Il disegno di legge è stato approvato in ultima lettura. Ora manca solo la firma del re che rappresenta un pro forma. Stessi diritti anche per le adozioni e l’eredità
Lori Lightfoot è la prima donna, di colore e omosessuale sindaco di Chicago
Eletta con il 74% dei voti, Lori Lightfoot ha proposto un programma radicale di riduzione delle disuguaglianze sociali e razziali.
Lori Lightfoot, 56 anni, è la nuova sindaca di Chicago. Democratica, afroamericana, nera, apertamente omosessuale. Secondo gli elettori è lei la persona che meglio di tutti potrà risolvere i problemi della metropoli statunitense, segnata da forti diseguaglianze, un’ampia diffusione di armi e criminalità.
“A Chicago nessuno dovrà interessarsi al colore della pelle o ai gusti sessuali”
“Voglio una città nella quale nessuno si interessa al colore della pelle. Né a chi amiamo, dal momento che si tratta di amore”, ha affermato la sindaca in un discorso tenuto subito dopo la conferma della vittoria. Ex procuratore federale, Lightfoot ha diretto una commissione di vigilanza sulle attività della polizia, accusata spesso negli Stati Uniti di eccessi e abusi di potere, soprattutto a danno della popolazione di colore. Con il 74 per cento dei voti, la sua vittoria alle elezioni municipali di Chicago è stata netta rispetto a Toni Preckwinkle, altra donna afroamericana che le contendeva la poltrona di primo cittadino.
Per il Partito democratico si è trattato in qualche modo di una partita interna tra due concezioni diverse della politica: quella più moderata di Preckwinkle e quella decisamente più radicale di Lightfoot, le cui posizioni appaiono vicine a quelle di Bernie Sanders. Che si definisce “socialista” e ha annunciato di recente la propria (seconda) candidatura alle primarie democratiche per le presidenziali del 2020.
“They’re seeing a city where it doesn’t matter what color you are, where it sure doesn’t matter how tall you are, and where it doesn’t matter who you love.”
— Lori Lightfoot (@LightfootForChi) 3 aprile 2019
A convincere i cittadini è stato soprattutto il programma di Lori Lightfoot, decisamente progressista. Il suo primo obiettivo dichiarato è di ridurre le diseguaglianze sociali e razziali. La metropoli dell’Illinois è infatti divisa in due: da una parte i quartieri sud-occidentali della città, i più poveri e nei quali la popolazione è in larga maggioranza di colore. Dall’altra la porzione settentrionale, centro finanziario ricco e che ha potuto beneficiare di programmi di sviluppo.
Dal 1837 non era mai stata eletta una donna di colore
Si tratta della prima volta, dalle prime elezioni del 1837, che una donna di colore dirige la città americana. Chicago diventa così, tra l’altro, il più grande municipio degli Stati Uniti ad essere guidato da una donna nera. Ma Lori Lightfoot porta con sé un altro primato: si tratta della prima volta che una persona omosessuale dirige la metropoli di 2,7 milioni di abitanti.
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La sfida, per lei, non sarà semplice. La criminalità imperversa nella città e soltanto nel 2018 sono stati registrati 550 omicidi: quanti quelli di New York e Los Angeles (entrambe città più popolose) messi assieme.
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