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Lupi e cani, i primi incroci in Siberia 23mila anni fa
Secondo un team di ricercatori la nascita del cane domestico deriverebbe dagli incroci con i primi lupi addomesticati in Siberia 23mila anni fa.
Che i lupi siano stati alla base della nascita del cane domestico è un dato di fatto. Ma che i primi esemplari di questi incroci risalgano alla Siberia di 23mila anni fa lo ipotizza solo ora una recente ricerca. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Pnas, ha permesso di capire come gli antichi cani americani discendessero da un antenato comune vissuto in Siberia agli albori dei tempi. I ricercatori pensano che questo cane, stretto parente del lupo, vivesse con gli antichi siberiani da cui provengono le popolazioni dei nativi americani.
La ricerca basa i suoi assiomi sul fatto che i primi lupi che si avvicinarono all’uomo lo fecero in tribù stanziali e pacifiche che popolavano le pianure siberiane, territori che, per migliaia di anni, hanno goduto di un clima temperato, anche se erano circondati da zone con climi molto più difficili. Per questo le popolazioni umane che ci vivevano rimasero isolate e prosperarono nei secoli senza spostarsi dalle regioni di origine. Gli studiosi concordano sul fatto che il primo passo nella trasformazione da lupi a cani fu fatto proprio dal grande predatore che, a poco a poco, iniziò a stabilire con l’uomo un rapporto più stretto e domestico, dimenticando diffidenza e aggressività.
Lupi che divennero cani
Secondo gli autori il processo di avvicinamento tra lupi e uomini, durato millenni, non sarebbe stato possibile se le popolazioni coinvolte si fossero spostate di continuo. Con questa eventualità ci sarebbero stati, infatti, incontri con nuovi branchi di lupi che avrebbero annullato il processo di confidenza tra l’uomo e l’animale selvatico. Ma nel nordest della Siberia, tra i 30mila e i 20mila anni fa, gli umani non si spostavano granché. Ed è da questo fatto che nasce l’ipotesi che la domesticazione dei cani sia avvenuta proprio in quella regione. Un dato di fatto che ha portato gli scienziati a ipotizzare che fu proprio in Siberia che i primi quattrozampe domestici furono addomesticati.
Secondo lo studio di Perri, Larson e dei loro colleghi, quindi, i cani domestici discenderebbero tutti dai primi soggetti selvatici selezionati proprio in Siberia, quando la regione godeva ancora di un clima temperato. In seguito furono proprio i cambiamenti climatici che resero più frequenti gli scambi tra le popolazioni umane. E tra le cose che si scambiavano le varie tribù – oggetti, attrezzi agricoli, manufatti – c’erano anche i cuccioli di questi primi lupi addomesticati che diedero vita e diffusione ai vari branchi di canidi che hanno poi popolato le terre abitate dall’uomo.
Un’ipotesi ancora controversa
La suggestiva ipotesi ha trovato fazioni contrastanti fra gli scienziati. Peter Savolainen, per esempio, genetista dell’Istituto reale di tecnologia di Stoccolma e primo studioso a mettere in discussione l’idea che i cani fossero stati addomesticati in Medio Oriente, pensa che lo studio non provi nulla di definitivo e ha affermato che le caratteristiche genetiche individuate nei genomi degli antichi cani americani siano presenti anche in soggetti di altre parti del mondo. È inoltre sicuramente vero che le analisi basate sul dna mitocondriale sono sempre parziali e non possono essere considerate veritiere al cento per cento. Resta, comunque, incontrovertibile l’ipotesi che alla base della nascita del cane domestico ci sia il lupo, e che il grande predatore abbia fornito per primo le caratteristiche comportamentali che hanno poi contraddistinto, via via, i cani domestici.
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