Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
Maker Faire 2019, 10 progetti da tenere d’occhio
Sì è appena conclusa a Roma Maker Faire 2019, la fiera dell’innovazione: dalla robotica all’economia circolare, dalla sicurezza sul lavoro alla produzione di energia pulita. Ecco gli spunti da non perdere.
Economia circolare, robotica, intelligenza artificiale, internet delle cose, tecnologie per l’educazione e la formazione, spazio, tecnologia nell’arte contemporanea: sono alcuni dei principali temi protagonisti dell’edizione 2019 di Maker Faire Roma, la fiera dell’innovazione che si è tenuta a Roma dal 18 al 20 ottobre e che per l’occasione si è fatta europea: oltre mille progetti provenienti da oltre 40 nazioni sono arrivati dalle varie call per l’edizione 2019 e oltre 600, dopo attenta selezione, sono stati esposti in fiera. Eccone alcuni.
L’energia pulita dal moto ondoso
Nello spazio Eni di 600 metri quadri si può avere una visione integrata che punta sul mare come risorsa di energia pulita, attraverso tre diversi progetti dallo stesso focus. Power Buoy è una boa in grado di produrre energia per piccole utenze (fino a 3 kilowatt di picco) dal moto ondoso.
In modo analogo funzionerà la Culla dell’energia ideata dal Politecnico di Torino e Wave for Energy, una differente tecnologia che utilizza il moto ondoso per creare energia rinnovabile per grandi utenze. Il prototipo installata a largo di Ravenna ha una taglia di 50 kilowatt di picco.
Terza tecnologia dedicata al mare è il reattore biologico in grado di riprodurre il processo di fotosintesi clorofilliana: si utilizzano microalghe, acqua e nutrienti, si aggiunge CO2 e luce (naturale o artificiale), la CO2 viene fissata, e si ottiene oltre a ossigeno una farina di alga riutilizzabile per la produzione di integratori alimentari o di cosmetici, sia come biocombustibile da re-immettere nel ciclo produttivo interno. Interessante anche il progetto Place, un sistema di acquacoltura integrata, in un’ottica di economia circolare a supporto di uno sviluppo sostenibile del mare.
La moda etica nei vestiti di Altaroma
Un altro spazio dedicato all’economia circolare nel campo della moda è quello riservato all’esposizione di Altaroma, dal titolo significativo di [R3]circle. Sei i marchi (Filo Pari, Italo Marseglia, Repainted, Tiziano Guardini, Woobag, Zingales) che fanno sfilare una moda consapevole e rispettosa dell’ambiente, con capi realizzati con processi produttivi sostenibili, come quelli in pelle etica, e materiali rinnovati tra cui polveri di marmo al legno, pellami di recupero provenienti dall’industria ittica alimentare come la pelle di salmone, materie prime rinnovabili di origine vegetale e microfibre certificate di ultima generazione, tessuti tecnici ottenuti dalla rigenerazione di rifiuti come i costumi da bagno fatti con reti da pesca e plastica abbandonate nell’oceano.
L’artigianato etico di Restart
Dalla moda all’arredo e all’artigianato da riciclo, con il progetto Restart: nato in un mercato rionale della periferia romana di Torre Spaccata e inserita in un contesto più ampio di riqualificazione urbana, l’esperienza di Restart unisce artigiani e creativi, che oltre a produrre mobili e gioielli organizzano anche workshop e installazioni creative. Assi di legno, pezzi di ferro, bottiglie e pietre riacquistano vita e forma nuova con il riciclo creativo.
Intelligent baby pillow, il seggiolino contro l’abbandono
È diventato obbligatorio in Italia appena una settimana fa, ma molti non sanno ancora cos’è o come funziona: parliamo del seggiolino anti-abbandono, che serve ad evitare di dimenticare in automobile il proprio pargolo. Ma che costa qualche centinaio di euro. L’Intelligent baby pillow presentato al Maker Faire 2019 e realizzato dall’Istituto tecnico tecnologico statale Leonardo da Vinci di Viterbo, è invece semplicemente un cuscino con un sensore, applicabile a qualsiasi seggiolino e che costa pochissimo. Funziona così: si impostano sull’app dedicata tutti i numeri di telefono da chiamare in caso di emergenza, e il dispositivo li chiamerà automaticamente quando rileverà che il bambino è stato lasciato al suo posto a macchina chiusa.
HyQ Real per la sicurezza dei trasporti
Un robot a quattro zampe dalla potenza tale da poter trascinare un aereo, un braccio robotico controllabile a distanza, un esoscheletro che, indossato, è capace di ridurre al minimo lo sforzo di lavoratori alle prese con impieghi faticosi e usuranti. Dalla collaborazione tra l’Istituto italiano di robotica e l’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nascono una serie di tecnologie robotiche applicabili al mondo del lavoro, ma anche alla gestione delle emergenze: il braccio robotico infatti si può applicare all’Hyq Real, il robot super-potente, per affrontare terremoti, crolli, incendi al posto o insieme ai soccorritori umani.
Una serra ovunque, anche su Marte
Come costruirsi una piccola serra in casa, in ufficio, al lavoro, oppure… su Marte. Partendo da piccole esperienze di coltivazione smart, come le micro serre con luce a led e collegate al wifi per il controllo da remoto, la piccola startup italiana Biopic arriva a immaginare un futuro in cui l’uomo, prima di colonizzare Marte, lo farà diventare un pianeta ‘verde’, attraverso stimolatori di fotosintesi che sostituiscono la luce solare consentendo la crescita di piante, fiori e verdure tutto l’anno anche in zone con scarsa luminosità e con un una crescita dal 50 al 200 per cento superiore rispetto al metodo tradizionale di coltivazione.
Kreyon City, lo sviluppo responsabile
Chi l’ha detto che i Lego sono solo un gioco per bambini? Nello spazio di Kreyon City, i partecipanti al Maker Faire 2019 dovranno creare dal nulla un’intera città di mattoncini fatta di case, industrie, scuole, servizi e infrastrutture. La città che emergerà sarà monitorata da videocamere che, come dei satelliti di osservazione, permetteranno di visualizzare, in tempo reale, importanti proprietà associate alle strutture e alla città nel suo complesso come il numero di abitanti, il consumo energetico o i livelli d’inquinamento. Un modo per capire l’impatto sociale, ambientale e politico di ogni singolo gesto.
L’area dedicata allo sport, Sportech
?♂️?♀️Pronti, partenza, via! Al padiglione 6 lo #sport incontra la #tecnologia! @LegaProOfficial @Fidallazio @FedPugilistica #sportech #MFR19 pic.twitter.com/G67OwJMYGb
— Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) October 18, 2019
Dal gioco allo sport. Nell’area Sportech del Maker Faire 2019 sono state predisposte aree gioco per pugilato, basket due contro due, calcio due contro due e una mini pista di atletica, di cui chiunque ha potuto usufruire. A patto di lasciarsi monitorare: le applicazioni Hi.Trech e Player Rank, tramite sensori posizionati sul sacco da boxe o sugli sportivi, hanno permesso infatti di raccogliere un’infinità di dati (forza, velocità, postura, schemi di gioco) utilissimi a data analyst, allenatori e preparatori di tutte le discipline sportive. E magari, per chi le ha provate alla fiera, anche per capire se e quanto si è fisicamente in forma.
La moto da cross, solare
Per gli sportivi veri, ma attenti all’ambiente, è arrivata anche in Italia la moto da cross alimentata a energia rinnovabile: la base è quella di un modello di moto già esistente, la Sur Ron, che il centro umbro di ricerca e sperimentazione sulle energie rinnovabili PeR (Parco delle energie rinnovabili) ha “solarizzato”. Per la prima volta, si potrà acquistare per meno di 10mila euro una vera proprio moto con tanto di pannelli solari inclusi (sei ore per una ricarica completa, tre con ricarica elettrica). Più che una vettura, un verso status symbol di libertà. Unica particolarità: per la legislazione italiana non si può guidare a più di 45 chilometri orari.
Le installazioni artistiche
#MakerArt è la grande novità di #MFR19: oltre 25 opere di artisti di fama internazionale sono disseminate nei vari padiglioni. Vieni a scoprirle tutte alla @FieraRoma fino a domenica! pic.twitter.com/VLJ3PUbEnE — Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) October 18, 2019
Quest’anno un ruolo importante l’ha avuto anche l’arte grazie a MakerArt, un progetto che ha voluto indagare la relazione tra arte contemporanea e nuove tecnologie, attraverso la creazione di percorsi sinergici e integrati tra maker e artisti internazionali selezionati. Obiettivo, la realizzazione di una vera e propria mostra di installazioni interattive all’interno della manifestazione, in grado di coinvolgere il pubblico presente e di rappresentare i tanti e diversi modi di interpretare la cultura dell’innovazione tecnologica con percorsi artistici, immersivi e multimediali che, grazie all’utilizzo della tecnologia, hanno raccontato il rapporto sempre più stretto tra uomo e macchina.
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