
Chi ha detto che l’artigianato sia fuori moda? Ta-Daan gli dà una veste nuova e sostenibile, con la sua vetrina digitale per 60 artigiani in sette paesi.