La città a 15 minuti è un modello urbanistico che vuole garantire a ogni abitante l’accesso a negozi, scuole, servizi essenziali. Ma, c’è un ma…
Madrid si ricoprirà di verde per combattere smog e alte temperature
Milioni di investimento da parte dell’amministrazione pubblica che ha deciso così di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Non si proteggerà solo dalle alte temperature estive. Ma creerà vere e proprie zone di benessere per i suoi abitanti, la città di Madrid. La scelta viene direttamente dagli uffici del sindaco, che ha così deciso di rinaturalizzare la capitale spagnola.
Nuovi parchi, nuovi filari di alberi lungo i viali cittadini, orti urbani, giardini pensili e pareti verticali. Una rivoluzione verde che renderà resiliente Madrid nei confronti dei cambiamenti climatici. Secondo un recente rapporto redatto dall’ufficio per l’Energia e il Clima della città, le alte temperature registrate in estate sono solo le prime avvisaglie.
“Il progetto europeo Ensembles, che analizza i vari scenari della città nei prossimi 80 anni, mostra un aumento del 20 per cento di giornate con temperature estreme in estate, con un aumento di quattro gradi”, scrive El Pais.
Il Mondo di Milla
Per questo la città, con una scelta decisamente lungimirante, ha deciso di prepararsi. E di farlo con una delle armi migliori: il verde pubblico. “Madrid Mas Natural” è “un piano per aumentare il numero di aree verdi e promuovere gli orti comunitari”, ha dichiarato il sindaco Manuela Carmena. 22 nuovi orti sociali, ma altrettanti lotti che saranno trasformati in parchi aperti al pubblico.
Questa ondata di verde non solo aiuterà a mitigare le temperature, ma sarà un utile strumento per trattenere l’umidità: entro il 2050 è prevista infatti una riduzione del 25 per cento delle precipitazioni e le piante aiuteranno a combattere la siccità. Non solo, i nuovi alberi e gli arbusti aiuteranno a ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico: Madrid risulta essere una delle capitali europee più inquinate d’Europa, tanto da aver deciso di impedire la circolazione dei motori diesel nel centro cittadino entro il 2020.
E ciò che più importante è che questo è un modello replicabile a moltissime altre realtà perché le soluzioni sono universali, ovvero scegliere che sia la natura ad aiutare a mitigare eventi climatici sempre più intensi. Anche questa è resilienza.
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