È stata una sfida difficile, ma ci abbiamo creduto fino all’ultimo pur sapendo che non sarebbe stato semplice raggiungere il quorum, dati i tempi “proibitivi” imposti a questa campagna referendaria. Domenica, fino allo scoccare delle ore 23:00, abbiamo sperato nella volata, in quello scatto a sorpresa degli italiani, a dispetto di tutto e di tutti,
Mani e sabbia per il video sul referendum sulle trivellazioni del 17 aprile
Al referendum del 17 aprile votiamo SìMa questo video è pazzesco! Merita di essere condiviso da tutti! #ReferendumTrivelleUn ringraziamento speciale agli artisti che ci hanno realizzato il video:- mani di Nadia Ischia – www.disegnidisabbia.com- voce e testo di Alessandra Battaglia – www.alessandrabattaglia.it www.melogranoarte.it- studio di registrazione – www.groovefarm.it Pubblicato da Jacopo Berti su Sabato 26
Al referendum del 17 aprile votiamo SìMa questo video è pazzesco! Merita di essere condiviso da tutti! #ReferendumTrivelleUn ringraziamento speciale agli artisti che ci hanno realizzato il video:- mani di Nadia Ischia – www.disegnidisabbia.com- voce e testo di Alessandra Battaglia – www.alessandrabattaglia.it www.melogranoarte.it- studio di registrazione – www.groovefarm.it
Pubblicato da Jacopo Berti su Sabato 26 marzo 2016
Le artiste Nadia Ischia (mani) e Alessandra Battaglia (voce e testo) hanno realizzato quest’opera con sabbia e mani nude che racconta perché è importante andare a votare sì al referendum sulle trivellazioni del 17 aprile. No, non sono le stesse che avevano realizzato il video per l’Eni. Quella che avete pensato si chiama Ilana Yahav.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Su un totale di 227 GW installati nel mondo, l’Italia è prima con una copertura dell’8 per cento della domanda. Segno che il potenziale delle rinnovabili e tutt’altro che esaurito.
Nel 2006, mentre paesi come la Germania o l’Austria già avevano investito sul fotovoltaico, in Italia avevamo solo 1.400 impianti solari, per un totale di poco più di 9 megawatt, e il “Paese del sole” era il fanalino di coda della produzione di energia da questa fonte. In regioni con tanta irradiazione solare, come Sicilia
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Dopo le alleanze per rispolverare il nucleare, Microsoft e altre big tech tornano a puntare sulle energie rinnovabili.
In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
Come inquinare meno e vivere felici, Nadia Toffa e il direttore scientifico di LifeGate Simone Molteni ci chiariscono come si fa nel servizio delle Iene dedicato alla sostenibilità. È andato in onda domenica 18 febbraio, ma si può rivedere qui.
La città di Georgetown, in Texas, ha puntato tutto sull’energia pulita. L’esempio di questa città resiliente è perfetto per celebrare la Giornata mondiale delle città.