Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Mali, assaltato l’hotel Radisson di Bamako
Un gruppo armato ha assaltato l’albergo, frequentato soprattutto da stranieri, nella capitale del Mali. Almeno tre i morti accertati.
ore 17.45
I morti accertati dalle autorità sarebbero almeno 27, secondo Reuters
ore 16:50
Secondo il quotidiano francese Libération, il blitz sarebbe concluso. L’agenzia Afp parla di diciotto corpi ritrovati all’interno dell’hotel Radisson. Gli altri ostaggi sono stati tutti liberati.
Almeno 170 persone sono state prese in ostaggio nella mattinata di venerdì 20 novembre all’hotel Radisson di Bamako, la capitale del Mali. Secondo quanto riportato dai media internazionali, ad assalire l’albergo è stato un piccolo commando di jihadisti arrivato a bordo di una vettura con tarda diplomatica. L’emittente televisiva France24, riferendo fonti del ministero della Sicurezza maliano, ha spiegato che un blitz effettuato da forze speciali americane e francesi ha consentito di liberare finora 73 persone. I morti accertati sono tre, ma si teme un bilancio più pesante.
L’assalto è stato rivendicato dal gruppo integralista islamico Morabitun, affiliato ad Al Qaeda. I terroristi sarebbero entrati nell’albergo gridando “Allah Akbar” (“Allah è grande”), ma alcuni testimoni dicono di aver sentito gli assalitori esprimersi in inglese. È stato riportato, inoltre, che il gruppo avrebbe deciso di liberare alcune persone in grado di recitare dei versi del Corano.
#Mali: More live pictures from #radissonhotel hostages being freed (photo credit: Moussa Kondo). #BamakoAttack pic.twitter.com/rCu62xGcFD
— Hannane Ferdjani (@HFerdjani) 20 Novembre 2015
La scelta dell’obiettivo appare evidente: l’hotel è situato in un settore frequentato da numerosi stranieri. Al momento dell’assalto, erano presenti nell’albergo, tra gli altri, sette cittadini cinesi, quattro belgi, due tedeschi, sette algerini, sei americani, venti indiani e sette turchi. Nelle 190 camere c’erano inoltre dodici dipendenti della compagnia aerea Air France, che sono stati tratti in salvo. Allo stesso modo, sono stati evacuati cinque membri di equipaggi della Turkish Airlines. Un giornalista presente sul posto, poco dopo le 15, ha riferito tuttavia che il blitz dei militari occidentali, coadiuvati dalle forze di polizia maliane, è ancora in corso.
Da tempo, ormai, il Mali vive una situazione molto complessa sul piano interno. Nel gennaio del 2012 la rivolta dei Tuareg del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad portò alla destituzione del presidente Amadou Toumani Tourè. I ribelli riuscirono ad impossessarsi di una vasta porzione settentrionale dello stato africano. Ad un anno dall’inizio delle ostilità, la Francia decise di intervenire militarmente, lanciando l’operazione Serval. Sei mesi più tardi, nel luglio del 2013, il comando è stato lasciato ai caschi blu delle Nazioni Unite, che hanno avviato l’operazione Minusma. Ciò ha consentito di effettuare delle elezioni, ma la situazione appare lontana dall’essere pacificata. Come dimostrato dalla cronaca odierna.
Foto di apertura: ©Moussa Kondo via Twitter
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.