Un recentemente ‘censimento’ della più grande foresta di mangrovie della Cambogia ha messo in luce una straordinaria biodiversità.
Tra le 700 specie rintracciate, anche alcune a rischio estinzione come pangolino del Borneo, macaco dalla coda lunga, gatto pescatore.
Negli ultimi 40 anni è andato perso oltre il 20 per cento del patrimonio mondiale di mangrovie: un habitat che va assolutamente preservato.
C’è il pangolino del Borneo, in pericolo di estinzione. Il macaco dalla coda lunga, anche lui considerato fortemente a rischio. E il gatto pescatore, altra specie vulnerabile. Ma in tutto sono oltre 700 le specie animali, marine e mammiferi, che abitano il santuario di Peam Krasop e la riserva di Koh Kapik Ramsar in Cambogia, la più grande foresta di mangrovie del paese del Sud est asiatico che rappresenta un vero e proprio scrigno di vita e di biodiversità. Il censimento è stato condotto dal gruppo di conservazione Fauna & Flora Internacional, guidato da Stefanie Rog, insieme alla Fishing Cat Ecological Enterprise e al ministero dell’Ambiente cambogiano.
The survey was led by Fauna & Flora and the @TreyKla, in collaboration with Cambodia’s Ministry of Environment.
The study involved camera trap surveys, mist netting, targeted fish and insect surveys and visual (night) transects during the 2023 dry and wet seasons. pic.twitter.com/uYQboJMasG
Le mangrovie agiscono come un habitat essenziale e fonte di cibo per molte specie. Ma sono anche un importante alleato nella nostra lotta contro il cambiamento climatico, poiché rimuovono grandi quantità di carbonio dalla nostra atmosfera. Purtroppo però, avvisa Fauna & Flora, stanno scomparendo ad un ritmo allarmante: circa il 20 per cento delle mangrovie esistenti in tutto sono andate perse o distrutte dagli anni Ottanta a oggi e, avvisa l’organizzazione, “la protezione e il ripristino delle foreste di mangrovie sono essenziali per la sopravvivenza di tutto il loro ecosistema e del nostro pianeta”.
Se le foreste di mangrovie sono habitat sempre più minacciati, l’indagine sulla loro biodiversità condotta nelle foreste di mangrovie ha rivelato una sorprendente varietà di fauna selvatica che li popola, e che quindi sono da considerare a loro volta a rischio. “Abbiamo trovato 700 specie diverse in queste foreste di mangrovie, ma sospettiamo di non aver nemmeno scalfito la superficie”, ha affermato la dottoressa Rog. “Se potessimo osservare l’area in modo ancora più approfondito, ne troveremmo 10 volte di più, ne sono sicura”. Le mangrovie sono ecosistemi unici che si sviluppano lungo le coste tropicali e subtropicali, costituendo una barriera vitale tra la terra e il mare. Sono caratterizzate dalla presenza di alberi adattati a vivere in ambienti salmastri o salini, offrendo rifugio e sostentamento a una vasta gamma di specie animali.
Over 700 species have been identified in our first comprehensive biodiversity survey of Cambodia’s largest mangrove forest.
Nonostante la loro importanza ecologica, il pianeta ha perso circa il 40 per cento delle sue mangrovie nell’ultimo secolo a causa dell’urbanizzazione e dell’agricoltura, e la metà di essere negli ultimi 40 anni. Tuttavia, queste aree svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle coste, nell’apporto di nutrienti agli ecosistemi marini e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, intrappolando grandi quantità di carbonio.
L’importanza della conservazione
Le mangrovie fungono da ‘nursery’ per numerose specie di pesci commercialmente importanti, (almeno 74 sono stati quelli censiti in questa indagine) contribuendo alla sicurezza alimentare delle comunità locali e alla pesca commerciale. Inoltre, offrono rifugio a specie rare e minacciate, come il già menzionato gatto pescatore e la lontra dal naso peloso. L’indagine ha evidenziato anche le minacce che gravano sulle mangrovie e sulle specie che vi abitano, come la deforestazione e il degrado ambientale. Il lavoro di conservazione diventa quindi cruciale per proteggere questi ecosistemi e garantire la sopravvivenza delle specie che dipendono da essi.
Gli studiosi sottolineano l’importanza di un approccio integrato che coinvolga comunità locali, organizzazioni ambientaliste e decision makers per garantire la conservazione a lungo termine delle mangrovie e delle loro preziose risorse. “Le foreste di mangrovie sono bellissime, ricche, misteriose e raccolgono tantissima vita”, ha dichiarato Rog. “Sono molto più di un semplice ecosistema che fornisce un servizio di risparmio di carbonio o di protezione delle coste. In realtà sono belli di per sé. Per me, non c’è sensazione migliore che trovarsi in questa foresta unica e mitica, sapendo che c’è ancora molto altro da esplorare – che c’è un altro mondo in attesa di ulteriori scoperte”. Preservare questi ecosistemi, perciò, non è solo una questione di salvaguardia ambientale, ma anche di protezione delle fonti di sostentamento umano e della bellezza naturale del nostro pianeta.
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