Per uno sviluppo davvero sostenibile le aziende devono adattarsi ai tempi della natura e ragionare sul lungo periodo. È il pensiero di Luca Morari, ospite dell’Osservatorio nazionale LifeGate 2021.
Livia Pomodoro. Il profitto senz’anima porta alla distruzione
In prima linea da una vita nella difesa dei diritti umani e della giustizia alimentare, Livia Pomodoro parla di responsabilità e speranze all’Osservatorio nazionale LifeGate 2021.
Ex presidente del Tribunale di Milano, attuale presidente dell’Accademia di Belle arti di Brera, titolare della cattedra Unesco Food access and law presso l’Università Statale di Milano, presidente del Milan center for food law and policy e dello Spazio Teatro No’hma. Difficile credere che tutti questi incarichi possano riferirsi ad una persona sola. Eppure la biografia di Livia Pomodoro parla chiaro.
Giurista, magistrato, dirigente e accademica, la Pomodoro ha saputo declinare la sua professionalità costruendosi una carriera costellata di impegni e cariche pubbliche, sociali e culturali, tutte accomunate da un unico filo conduttore: i diritti umani. E proprio di diritti umani ha voluto parlare anche in occasione della presentazione del settimo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, ospitata dal teatro No’hma di Milano il 22 settembre scorso. “Un’occasione preziosa d’incontro e confronto”, nelle parole della stessa padrona di casa che ha voluto sottolineare l’importanza di potersi ritrovare “dopo un lungo periodo in cui ciascuno è rimasto isolato nella propria realtà”.
La fame è ancora il più grande diritto negato
“Abbiamo percorso una strada in solitudine molto accidentata in questo ultimo periodo che però ci ha permesso di guadagnare un certo grado di consapevolezza”, ha commentato Livia Pomodoro, riflettendo sulle conseguenze generate dalla pandemia sul nostro Paese. “L’Italia ha bisogno di acquisire responsabilità. Il nostro passato non è encomiabile, lo dico con grande umiltà, abbiamo fatto tanti errori e costruito un mondo pensando solo al profitto. Oggi dobbiamo rivedere i nostri parametri. Sostenibilità significa soprattutto comprendere che il mondo ha bisogno di noi in una dimensione diversa e che dalle nostre scelte di oggi dipende il futuro di altre persone. Premiare il profitto va bene, perché una società deve crescere, ma io dico sempre che il profitto senz’anima porta alla distruzione”.
Una deriva che Livia Pomodoro, impegnata su più fronti a difendere il diritto al cibo, conosce molto bene: “Tra i diritti umani, quello al cibo è il più importante e se pensiamo alle dimensione che ha tuttora il problema della fame nel mondo, ci rendiamo conto di quanto siamo responsabili di ciò che sta accedendo”.
Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, infatti, nel 2019 690 milioni di persone (l’8,9 per cento della popolazione mondiale) non hanno avuto cibo a sufficienza. Un dato che è cresciuto di 60 milioni negli ultimi cinque anni e che potrebbe arrivare a 840 milioni nel 2030. È facile dunque intuire quale enorme sfida aspetti i leader mondiali per poter adempiere l’obiettivo numero 2 dell’Agenda 2030 “Sconfiggere la fame”.
I giovani vogliono riprendersi il ruolo che gli spetta
“È una transizione lunga e difficile che deve essere connotata da grande responsabilità e controllo di tutta la filiera alimentare”, ricorda Livia Pomodoro, già protagonista di Expo 2015. “È un mondo sempre più difficile da decriptare e con tanta disinformazione, ma la crescente consapevolezza dei cittadini non può che essere uno stimolo” ammette, guardano con fiducia al prossimo appuntamento di Expo 2020 a Dubai, dove è stata invitata proprio per portare la sua esperienza con la cattedra Unesco.
“Una cosa che mi colpisce è che i giovani sembrano assolutamente desiderosi di riprendersi il loro ruolo di futuro del Paese”, ha proseguito l’ex magistrato, facendo riferimento a quell’onda inarrestabile che da qualche anno vede i ragazzi come assoluti protagonisti di un desiderio di cambiamento. Nonostante le tante difficoltà e il lungo isolamento affrontato durante l’emergenza sanitaria, la cosiddetta generazione Z (tra i 18 e i 24 anni) continua infatti ad essere la più coinvolta sui temi della sostenibilità. A confermarlo anche l’Osservatorio LifeGate che dal 2015 ad oggi ha visto salire la percentuale delle persone coinvolte sui temi della sostenibilità dal 43 al 75 per cento, con un picco del 79 per cento proprio tra i giovani della generazione Z.
Un teatro “senza confini” per immaginare e portare un vero cambiamento
Un teatro libero, aperto e indipendente. Con questa vocazione e con l’idea rivoluzionaria di un Teatro onlus per tutti, nel 1994 la drammaturga e attrice Teresa Pomodoro, sorella gemella di Livia, fondava il No’hma. Quasi un trentennio dopo, questo spazio costruito nella storica sede dell’ex palazzina dell’acqua potabile di Via Orcagna a Milano, ha ospitato la presentazione del settimo Osservatorio di LifeGate. Una scelta non casuale per un luogo che pone da sempre al centro l’amore verso la natura e per la società e che Livia Pomodoro guida con passione dal 2008, assumendone la presidenza dopo la scomparsa della sorella. “La vocazione di questo teatro continua ad essere la sua gratuità, aprendosi a tutti coloro che vogliono partecipare”, spiega la presidentessa. “Abbiamo tantissime adesioni, che sono adesioni convinte, non perché non si paga il biglietto, ma perché il lavoro che svolgiamo è di altissima qualità e mette insieme tante esperienze internazionali”.
Il duro colpo inferto al mondo dello spettacolo dalla pandemia non ha mai fermato il No’hma, che grazie alla tecnologia ha ampliato la sua offerta. Spiega Livia Pomodoro: “I nostri progetti teatrali vanno in tutto il mondo e noi per ogni progetto lavoriamo sia in streaming che OnLife, qua, là, dovunque e altrove”. E in questa direzione va anche la nuova stagione, che si apre con un manifesto particolarmente emblematico: “Il titolo è ‘Senza confini’ e indica che non abbiamo più barriere di alcun tipo. Non solo abbiamo abbattuto la quarta barriera, ma siamo sicuri che dialogando veramente riusciremo a trovare una strada e un futuro migliore”.
Il settimo Osservatorio sullo stile di vita sostenibile di LifeGate
I cittadini conoscono il concetto di sostenibilità, nelle sue varie declinazioni? Credono nel cambiamento? Sono disposti a ridisegnare le proprie abitudini quotidiane per renderle più rispettose del Pianeta e degli altri? A queste domande vuole dare risposta l’Osservatorio sullo stile di vita sostenibile condotto da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR.
Il 22 settembre 2021 a Milano sono stati presentati i risultati della settima edizione nazionale, accompagnati da un focus sulle città di Milano e Roma. La ricerca è stata condotta su un campione di 921 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con un approfondimento sulla Generazione Z. Il progetto vede il supporto di Gruppo Unipol, Koelliker, Michelin italiana, Ricola e Vaillant Italia.
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