Leggere l’etichetta sulle confezioni di mangimi per cani è indispensabile per sapere che cosa stiamo effettivamente dando da mangiare al nostro migliore amico. Ecco i consigli dell’esperta.
L’omeopatia veterinaria entra nel pet food
Anche gli amici a quattrozampe possono curarsi con la medicina dolce, efficace e senza effetti collaterali. Ora l’omeopatia veterinaria entra nel mondo dei mangimi complementari, per il benessere di cani e gatti.
Con oltre 60 milioni di animali d’affezione, pari all’intera popolazione italiana, il nostro è il Paese più pet friendly d’Europa. Lo dice l’ultimo rapporto Eurispes, che sottolinea come i preferiti dalle famiglie siano cani e gatti. Per loro, i nostri amati pelosi, c’è una novità. La possibilità di affrontare molti disturbi con l’omeopatia veterinaria.
“I proprietari che già si curano con l’omeopatia spesso scelgono questo approccio anche per i loro pet, con la consapevolezza di fare del proprio meglio per loro”, spiega Antonella Caggegi, medico veterinario di Milano e docente all’Associazione medica italiana di omotossicologia. “Non solo. Nella mia esperienza trentennale ho constatato che l’omeopatia, anche integrata con la medicina convenzionale in percorsi personalizzati, si rivela vincente in molte situazioni. Lo hanno dimostrato diverse ricerche. Per esempio, nei cani anziani o in quelli afflitti da patologie croniche (come le dermatiti o l’artrosi) l’abuso di antinfiammatori e cortisonici alla lunga crea altri disturbi, mentre l’omeopatia permette di affrontare molte situazioni con successo”.
Omeopatia veterinaria, i farmaci più usati
Arnica per i problemi muscoloscheletrici, calendula per le lesioni della pelle sono i medicinali più utilizzati. Ma si usa anche Cuprum negli interventi chirurgici per facilitare il rilassamento muscolare, o Nux vomica per il vomito da chemioterapia. In genere i farmaci si trovano in formulazioni veterinarie, come le fiale (facili da aggiungere alle pappe). “Un altro problema ‘caldo’ per cui l’omeopatia veterinaria può rivelarsi di grande aiuto è quello delle resistenze antibiotiche”, prosegue l’esperta. “Oggi la legge impone che anche negli animali da compagnia, oltre a quelli da reddito, si riducano gli antibiotici per evitare che, a un certo punto, non funzionino più. L’approccio olistico permette di prevenire questi disturbi, mantenendo alta la qualità di vita del pet, e poi di curarlo con rimedi efficaci ma senza effetti collaterali”.
Da Guna una nuova linea di mangimi complementari
Novità anche sul fronte nutrizionale. Per migliorare il benessere di cani e gatti, infatti, Guna, importante azienda farmaceutica italiana nel settore dell’omeopatia, ha lanciato in questi giorni la linea veterinaria PETformula , dodici mangimi complementari in pasta (da acquistare in farmacia e pet shop specializzati). Composti da sostanze naturali in formulazioni sinergiche, i dodici mangimi coprono le principali aree patologiche, e possono aiutare per esempio a migliorare le reazioni allergiche (Allergyformula, con ribes nigrum ed echinacea tra le sostanze attive), i disturbi gastrointestinali (Enteroformula, con morinda e colostro) o, addirittura i problemi comportamentali (Armonyformula, con triptofano). Possono essere somministrati direttamente nella bocca dell’animale o inseriti nella ciotola mescolati all’alimento.
“Questi mangimi complementari si prestano anche a un utilizzo fai da te. Meglio però se sono inseriti in un percorso di medicina integrata che comprenda, oltre ai farmaci convenzionali, anche quelli omeopatici”, precisa la dottoressa Caggegi.
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