Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
L’Overshoot day quest’anno cade il 28 luglio, un giorno prima rispetto al 2021
L’Overshoot day, ovvero il giorno in cui la Terra ha esaurito le proprie risorse annuali, è scattato il 28 luglio, un giorno prima rispetto al 2021.
- L’Overshoot day è il giorno che indica l’esaurimento delle risorse che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni.
- A livello globale, l’appuntamento è per il 28 luglio 2022, in anticipo rispetto al 2021.
- In Italia e in altri paesi ricchi, le risorse sono finite già diversi mesi fa.
Mentre a Torino migliaia di Fridays for future da tutto il mondo discutono di clima e di come salvaguardare, nel poco tempo che ci rimane, le risorse di questo pianeta, ecco scattare inesorabile l’Overshoot day.
Il 28 luglio 2022, il mondo ha già esaurito tutte le risorse che potevano essere rinnovate nel corso di quest’anno e, quindi, dal giorno seguente cominceremo a sfruttare quelle del 2023. L’anno scorso, il giorno fatidico è stato il 29 luglio. Ennesima dimostrazione di come, ogni anno, l’Overshoot day venga anticipato.
L’Overshoot day deve ricordarci che il pianeta a disposizione è uno solo
L’Overshoot day è il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni. La data, che muta di anno in anno a seconda della rapidità con cui tali risorse vengono sfruttate, viene calcolata dal Global footprint network (Gfn), organizzazione internazionale che si occupa di contabilità ambientale. Attualmente, secondo il Gfn, la popolazione mondiale sta consumando l’equivalente di 1,75 pianeti all’anno, e tale cifra dovrebbe salire a due pianeti entro il 2030, in base alle tendenze attuali. Il pianeta che abbiamo a disposizione, però, è soltanto uno.
Per l’Italia, l’Overshoot day è già scattato il 15 maggio
Per i paesi più ricchi, in realtà, la giornata dell’indebitamento ecologico è già scattata diversi mesi fa. Per l’Italia, il giorno dell’esaurimento delle risorse è stato addirittura il 15 maggio. Secondo i calcoli del National footprint and biocapacity accounts, avremmo bisogno di 5,3 “Italie”, uno dei dati più alti: in termini di sfruttamento delle risorse siamo secondi solo al Giappone.
Per fortuna esistono ancora paesi nei quali l’Overshoot day scatta in ritardo. È il caso di Ecuador (6 dicembre) e Giamaica (20 dicembre). Ed è proprio da Quito, capitale dell’Ecuador, che il ministro dell’Ambiente Gustavo Manrique ha inaugurato una giornata di riflessione sul significato dell’Earth Overshoot day, ricordando tre aspetti che potrebbero invertire la tendenza:
- dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale, per esempio, farebbe spostare la data dell’Overshoot day di tredici giorni;
- migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, in linea con gli standard che attualmente troviamo nei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data dell’Overshoot day di nove giorni;
- produrre energia con eolico on-shore a costi competitivi, come avviene in Danimarca e Germania, ha il potenziale di ritardare l’Overshoot day di almeno dieci giorni.
Che la differenza sia di un giorno solo rispetto al 2021 non è una buona notizia
Il fatto che, quest’anno, l’Overshoot day venga anticipato solo di un giorno rispetto al 2021 potrebbe far ben sperare in un rallentamento, se non proprio un freno, al sovrasfruttamento di terreni, acqua, risorse minerarie, frutta, verdura, carne, pesce, legname, e tanti altri altri prodotti.
Non è così. Nel 2020, a causa della pandemia e del conseguente rallentamento dei consumi, la giornata dell’Overshooy day era slittata al 22 agosto, 24 giorni dopo la data dell’anno ancora precedente. Il fatto che, nel giro di appena due anni, quel beneficio sia svanito così in fretta fa ben comprendere con quale irragionevolezza l’essere umano sia tornato a consumare le risorse di questo pianeta.
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