Ha un fascino magnetico Lisbona, anche in questo periodo. La luce che la contraddistingue non manca nemmeno in inverno e la città che vanta oltre 260 giorni di sole in un anno è pronta ad accogliere i turisti in qualsiasi stagione. Noi abbiamo scelto di portarvi a fare esperienze che mostrino la sua sempre più
Ha un fascino magnetico Lisbona, anche in questo periodo. La luce che la contraddistingue non manca nemmeno in inverno e la città che vanta oltre 260 giorni di sole in un anno è pronta ad accogliere i turisti in qualsiasi stagione. Noi abbiamo scelto di portarvi a fare esperienze che mostrino la sua sempre più accentuata propensione alla sostenibilità e alla mobilità green. Tra i suoi scenografici sali scendi, scopriamo un’altra Lisbona tra arte di strada, aree verdi e giri sulle rive del fiume.
Una passeggiata nel Parco forestale di Monsanto
È certamente un vanto di Lisbona quest’immensa area verde che si estende per quasi 1000 ettari: si tratta del più grande parco forestale del Portogallo e uno dei maggiori in Europa e si trova a nord dell’autostrada e a breve distanza dal grande ponte 25 Aprile che unisce Lisbona ad Almada. Dalle sue zone più elevate si hanno splendide ampie vedute sulla città e sull’estuario del fiume Tago e anche nella giornate di grande caldo estivo qui l’aria è fresca e piacevole, dunque un ottimo luogo dove trascorrere qualche ora a pochi chilometri dal centro di Lisbona. Si può raggiungere anche in bicicletta e all’interno esistono vasti percorsi ciclabili. La sua genesi è piuttosto curiosa: quest’area verde, che per alcuni tratti è anche un’area protetta, non è naturale ma bensì è stata creata appositamente dall’amministrazione pubblica al tempo della dittatura portoghese che, ricordiamolo, durò sino al 1974 quando fu interrotta dalla rivoluzione dei garofani. Esploratelo e godetene a pieno: è organizzato, ben tenuto e attrezzato ed è il punto di riferimento dei lisboneti in ogni stagione, specie nei week end. Oltre che la felice “dimora” di scoiattoli, conigli, gufi e molte altre specie di animali che qui trovano rifugio tra eucalipti, querce e pini. All’interno del parco c’è anche la possibilità di pernottare in una casa di charme per essere completamente immersi nella natura e nella tranquillità.
🇬🇧 Many lisboetas claim that Panorâmico de Monsanto is the best view of Lisbon. It is located at the top of the mountain…
Nel Parco di Monsanto uno degli angoli più frequentati e noti è certamente il Monsanto panoramic restaurant, una struttura del 1968, progettata dall’architetto Chaves da Costa, considerato un must imperdibile della città portoghese. Chiamatela archeologia urbana o industriale, comunque questo “scheletro” ha parecchio fascino e oggi è uno spazio libero per gli street artist che qui possono esprimere la loro arte e creatività oltre che la location per festival di successo.
Un tuk tuk tour
Forse non è noto a tutti, ma Lisbona si sviluppa su sette colline, proprio come Roma: São Jorge, São Vicente, Sant’Ana, Santo André, Chagas, Santa Catarina e São Roque. Ogni zona regala panorami diversi da queste alture e visitarle tutte può essere un’attività fisica impegnativa: un continuo sali scendi che se non si è abituati di certo stanca. Se volete fare un’esperienza diversa, divertirvi, godere di una guida preparata e risparmiare qualche forza, vi consigliamo di prenotare un tuk tuk tour. Ma cosa sono? Si tratta di una sorta di Ape car che prende il nome dal suono prodotto dal motore dei primi modelli. Suggeriamo di farlo soprattutto perché si tratta di un mezzo ecologico e sostenibile perché elettrico. In Portogallo e specie a Lisbona sono molto diffusi, tanto che la città si è autoproclamata capitale europea di questo mezzo di trasporto verde. In modo divertente, avventuroso (sul pavimento a sampietrini i salti sono all’ordine del giorno!) e originale visiterete parti della città davvero affascinanti a seconda del tour scelto. Ce ne sono diversi, sia per durata che per tema – potete per esempio esplorare Belém, la città vecchia, le spiagge, fare un giro per gustare le specialità culinarie portoghesi – e sarete accompagnati da giovani entusiasti che vi trasmetteranno l’amore per la loro Lisboa.
🇵🇹~ Um dos nossos belíssimos Eco-Tuks a disfrutar das luzes de Natal no Chiado✨🎄Com o conforto dos nossas mantas…
La street art a Lisbona è una cosa seria. Ogni quartiere della città ha, più o meno nascoste, opere di artisti noti e non, locali e internazionali. Cercarle e goderne è quasi un’attività e può diventare il tema di un intero viaggio. Esistono tour guidati ma anche seguendo una mappa interattiva o semplicemente vagando per la città, potrete ammirare diversi murales e meravigliarvi non poco.
Un sito da tenere come riferimento è quello della Gau Galleria d’arte urbana che offre la localizzazione digitale delle opere presenti in città, percorsi tematici e molto altro. La missione principale di questa realtà che fa parte del Dipartimento del patrimonio culturale del Comune di Lisbona, è promuovere i graffiti e l’arte di strada a Lisbona, all’interno di un quadro autorizzato e secondo un’ottica di rispetto per il patrimonio e i valori del paesaggio, in contrasto con atti vandalici illegali che attaccano la città. Dunque una forma d’arte molto ben accetta e anzi promossa dall’amministazione comunale e anche amata dai cittadini.
Uno degli artisti che più ci ha colpito girando per la città a caccia di opere è sicuramente Alexandre Farto, conosciuto sui muri come Vhils: è un artista portoghese noto per i suoi “volti” scolpiti sui muri nelle zone della riva sud del fiume Tago. La sua innovativa tecnica di scultura in bassorilievo è stata acclamata come uno degli approcci più convincenti per l’arte urbana negli ultimi dieci anni. È qualcosa di più di un murales: ha insieme un che di materico che appartiene a un’altra arte e per questo ci sembra acquisti maggior realtà. Ma è solo uno dei tanti talentuosi che si sono espressi tra le strade di Lisbona.
Se, come noi, amate questa forma d’arte, mettete in agenda di visitare Lisbona durante Muro, un festival di arte urbana che da qualche anno si svolge a giugno.
Vedere il Tago dall’alto
La consideriamo una città di mare Lisbona ma in realtà sorge sull’estuario del fiume Tago che dopo circa 100 chilometri nella penisola iberica si getta nelle gelide acque dell’Oceano atlantico. Questo corso d’acqua e in particolare i suoi ponti, raccontano molto di Lisbona: quello del 25 aprile celebra il giorno di festa nazionale per la liberazione dalla dittatura, avvenuta appunto il 25 aprile del 1974. Lungo un chilometro, è stato costruito nel 1966 prendendo come modello il Golden gate di San Francisco ed è completamente dipinto di rosso. L’altro, il ponte Vasco de Gama, venne inaugurato nel 1998 in occasione dell’esposizione universale che celebrava il 500º anniversario della scoperta della rotta che conduceva dall’Europa all’India compiuta appunto da Vasco da Gama. Per “vivere” il fiume, che è parte integrante della città, potete imbarcarvi su uno dei battelli che lo attraversano e vi conducono sulla sponda opposta, oppure fare una crociera (un’attività forse un po’ turistica ma molto affascinante specie se fatta al tramonto). Ma quello a cui forse non avete pensato è di ammirare il fiume dall’alto salendo sulla telecabina.
Si prende o in prossimità dell’Oceanario (da vedere, in particolare se avete bambini: molto interessante soprattutto per “inculcare” già in giovane età il rispetto per l’ambiente marino e i suoi abitanti) o alla torre Vasco de Gama e potete scegliere di fare il viaggio singolo o andata e ritorno (8 euro). È davvero emozionante e in pochi minuti questo tragitto permette di farsi un’idea della zona circostante – quella del Parco delle nazioni progettata e realizzata in occasione di Expo 98 – e di godere di un panorama tra cielo, terra e acqua davvero suggestivo, sia in estate che in inverno.
Una pedalata dentro e fuori città
Dopo essere stata eletta capitale verde nel 2020, Lisbona nel 2021 ha guadagnato, non a caso, anche il titolo di capitale della bicicletta. Nonostante sorga su 7 colli, qui è sempre più frequente vedere persone che si muovono su due ruote. Per continuare sulla strada della sostenibilità intrapresa già da tempo, qui la mobilità ha un ruolo cruciale. Il volto di una città e dunque la sua vivibilità infatti cambiano notevolmente se i mezzi pubblici sono efficienti e se si incentivano gli spostamenti green. Lo scopo è quindi quello di portare non solo i turisti, ma anche i cittadini di Lisbona, a utilizzare biciclette e altri mezzi sostenibili per i viaggi quotidiani. Per questo la rete ciclabile della capitale lusitana puntava a fine anno ad avere 200 chilometri di piste: ci siamo quasi. I tragitti suggestivi da percorrere sulle due ruote, magari utilizzando il bike sharing Gira che offre bike elettriche e classiche, sono moltissimi, per tutti i livelli di preparazione e di diversa durata e lunghezza. Qui ne trovate numerosi che vi permetteranno di conoscere Lisbona in ogni sua zona. Ma quelli più consigliati e adatti davvero a chiunque sono certamente lungo il corso del fiume Tago: i panorami sull’acqua “in divenire” dovuti al mutevole meteo invernale della città, vi lasceranno senza fiato.
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