I ricci curati da Massimo Vacchetta tornano in un libro che parla di disabilità e amore per la vita. E della tutela di animali essenziali per l’ecosistema.
La scrittrice Lisa Margonelli ci svela perché le termiti possono migliorare il nostro futuro
Il libro di Lisa Margonelli, studiosa e scrittrice americana, ha fatto diventare famosi e benvoluti degli insetti di solito odiati: le termiti.
Le termiti sono gli animali del momento. Per quanto sia difficile, se non impossibile, pensare a degli insetti come un qualcosa da ammirare, negli ultimi tempi questa specie ha incuriosito il mondo della scienza. Carburanti, cibo, intelligenza artificiale: in questi campi, importanti per il futuro del Pianeta e dei suoi abitanti, questi minuscoli animali rappresentano una speranza.
I danni che portano le termiti sono noti a tutti: “golose” di legno, si stima che questi insetti distruggano ogni anno solo negli Stati Uniti almeno 10 milioni di dollari sotto forma di case ed edifici distrutti. Ogni tanto si dedicano alla cultura, addentando libri e costringendo intere biblioteche a rinnovare il catalogo. Ma questi animali – che non dovrebbero essere associati alle formiche nonostante le somiglianze bensì agli scarafaggi, dato che appartengono allo stesso ordine animale dei Blattoidei – nascondono anche molte qualità.
Gli enzimi creati nell’intestino delle termiti sono stati esaminati per capire quali geni fossero responsabili della trasformazione da legno a zuccheri. Allo stesso modo gli scienziati credono che il materiale ligneo possa essere fatto diventare un tipo di biocombustibile come capita con i carburanti alternativi ottenuti da piante di zucchero o mais. Il procedimento è ancora in fase di ricerca in varie università.
Da tempo ormai si parla di insetti come cibo del futuro: le termiti rientrano in questo campo e sono apprezzate, da chi ha il coraggio di assaggiarle, per l’alta quantità di ferro e proteine che contengono. Inoltre scienziati di Harvard, partendo dai termitai costruiti in superficie, hanno riprodotto la sinergia che avviene negli animali quando innalzano le loro strutture in dei robot dotati di intelligenza artificiale. Questi automi sarebbero già in fase avanzata.
La studiosa e scrittrice Lisa Margonelli ha pubblicato un libro su di loro, dal titolo Underbug: an obsessive tale of termites and technology che è entrato nella lista dei testi consigliati dai quotidiani New York Times e Wall Street Journal e del prestigioso Scientific American. Abbiamo posto qualche domanda a Margonelli, il cui nome svela chiare origini italiane: da Corvara in Abruzzo e da Felitto in Campania, mentre il suo nickname su Twitter, “un gruppo di termiti che fanno finta di essere Lisa Margonelli”, ne rivelerebbe altre.
At last, it’s “spring” in Maine and galleys of my TERMITE book are here from Scientific American/FSG. The real thing is due out August 21. pic.twitter.com/mRiN5EXphu
— some termites pretending to be lisa margonelli (@LisaMargonelli) 25 aprile 2018
Perché le termiti sono importanti e per quale motivo vanno studiate?
Le termiti svolgono il difficile compito di trasformare cellulosa in combustibile molto efficientemente. Potrebbero trasformare un pezzo di carta in un litro di idrogeno. Perciò gli scienziati stanno provando a capire come lo fanno, ma i microrganismi intestinali delle termiti sono troppo complicati da copiare. Studiosi di robotica analizzano come interagiscono le termiti quando decidono di posizionare sfere di fango in modi che portano alla costruzione di termitai. Questi ricercatori sperano di costruire software in grado di funzionare come una squadra e di coordinarsi per risolvere i problemi. Infine, le termiti hanno un profondo effetto sul suolo e sull’ambiente: creano terreni molto fertili e più resistenti alla siccità.
Gli insetti sono veramente il cibo del futuro?
Le termiti sono sicuramente il cibo del passato e del presente. Quando le termiti fertili sciamano fuori dai loro nidi sono piuttosto grasse e molti uccelli e animali le mangiano. Le persone le considerano delle prelibatezze in alcuni punti dell’Asia. Uno studio suggerisce che mangiando le termiti, grazie ai loro grassi e proteine, i nostri antenati australopitechi hanno sviluppato cervelli più grandi. Quindi si potrebbe dire che siamo chi siamo a causa delle termiti. Cibo del futuro? In questo momento ci sono rapporti preoccupanti sul numero di insetti in calo e sulla minore diversità tra questi animali nel mondo. Sono molto preoccupata per questo. Non credo che mangiare insetti sia adatto a “salvare il mondo”. Ci sono molti modi differenti per ottenere proteine. Detto questo, ho mangiato alcuni insetti che erano gustosi.
Quando e perché si è interessata a questi animali?
Nel 2008 ho scritto un articolo su alcuni genetisti che stavano studiando le termiti per sapere come riuscissero a digerire il legno e l’erba. Gli scienziati lavoravano per un dipartimento del governo degli Stati Uniti che voleva capire come produrre biocarburanti da scarti di legno e le termiti sembravano offrire un modello. Dopo la pubblicazione, il gruppo mi ha chiesto se volevo unirmi a loro in un “safari”. Avevano bisogno di ottenere diecimila termiti nel deserto in Arizona. Sono andata con loro e ho visto questi insetti tutti identici, senza occhi, con grandi teste, senza ali e con corpi traslucidi. Quando si muovevano erano come un liquido che scorre. Non avevano nulla a che fare con le formiche ed erano davvero interessanti.
Qual è la cosa più interessante delle termiti?
Abbiamo descritto le loro grandi colonie come monarchie o utopie sociali, ma nessuna di queste metafore riesce davvero a spiegare quanto sono strane. In realtà i termitai sono come dei superorganismi con parti che assomigliano a un corpo o come neuroni in un cervello. Ho guardato questi insetti e gli scienziati che le osservano per quasi dieci anni anni e hanno davvero cambiato il modo in cui penso.
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