Gli agrumi che conosciamo oggi sono il frutto di incroci creati nei secoli. Le varietà sono infinite, ma discendono tutte da tre antenati.
Limone, il frutto che rivoluziona la salute e la cucina
[…] Così, quando la tua mano strizza l’emisfero del tagliato limone sul tuo piatto, un universo d’oro tu spargi, un giallo calice di miracoli. […] “Ode al limone” Pablo Neruda E come per magia la potenza benefica del limone si diffonde nei piatti, arricchendo le pietanze che profuma con le sue proprietà organolettiche tanto ricche
[…] Così, quando la tua mano
strizza l’emisfero
del tagliato
limone sul tuo piatto,
un universo d’oro
tu spargi,
un giallo calice
di miracoli. […]
“Ode al limone” Pablo Neruda
E come per magia la potenza benefica del limone si diffonde nei piatti, arricchendo le pietanze che profuma con le sue proprietà organolettiche tanto ricche da essere considerato uno dei frutti che ne possiede di più. Ma oltre alle sue virtù e ai suoi benefici, è importante conoscere la storia di questo frutto, le sue origini botaniche inaspettate e i tanti usi che se ne possono fare, in cucina come in casa o nella beauty routine quotidiana. Una volto conosciuto il valore del limone, non ci saranno più scuse per lasciarlo intristire tutto solo in frigorifero.
Origini e storia del limone attraverso le culture
Le origini del limone sono incerte, ma secondo criteri di ricerca scientifica che hanno valutato fascia climatica, parassiti e reperti storici, pare che riportino alla Cina, dove era coltivato già prima della dinastia Song (960-1279 d.C.), ma anche alla regione indiana dell’Assam e al nord della Birmania. Manoscritti e dipinti raffigurano i limoni già 2500 anni a.C.. Nel 2000 a.C. una popolazione della valle dell’Indo (oggi Pakistan) li conosceva e gli antichi Egizi li utilizzavano per imbalsamare le mummie, lasciandone poi alcuni esemplari nelle sepolture. I Greci li importavano dalla Media (l’antica Persia nord-occidentale, corrispondente circa all’attuale Iran nord-occidentale) per profumare e difendere dalle tarme la biancheria. Mosaici a Cartagine, affreschi e alcuni ritrovamenti a Pompei testimoniano che gli antichi Romani conoscevano i limoni o che comunque ne fossero venuti a conoscenza nei paesi d’origine. Ne scrisse Virgilio, come antidoto contro i veleni.
Per il suo uso alimentare bisogna aspettare circa l’XI secolo quando gli Arabi, che già ne apprezzavano le caratteristiche culinarie, lo diffusero in Medio Oriente. Crociati e pellegrini dalla Terrasanta portarono poi alcune piante di limone in Italia e da lì ne iniziò la coltivazione. Terre d’elezione furono le nostre regioni meridionali, tra Sicilia, Calabria e Campania, dove tutt’ora sono famose le coltivazioni della Costiera Amalfitana. Da lì grazie agli scambi commerciali di Amalfi, i limoni arrivarono in tutta Italia, arricchendo le tavole della nostra Penisola. Oggi i limoni sono coltivati con successo anche in Liguria come nel bacino del Lago di Garda. Nel resto del mondo sono coltivati nei territori con clima sub-tropicale, costantemente umido e caldo. India, Messico e paesi del Centro e Sud America ne sono i principali produttori.
Caratteristiche botaniche e varietà
Conosci il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d’oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto, sereno l’alloro
Lo conosci tu?
Laggiù, laggiù
Vorrei con te, o mio amato, andare!
Johann Wolfgang Goethe
Il limone è un agrume, un Citrus, appartenente alla famiglia delle Rutacee. Pare non sia una specie “ancestrale”, bensì un ibrido. Secondo studi genetici è il risultato di un incrocio probabilmente tra pomelo e cedro oppure tra cedro e arancio amaro. Oggi è considerato una specie a sé per il fatto di preservare e ripetere le sue caratteristiche morfologiche, ed è coltivato come specie autonoma per innesto o talea. Come dicevamo, le innumerevoli varietà di limone si coltivano nei paesi della fascia sub-tropicale con clima costantemente caldo e umido. È un albero che varia tra i 3 e i 6 metri d’altezza. Le foglie sono scure e i fiori bianchi, chiamati zagare, tra i più inebrianti e profumati al mondo. Da ognuno di essi si sviluppano frutti sferici con protuberanze ai poli di un bel colore giallo brillante, i limoni veri e propri. Come tutti i frutti degli agrumi, vengono considerati esperidi cioè frutti carnosi, assimilabili alla modificazione di una bacca costituita da polpa (endocarpo) acida, succosa e divisa in spicchi, albedo (mesocarpo) amaro e spugnoso, e buccia (pericarpo) resistente, spessa e ricca di oli essenziali. Nei limoni la scorza è piuttosto spessa, ruvida o liscia. Anche l’albedo, una “spugna” bianca di sapore amarognolo, è più o meno spessa. La polpa è senza torsolo, contiene i semi ed è succosa, aspra e aromatica.
La pianta del limone è coltivata, anche a scopo ornamentale, e può avere due fioriture, in primavera per raccogliere i frutti da novembre a maggio, e in agosto e settembre per raccogliere i frutti da maggio in poi. In Italia, nelle zone con microclima adatto, come la Sicilia, si possono gustare i limoni in quattro diversi periodi:
- autunno: primofiore, con buccia liscia e colore giallo
- inverno: a gennaio, con buccia gialla
- primavera: ad aprile, bianchetto, con buccia più chiara
- estate: verdello, con buccia verde
Proprietà e benefici per la salute
Il frutto del limone ha proprietà notevoli che lo rendono prezioso per la nostra salute. Come per la maggior parte degli agrumi, i limoni contengono tanta acqua e sono uno scrigno di vitamina C (ovvero l’acido ascorbico) valida alleata nel combattere i disturbi da raffreddamento tipici del periodo invernale. Bere succo di limone, secondo alcuni studi potrebbe aiutare a prevenire le recidive di calcoli renali.
Per 100 g di polpa o succo di limone si hanno 50 mg di vitamina C nella polpa e 43 mg nel succo. È alta anche la presenza di antiossidanti (che riparano i danni cellulari) e sali minerali, come il potassio, con 140 mg sia per la polpa sia per il succo. Le calorie sono 11 kcal per la polpa e 6 kcal per il succo. Gli oli essenziali presenti nella scorza sono limonene, terpene, canfene, fellandrene e pinene. Svolgono una buona azione battericida, antisettica e antimicotica, un po’ come il succo, utile per combattere mal di gola e disturbi gengivali.
Ricerca scientifica
Lo studio della professoressa americana Jennifer Di Noia, della William Paterson University di Wayne (New Jersey), del 2014 ha individuato gli alimenti che, per ogni 100 grammi, forniscono almeno il 10 per cento della dose giornaliera raccomandata di nutrienti, minerali e oligoelementi essenziali per la salute. Il limone, superando arancia, fragola, pompelmo e mora si è rivelato il frutto in grado di offrire il miglior apporto di nutrienti per caloria: il 20 per cento dell’apporto giornaliero per 100 grammi di prodotto.
Insomma, siccome rispetto ad altri alimenti contiene maggiori quantità di nutrienti e sostanze che portano benefici, contribuendo al benessere psicofisico, il limone viene spesso definito come una sorta di superfrutto o superfood, termine però strettamente legato al mondo del marketing, quindi da usare con cautela. Nel 2007, infatti, l’Unione europea ha vietato l’uso della denominazione “superfood” sulle confezioni alimentari, così da limitarne l’utilizzo a fine di marketing.
Usi culinari del limone
È difficile che i limoni si consumino come frutto completo, ma sono comunque l’ingrediente di tante preparazioni culinarie. Di questo delizioso frutto in cucina si usano soprattutto il succo e la scorza. Con il succo spremuto da un limone freschissimo e preferibilmente biologico o non trattato, si può ottenere una dissetante spremuta che, ingentilita con acqua, zucchero o miele regalerà l’intramontabile limonata. È da consumare appena spremuta per non far sfumare la preziosa vitamina C, che, tra le altre cose, agevola anche l’assunzione di ferro.
Una spruzzata di succo di limone su carni e verdure permette infatti di assimilare il ferro animale e vegetale da questi alimenti. Da provare sulle lenticchie o con l’hummus di ceci.
Il succo di limone può poi sostituire l’aceto nel condimento delle insalate, per un sapore più delicato. Ottimo anche per marinare la carne o il pesce, o per una vinaigrette con cui aromatizzare le verdure. Con la scorza grattugiata, molto aromatica, si condisce la pasta, il riso in bianco, i gamberi o le acciughe, solo per fare qualche esempio. E poi ci sono i dolci, dalla più che classica crema pasticcera, alle torte soffici, biscotti e marmellate, oppure sorbetti e granite.
In assenza del frutto fresco è possibile usare l’olio essenziale di limone. Oltre ad essere tonificante e a stimolare la circolazione, qualche goccia a fuoco spento regala al risotto un profumo delizioso, e ai dolci come torte o spume, dona un aroma intenso e freschissimo.
Usi alternativi del limone in casa e nella beauty routine
Le molteplici virtù del limone arricchiscono anche la routine di casa e della bellezza. Qualche esempio?
In casa
Per aiutarti nelle faccende di casa con un tocco naturale puoi usare il succo di limone (diluito in acqua) per pulire il microonde, per deodorare taglieri e ambienti, o magari il frigorifero (mettendone uno all’interno tagliato a metà). Provalo anche per far brillare rame, alluminio e ottone: taglialo sempre a metà, cospargi la superficie con del sale grosso e strofinalo delicatamente sulla superficie delle stoviglie, il risultato ti stupirà!
Beauty routine
Nella beauty routine la ricca presenza di vitamina C nel limone aiuta la bellezza della pelle, contribuendo a prevenirne l’invecchiamento. Essendo poi astringente la leviga e ne riduce l’untuosità. Aiuta anche la salute del cuoio capelluto e combatte le rughe. Sono tutti benefici antietà che, secondo l’American academy of dermatology, sarebbero visibili già dopo un mese di routine costante.
Insomma, i limoni raramente mancano nelle nostre case, soprattutto in dispensa, non resta che imparare a conoscere meglio questo frutto e sfruttare tutte le sue proprietà, anche inaspettate.
Il limone in breve
- Che benefici hanno i limoni? Il consumo di limoni fa molto bene per molteplici motivi. Per esempio in caso di nausea dovuta a pesantezza di stomaco e digestione lenta: la scorza del limone infusa in acqua calda è un ottimo rimedio, associata anche a qualche cucchiaino di zucchero. Grazie poi alla presenza di pectina, aiuta a dimagrire e a ridurre il colesterolo. È anche un diuretico, purifica la pelle e contrasta la formazione di calcoli.
- Quante volte si annaffia la pianta di limoni? Se la pianta di limone è in vaso andrebbe annaffiata ogni settimana, mantenendo il terreno umido, ma senza esagerare. Più spesso in estate, anche una volta al giorno, se necessario.
- Quanto possono stare i limoni sulla pianta? I frutti dei limoni possono stare sulla pianta anche per mesi senza particolari problemi se non il rallentamento del processo di fruttificazione.
- Come tenere una pianta di limoni in casa? La pianta di limone deve avere sempre una buona esposizione alla luce del sole, anche in casa dove va garantito un posto caldo (lontano però dai termosifoni), evitando il più possibile gli sbalzi termici e le correnti d’aria (soprattutto se la pianta è giovane).
- Quando e come si pota una pianta di limoni? Meglio evitare di potare i limoni nei mesi troppo caldi o troppo freddi, limitando l’intervento a sfoltire la chioma dopo la fioritura.
- Quali sono le controindicazioni del limone? Nei rari casi di allergia agli agrumi è bene evitare il consumo di limone. La presenza di acido citrico nel frutto può essere un problema per chi soffre di problemi gastrici, come reflusso, ulcere o gastriti, da verificare con il proprio medico.
- Bere acqua e limone al mattino a digiuno fa bene? Il tema è dibattuto. Si dice che un bicchiere di acqua e succo di limone consumato a digiuno sia in grado di sollecitare il sistema immunitario e bilanciare il pH dell’organismo, migliorando la bellezza della pelle. Aggiungendo zenzero fresco e curcuma se ne potenzierebbe ulteriormente l’effetto antiossidante e antinfiammatorio. I medici però sostengono che ad oggi non ci sono dati certi sul fatto che questa pratica porti a dei veri benefici e anzi il rischio è che possa provocare erosione dentale.
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