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Marco Gisotti. I nostri 100 green jobs sono solo l’inizio: il mondo del lavoro è sempre più verde
A dieci anni dal primo libro sui green jobs, scritto con Tessa Gelisio, Marco Gisotti ci racconta come è cambiato il panorama italiano dei lavori verdi.
Fai quel che ti piace e non lavorerai un giorno in vita tua: così, almeno, dice il proverbio. Ma oggi, nel 2019, per trovare un lavoro stabile non bastano tanta passione, impegno e un pizzico di fortuna: serve, sempre più, anche un’attenzione particolare alla sostenibilità. La buona notizia è che i green jobs, cioè i lavori che richiedono competenze in campo ambientale, sono ormai tantissimi, e riguardano i settori più impensabili. Per aiutare i giovanissimi (e non solo) a districarsi in un mondo del lavoro sempre più green, Marco Gisotti ha scritto, assieme alla conduttrice televisiva ed esperta di tematiche ambientali Tessa Gelisio, 100 green jobs per trovare lavoro. Guida alle professioni sicure, circolari, sostenibili. A dieci anni esatti dal loro primo libro sui lavori verdi, ci siamo fatti raccontare da Marco cosa è cambiato nel mondo del lavoro di oggi.
Marco, tu ti occupi di green jobs ormai da molti anni. Come è cambiato il mondo dei lavori verdi nel corso del tempo?
È cambiato totalmente. Un po’ perché la situazione è peggiorata, ma un po’ anche perché c’è stata una presa di coscienza. Tanti elementi hanno contribuito a cambiare le imprese italiane: una su 4 può essere considerata un’impresa green, in termini di efficienza energetica, ma anche di uso delle materie prime, di riuso e riciclo delle risorse. Questo ha significato la necessità di nuovi lavoratori, con competenze nuove. Banalmente, oggi anche un cuoco deve avere competenze molto alte per trovare un posto di lavoro. Oggi essere green è un valore aggiunto.
Quali sono le competenze più richieste?
Ovviamente sono ancora molto richieste le competenze trasversali, come la capacità di problem solving o quella di lavorare in gruppo. Se poi si va ad esaminare nel dettaglio, si vede che le competenze verdi – come i comportamenti sostenibili, l’attitudine all’efficienza energetica, a non sprecare, eccetera – sono più richieste nel mondo del lavoro delle competenze informatiche digitali e più ancora delle conoscenze delle lingue straniere. Praticamente, nel 2018, il 78,8 per cento di tutte le professioni richieste, cioè 4 lavori su 5, richiedevano un’altissima o alta competenza verde in tutte le figure. Non parliamo solo di ruoli come l’ingegnere energetico, per intenderci, ma anche delle professioni legate alla vita quotidiana, come fornaio o parrucchiere, o delle professioni artistiche o ancora legate alla comunicazione: tutti ormai devono saperne di green.
Quindi per trovare lavoro non serve solo cercare lavori espressamente green, ma anche ingegnarsi a dare una svolta green ai vecchi lavori?
È esattamente quello che sta accadendo. Il fatto che le aziende cerchino competenze green in tutte le professioni è un indicatore importante. Con Tessa scherziamo: è il terzo libro che facciamo assieme, e ci diciamo spesso che è l’ultimo sui green jobs, perché ormai quasi tutti i lavori – e presto saranno tutti – richiederanno competenze green, dappertutto.
Il libro è una guida. Il target sono gli studenti in procinto di scegliere la propria carriera e gli insegnanti che fanno orientamento. Che cosa manca, secondo te, al sistema scolastico?
Spesso un ragazzo esce dalla scuola con molte nozioni, ma non sa come raccontarle, non sa quali siano esattamente le sue competenze, e avrebbe bisogno di essere instradato. Gli stessi insegnanti vorrebbero aiutare i ragazzi, ma non ne hanno gli strumenti. Questo libro vuole allora fornire una bussola, per orientare al lavoro e aiutare gli insegnanti nel loro compito. Vorrei però aggiungere che il libro non è dedicato soltanto ai giovanissimi, ma è pensato anche per chi vuole cambiare lavoro. Anche chi ha 35, 40 anni o forse un po’ di più, e ha pensato di cambiare lavoro, può beneficiare della guida. È vero che il mercato del lavoro oggi non privilegia chi non è più giovanissimo, ma è anche vero che fare corsi di aggiornamento e professionalizzarsi nelle tematiche green permette di avere qualche chance in più.
Orgogliosissima del libro “100 Green Jobs per trovare lavoro”, edito da @EdAmbiente e scritto con @marco_gisotti!
Pensato per #studenti, le 100 #professioni più richieste dalle imprese che cercano competenze in #ecologia, #sostenibilità e #greeneconomy.
Da oggi nelle librerie! pic.twitter.com/leVvdkyc9z
— tessa gelisio (@tessagelisio) November 21, 2019
Se tu dovessi dare un consiglio a chi esce da scuola, su cosa suggeriresti di puntare?
Noi di lavori ne consigliamo cento, divisi in tanti settori, perché non tutti siamo nati per fare il chimico, l’ingegnere o lo scrittore. Ognuno corre come può. Ognuno quindi deve scegliere a seconda delle proprie forze ed inclinazioni. È però vero che ci sono alcune professioni più richieste di altre. Il chimico verde, per esempio, è una professione di cui c’è tanto bisogno: è difficile, si impiegano molti anni per laurearsi, manca la competenza verde in questo settore. Ma se a un ragazzo o a una ragazza non piace la chimica, ci sono comunque tanti altri settori interessanti. Ingegneria, o alcune professioni artistiche, ma anche tanti altri lavori. I sarti con competenze green, per esempio, sono molto richiesti, perché si parla molto di economia circolare, riuso delle materie prime, economia della creatività. Tutto questo fa sì che servano sarti che sappiano gestire i materiali innovativi, o sappia riciclare i vecchi materiali. C’è davvero una vasta gamma di lavori verso cui ci si può orientare. Ecco perché abbiamo dedicato un capitolo intero ad aiutare le persone a fare un bilancio delle proprie competenze. Bisogna solo avere voglia di farlo: capire che cosa si sa e che cosa si vuole fare è il primo passo per trovare lavoro… e non solo green.
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