La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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21,1 chilometri al giorno per sensibilizzare sui pericoli a cui sono esposti i rinoceronti in Sudafrica. È l’impresa della sudafricana Sharon Jessop.
Sharon Jessop ha stabilito un nuovo record mondiale: la runner sudafricana ha completato 102 mezze maratone consecutive per sensibilizzare riguardo ai pericoli a cui sono esposti i rinoceronti, la cui popolazione continua a ridursi soprattutto a causa dei bracconieri che alimentano il traffico illecito dei loro corni.
Sharon Jessop ha cominciato la sua impresa il 22 settembre 2020 in occasione del decimo anniversario del “World Rhino Day”, una giornata istituita dalla sezione sudafricana del Wwf proprio per celebrare i rinoceronti. Da quel momento e fino al primo gennaio 2021 ha corso, senza pause, per 21,1 chilometri ogni giorno per 102 giorni consecutivi.
L’obiettivo era quello di aiutare la fondazione One land love it, un’associazione non-profit sudafricana che si occupa di conservazione e cura della fauna locale, con un’attenzione particolare per i rinoceronti.
“Non mi interessava del record, il mio obiettivo era fare in modo che le persone si interessassero al tema. Mi sono messa in gioco completamente per salvare questi animali meravigliosi”, ha detto Jessop a Euronews.
Il 22 settembre, un anno dopo la sua precedente impresa, Jessop è partita per una nuova sfida: ha corso per 650 chilometri tra le riserve di rinoceronti in Sudafrica per ricordare come sia gli animali che l’industria del turismo siano oggi in pericolo.
Già nel 2017, inoltre, Jessop aveva percorso 877 chilometri in 21 giorni – completando circa 42 chilometri al giorno – da Cape Town a Porth Elizabeth, per sensibilizzare riguardo alle condizioni dei malati oncologici.
Il Sudafrica ospita circa l’80 per cento dei rinoceronti del continente, ma ogni anno centinaia di esemplari vengono uccisi per i loro corni, considerati come estremamente pregiati e quindi ambiti dai trafficanti.
Il commercio internazionale di corni dei rinoceronti è stato ufficialmente bandito nel 1977, ma i singoli stati possono adottare regole indipendenti per quanto riguarda la circolazione interna. I corni continuano a essere particolarmente richiesti in alcuni paesi asiatici, come la Cina o il Vietnam, dove vengono utilizzati come ingredienti nella produzione di medicine tradizionali utilizzate per curare, tra le altre cose, febbre, morsi di serpente o intossicazioni alimentari.
Secondo la Bbc nel 2020 in Sudafrica sono stati uccisi 394 rinoceronti, un numero in calo rispetto alla media degli ultimi anni: nel 2019 le vittime sono state 594, 769 nel 2018 e più di mille nel 2017.
Nonostante il trend apparentemente incoraggiante, la popolazione di rinoceronti selvatici continua a calare. Il Wwf stima che oggi ne siano rimasti appena 27mila esemplari, meno della metà rispetto ai 70mila del 1970, e tre specie – rinoceronte nero, di Giava e di Sumatra – sono prossime all’estinzione. Per ribaltare la situazione servono misure forti e un impegno internazionale che tuteli gli animali più a rischio.
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