Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Malpensa e Linate: gli aeroporti più green d’europa
Progetti sperimentali, energie rinnovabili, riduzione dell’inquinamento acustico. I due scali milanesi si confermano ai vertici della classifica degli aeroporti più sostenibili.
Lo affermano i dati presentati in questi giorni durante l’incontro
europeo dell’ACI Europe (Associazione
Internazionale degli Aeroporti Europei) e che ha visto la
partecipazione di 50 tra i principali aeroporti europei. Gli scali
milanesi si confermano tra i primi in Europa per la
riduzione delle emissioni di CO2, secondi solo agli
aeroporti svedesi e norvegesi.
La classifica è stata stilata dall’Airport Carbon Accreditation, l’unica
certificazione riconosciuta sulla gestione delle emissioni degli
aeroporti, che valuta e gestisce gli sforzi dei singoli scali per
ridurre e compensare la CO2: Malpensa e Linate si trovano terzi
nell’elenco, con l’obiettivo raggiunto di “Carbon
Neutrality“.
“L’evoluzione tecnologica – ha dichiarato Giovanni Falsina
Responsabile Ambiente di SEA – e la necessità di
essere più razionali sui costi, ci ha portato indubbiamente
ad essere più attenti. Soltanto l’anno scorso, a Linate
abbiamo calato le emissioni di CO2 del 12%, a Malpensa
più del 30%“.
Luci spente, quando non
servono
Un aeroporto è come una piccola cittadina. Trasporti,
energia, acqua, rifiuti. Per gestire le risorse bisogna pensare in
grande ed attuare azioni importanti: “Ad esempio – spiega Falsina –
siamo gli unici in Italia a cui l’Enac ha permesso di spegnere le
luci di una pista di notte, con dei vantaggi notevoli, senza
naturalmente incidere sulla sicurezza dei voli”.
Interessante poi la nuova procedura per i rifornimenti, effettuati
direttamente nei piazzali, che permette così di ridurre gli
spostamenti dei mezzi o la sperimentazione recentemente adottata di
una nuova copertura di asfalto mangia smog.
Ridurre i consumi grazie al
suono
Malpensa e Linate saranno inoltre banchi di prova per due progetti
europei volti alla riduzione dei consumi energetici e
all’efficienza. Il primo, chiamato S4EeB (Sounds for
Energy-efficient Buildings), permette di ridurre i consumi di
energia grazie al rilevamento acustico, rilevando il grado di
occupazione delle persone nei vari locali aeroportuali. “Tecnologia
avanzata – assicura Vladimir Vukovic, responsabile del progetto – e
molto conveniente a livello di costi, che porterebbe ad un
risparmio del 5-10% d energia utilizzata”.
Cascade invece si basa sul controllo
intelligente degli sprechi, praticamente una gestione efficiente
dell’energia, grazie all’identificazione in real-time dei punti
deboli della rete e in grado così di risparmiare fino al 20%
dei consumi energetici.
Volare non sarà uno dei modi più ecologici di
viaggiare, anzi. È innegabile però che, sia chi
gestisce gli scali, sia le compagnie aeree, si stia dirigendo verso
una pista che pare tinta sempre più di verde.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.
Il progetto di Nescafé per città più verdi fa tappa a Ferrara: una collaborazione virtuosa con gli hotel partner per trasformare gli spazi urbani.
Dalla Basilicata alla Sicilia, passando per la Puglia: cambiamenti climatici e infrastrutture non all’altezza stanno creando una situazione insostenibile.
La Coppa del Mondo di calcio 2034 si terrà in Arabia Saudita, una scelta della Fifa fortemente criticata per il suo evidente richiamo allo sportswashing.
Cambiamenti climatici e impatto sull’habitat impongono di ripensare la vita in montagna. E il turismo, che resta un grande volano economico.
“Quando scaliamo ci sentiamo libere da tutto”. Le cholitas escaladoras, un gruppo di donne indigene boliviane, rompono gli stereotipi legati all’alpinismo e alla società.
La città governata dalla sindaca Anne Hidalgo sta per approvare un nuovo Piano climatico che prevede oltre 300 ettari di nuove aree verdi.