Il 24 settembre c’è stato un nuovo sciopero globale per il clima
Venerdì 24 settembre si è tornati nelle piazze di tutto il mondo per un nuovo sciopero globale per il clima, per chiedere ai governi azioni concrete e giustizia climatica.
Agiamo, ogni giorno, per la tutela del patrimonio ambientale.
Venerdì 24 settembre si è tornati nelle piazze di tutto il mondo per un nuovo sciopero globale per il clima, per chiedere ai governi azioni concrete e giustizia climatica.
Un’ambiziosa strategia sul clima, tanti spazi verdi e un’ottima qualità della vita: così Tallinn ha conquistato il titolo di capitale verde europea 2023.
I direttori di 200 riviste scientifiche hanno lanciato un appello ai governi, affinché agiscano per scongiurare pandemie e altri rischi sanitari.
L’Overshoot day, che ci dà una misura del ritmo a cui stiamo sfruttando le risorse del Pianeta, è tornato esattamente ai livelli pre-pandemia.
Quando sfogliamo il menu di un ristorante siamo ormai abituati a imbatterci in piatti vegetariani, vegani, gourmet, per bambini. Immaginiamo però di avere una possibilità in più, quella di scegliere le pietanze che provocano il minore impatto sul clima. Accade negli Stati Uniti grazie al World resources institute (Wri) che ha coniato un logo ad
100 miliardi di dollari l’anno in finanza per il clima a sostegno dei paesi in via di sviluppo. Sono passati più di dieci anni da questa promessa, che – sostiene Oxfam – è ancora in larga parte disattesa.
La pandemia non ha fermato l’intraprendenza dei giovani, che continuano a portare avanti i loro progetti per il clima. Un esempio è la rete Global shapers.
In Perù si concentra il 71 per cento dei ghiacciai tropicali di tutto il mondo. Molti dei quali rappresentano ormai una minaccia per le popolazioni montane.
Il futuro del Sahel è legato a doppio filo alla Grande muraglia verde africana, un colossale progetto di riforestazione e gestione sostenibile del suolo.
Dopo le centrali a carbone, in Europa le industrie che emettono più CO2 sono quelle siderurgiche. Ora più che mai, il settore necessita di un profondo ripensamento in chiave sostenibile.