In Piemonte, a pochi chilometri dal confine francese, la Valle Maira offre tutto ciò che chi ama l’autenticità dei territori montani cerca.
Il Cammino dei borghi silenti: una guida per percorrerlo
Camminare (o pedalare) a passo lento tra natura e luoghi storici alla ricerca del silenzio. Si può in Umbria con il Cammino dei borghi silenti.
Lo dice il nome stesso: chi lo percorre cerca pace e tranquillità. il Cammino dei borghi silenti è un itinerario ad anello che si snoda per circa 90 chilometri nella parte sud occidentale dell’Umbria, ai piedi dei Monti Amerini, un territorio caratterizzato da piccoli borghi e da boschi avvolti nel silenzio. Si va alla scoperta di questo paradiso di quiete a passo lento, a piedi o in mountain bike, per meglio godere delle bellezze naturali da cui si è circondati. Lontano da mete note, ma non per questo meno suggestivo, questo cammino regala ciò a cui di questi tempi tutti aneliamo, il distacco, seppur momentaneo, da frenesia e stress.
La storia del Cammino dei borghi silenti
Il Cammino dei borghi silenti è un cammino giovane: è stato infatti pensato e poi inaugurato da Marco Fioroni nel 2020 con intento “di promuovere e far conoscere luoghi dal sicuro fascino attraverso le fatiche degli antichi cammini, dando la possibilità di poter percorrere il suo anello anche agli amanti della mountain bike”. Il percorso tocca 4 comuni della Provincia di Terni e i borghi definiti silenti che sono: Tenaglie, Guardea, Cocciano, Santa Restituta, Toscolano, Melezzole, Morruzze, Morre, Collelungo, Acqualoreto, Scoppieto, Civitella del Lago, Cerreto, Baschi e Montecchio. Si tratta di piccoli microcosmi, per lo più di impronta medievale che, nella loro semplicità, garantiscono buon vivere insieme a un’offerta storico-culturale mirata ma preziosa.
Il percorso
A piedi o su due ruote: la segnaletica del Cammino dei borghi silenti
Il Cammino dei borghi silenti è stato pensato per essere percorso a piedi in cinque tappe e in senso antiorario partendo da Tenaglie, frazione del Comune di Montecchio. Il sentiero ruota attorno al monte Croce di Serra, il punto più alto dei monti Amerini con i suoi quasi mille metri e tocca molte zone disabitate, “popolate” solo da meravigliosi boschi. La segnaletica da seguire, specie in questi tratti, è di colore giallo. Il tragitto totale da coprire è lungo circa 90 chilometri e si snoda soprattutto su strade sterrate e sentieri di montagna, mentre sono pochi i tratti su strade asfaltate ma comunque non a grande scorrimento. Questo per chi desidera affrontarlo camminando, a passo lento. Chi vuole cimentarsi sulle due ruote, necessariamente con una mountain bike o una e-bike, il percorso è modificato solo per il 20 per cento e può essere coperto in sole due tappe. A breve sarà disponibile anche la traccia da seguire per percorrere il cammino a cavallo, per un’immersione nel territorio naturale ancora più totale.
Le tappe del Cammino
Il percorso è stato suddiviso in 5 tappe pensando a camminatori con un livello medio di preparazione, ma nulla vieta di coprirlo in meno giorni o di concedersi un passo ancora più lento. Le tratte sono state anche “battezzate” con nomi che già descrivono ciò che si incontrerà sul tragitto.
- Da Tenaglie a Elezzole – “Verso la valle incantata”: partendo da Tenaglie, passaggio attraverso il Castello di Poggio vecchio e arrivo a Melezzole.
- Da Melezzole a Morre/Collelungo – “Infiniti orizzonti”: attraversamento di panorami mozzafiato con vista su vasti orizzonti.
- Da Morre a Civitella del Lago – “Tormento ed estasi”: passaggio dall’Eremo della Pasquarella e panorami sul lago di Corbara.
- Da Civitella del Lago a Baschi – “I sentieri di Bacco”: itinerario che attraversa vigneti e uliveti con viste sul lago di Corbara.
- Da Baschi a Tenaglie – completa il ciclo tornando a Tenaglie, attraversando necropoli etrusche e aree naturali.
Cosa non perdere lungo il Cammino dei borghi silenti
Percorrere un cammino non significa solo macinare strada e chilometri ma avere il tempo di fare proprio il territorio, le persone e le atmosfere che si incontrano. Nel Cammino dei borghi silenti sono numerose le testimonianze storico artistiche da non perdere così come i paesaggi naturali.
Siti storici
Lungo il percorso, ci si trova dinnanzi a numerose testimonianze dei tempi passati e quindi della storia del territorio. Uno dei luoghi degni di una visita è certamente il Castello di Poggio Vecchio. Siamo in cima a una collina, quasi dirimpetto a Guardea Vecchia, dove è rimasto inalterato per più di mille anni questo maniero scenografico. Costruito probabilmente all’inizio dell’ XI sec. incorporando strutture, probabilmente una rocca bizantina del VII sec., è stato da sempre dimora di personaggi di primo piano: Lucrezia Borgia, che lo ebbe in dono dal fratello Cesare, Filiberto di Savoia, la principessa Olimpia Maidalchini Pamphili, e il grande comico italo- americano Jimmy Savo. Il Castello del Poggio, per la impareggiabile posizione panoramica, per l’eleganza del cortile interno e per le sue linee architettoniche, rappresenta un “unicum” da annoverare fra le “rarità italiane”.
L’Eremo della Pasquarella è un’altra attrazione dove soffermarsi: si trova a una decina di chilometri da Baschi, incastrato in mezzo a rocce e fitta vegetazione, nella gola del Forello, andando verso Todi. Il nome Pasquarella deriva da piccola Pasqua o prima Pasqua dell’anno, l’Epifania. La sua storia è interessantissima e ricca di leggende, di credenze popolari, di miracoli. La sua fondazione risale al sec. XI e si trova in un’area sacrale sotto il pianoro di Scoppieto, dove, qualche anno fa, sono stati scoperti i resti di un tempio italico risalente ai sec. IV-III a.C.
Bellezze naturali
Per paesaggi e natura incontaminata è ancora questo il posto giusto. Camminando ci si imbatte nelle gole del Forello, situate tra Todi ed Orvieto, non distanti da Civitella del Lago, formate dal fiume Tevere che attraversa la dorsale Monte Peglia e Croce di Serra. Il luogo è selvaggio e incontaminato e costituisce il cuore del Parco fluviale del Tevere. Le aspre pareti rocciose, alte più di 200 metri, sono coperte da un manto di fitta vegetazione e regalano una vista suggestiva e ricca d’atmosfera. Le voragini circolari e profonde, gli inghiottitoi e le grotte che caratterizzano le gole sono originate dalla natura calcarea dei rilievi; queste pareti nel Terziario e Quaternario, circondavano il lago Tiberino.
La lista di panorami da sogno è lunga, vi segnaliamo uno per noi imperdibile da Civitella del Lago, borgo situato su una delle colline più alte che circondano il lago di Corbara. Le antiche mura del suo castello sono il punto migliore da cui godere del panorama: lo sguardo può arrivare a scorgere Orvieto, Todi e Civita di Bagnoregio.
Informazioni pratiche per intraprendere il cammino
Come per ogni esperienza di cammino, è opportuno avere delle semplici accortezze prima di partire e intraprendere il viaggio. Dal periodo migliore a come vestirsi, ecco qualche consiglio utile.
Quando andare in cammino
Il Cammino dei borghi silenti è alla portata di tutti, sia per lunghezza del tragitto che per dislivello: il suo percorso può essere definito di collina e media montagna, va infatti dai 350 ai 1.000 metri di quota. Le temperature, specie negli ultimi anni, anche d’inverno non sono mai estremamente rigide quindi può essere percorso durante tutto l’arco dell’anno. Chiaramente i mesi estivi possono invece essere torridi e secchi con temperature superiori ai 30 gradi. Ideale è la primavera e il primo autunno, monitorando le piogge. È bene, soprattutto d’estate, anche tener conto della presenza di insetti per adottare le misure preventive necessarie.
Cosa portare in cammino
L’abbigliamento è un aspetto essenziale per intraprendere un cammino di più giorni e tappe. Per camminare bene occorre prima di tutto indossare le calzature adeguate, tenendo conto anche della stagione in cui si fa l’esperienza. Lo stesso vale per l’abbigliamento che deve prevedere la possibilità di ogni condizione atmosferica ma, allo stesso tempo, non deve “pesare” troppo sullo zaino. Non bisogna mai partire senza una buona riserva d’acqua e di cibo se non sono previsti punti di rifornimento o ristoro. Consigliamo anche di avere con sè una mappa cartacea della zona che si andrà a esplorare. Talvolta il proprio cellulare può non essere sufficiente. Come in qualsiasi esperienza tra la natura e in luoghi non molto battuti, è utile comunicare a qualcuno quale sarà il proprio percorso e in generale far uso di buon senso.
Dove alloggiare lungo il cammino
Sono diverse le soluzioni di pernottamento possibili lungo il Cammino dei borghi silenti. La più semplice è forse quella di dormire in tenda: chi decide di farlo deve però informarsi preventivamente in quale zone è permesso. Chiaramente è più consigliabile in estate e occorre tener comunque conto della possibile presenza di animali sul territorio. Un’altra opzione è quella di strutture ricettive private che, specie nella bella stagione, vanno prenotate con largo anticipo per assicurarsi un posto durante il proprio cammino.
Chi è in possesso delle credenziali ufficiali del Cammino dei borghi silenti — che vanno richieste sul sito ufficiale — può alloggiare in varie strutture comunali e donativi: si tratta di strutture condivise con letti singoli, matrimoniali o a castello e bagni in comune. In questi luoghi non è possibile portare animali domestici ed è molto consigliato avere il proprio sacco lenzuolo o sacco a pelo in inverno insieme all’asciugamano.
Altri consigli e avvertimenti per i camminatori
Il Cammino dei borghi silenti è adatto a chiunque goda di buona salute. È comunque un trekking di media difficoltà per cui è necessaria una buona preparazione fisica, specialmente nella stagione estiva. Il consiglio è quello, nei mesi precedenti la partenza, di allenarsi e camminare giornalmente per essere pronti all’esperienza. È bene portare con sé i medicinali di cui si fa abitualmente uso e ciò che può essere necessario per piccoli problemi di salute.
Ancora più importante però è il mood con cui si intraprende il cammino: camminare ed esplorare un nuovo territorio è un’esperienza da vivere tenendo conto del luogo in cui si è, rispettandolo e lasciando meno tracce possibili del proprio passaggio. È bene portare con sé i propri rifiuti, se si è in compagnia di un cane, non lasciarlo libero e non dare da mangiare ad altri animali che si incontrano sul cammino.
Un buon cammino
Tra i tanti cammini sul territorio italiano, scegliere di percorrere il Cammino dei borghi silenti significa desiderare un contatto autentico con le realtà locali, i luoghi e le persone. Questo itinerario unisce le bellezze naturalistiche alle atmosfere uniche di antichi borghi medievali. La sua lunghezza consente a chiunque abbia una buona forma fisica e un appropriato allenamento di affrontarlo senza difficoltà in ogni stagione. Camminare, nella sua semplicità, è un atto rivoluzionario e dal grande impatto, specie in quest’epoca moderna e, farlo alla ricerca di silenzio, lo rende ancor più di valore.
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