Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Donne in allattamento, incinte o che hanno intenzione di rimanerlo devono limitare il loro consumo di tonno: non più di due scatolette di media grandezza a settimana. Questo a causa della quantità di mercurio che il pesce contiene. La Fsa afferma che la misura precauzionale è volta a proteggere i feti, i lattanti, i bambini
Donne in allattamento, incinte o che hanno intenzione di
rimanerlo devono limitare il loro consumo di tonno: non più
di due scatolette di media grandezza a settimana. Questo a causa
della quantità di mercurio che il pesce contiene.
La Fsa afferma che la misura precauzionale è volta a
proteggere i feti, i lattanti, i bambini dai rischi che
l’assunzione del mercurio contenuto in certi pesci comporta. Il
mercurio (in particolare il metilmercurio, la sua forma organica)
permea la placenta e danneggia il sistema nervoso, specialmente se
in fase di sviluppo. Le donne vengono anche incoraggiate a evitare
il pesce spada.
Andrew Wadge, direttore del settore ‘food safety’ della Food
Standards Agency, ha dichiarato: “Per le donne in stato
interessante o in allattamento che oggi eccedono la quantità
raccomandata di tonno, due scatolette a settimana, sarebbe una
buona precauzione cambiare immediatamente la dieta. Questo
concorrerà a proteggere il bambino non ancora nato e lo
sviluppo del bimbo che si nutre col latte materno”.
Questa nuova allerta è significativa anche per le altre
categorie di consumatori, ragazzi e adulti. In special modo per
quanto riguarda il pesce spada, che ha livelli di mercurio
approssimativamente da cinque a sette volte maggiori rispetto al
tonno in scatola! L’agenzia aveva già pubblicato al riguardo
un’allerta, il 10 maggio 2002.
Un’indagine sui pesci pescati nei bacini del Mare del Nord e del
Mediterraneo condotta dall’Fsa nel 2002 aveva rivelato livelli
relativamente alti mercurio in alcune specie di pesci predatori.
L’iniziativa della Fsa è stata presa dopo che i risultati e
i possibili rischi sono stati analizzati dal comitato indipendente
Committee on Toxicity (Cot), che ha messo a confronto i livelli di
mercurio trovati nei pesci con le linee guida della Organizzazione
Mondiale della sanità. La preoccupazione è sorta
subito, e così il Cot ha concluso che, per i gruppi
più deboli, un approccio più cauto era
necessario.
Il sito Internet dell’Agenzia pubblica ben in vista in prima pagina
il bottone “Tuna
advice. Cliccandolo, si accede a una pagina che contiene tutte
le informazioni: l’avviso, domande
e risposte sul mercurio nei pesci e
la dichiarazione (in .pdf) del Committee on Toxicity. Si trova
anche il link a un
documento del ’98 del Ministero del cibo e dell’agricoltura
inglese con tabelle e dettagli analitici su tutti i metalli pesanti
e i contaminanti presenti nei pesci.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Come emerge dalla fotografia di ActionAid, la povertà alimentare tra gli adolescenti non è solo questione di disponibilità di cibo, ma di relazioni, identità e possibilità di scegliere.
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.