La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Il Masso delle Fanciulle è un luogo incantato, entrato nel cuore di chi l’ha vissuto o incontrato sul suo cammino. Ecco perché merita di essere tutelato. Con il tuo voto.
Quando si nomina il Masso delle Fanciulle a Casole d’Elsa, un paese in provincia di Siena, è facile che i più anziani commentino: “Al Masso ci si andava da bambini, a pescare con le mani. E i pesci si prendevano a secchiate” oppure “Io al Masso andavo da ragazzo, e ci dormivo. È uno dei ricordi più belli della mia vita”.
Vota il Masso delle Fanciulle nei Luoghi del cuore del FAI, il Fondo Ambiente Italiano
Il Masso delle Fanciulle, anche conosciuto come “il mare dei poveri”, è un’area naturale che si estende lungo il fiume Cecina, non lontano da Pomarance e Volterra. Da secoli è meta di cittadini e turisti delle valli d’Era, d’Elsa e di Cecina. Un luogo incantato, suggestivo, di grande bellezza paesaggistica. Meta di studenti in gita e di persone alla ricerca di un contatto con la natura. Località privilegiata di studio e di osservazione, la riserva è attraversata da una gola rocciosa ricoperta da un’abbondante vegetazione mediterranea.
Questo paesaggio, così come molti altri in Toscana, è minacciato dall’espansione delle centrali geotermiche per la produzione di elettricità su scala industriale, in seguito al decreto legislativo n. 22 dell’11 febbraio 2010 che ha liberalizzato il settore energetico. La moltiplicazione delle richieste di permessi di ricerca e di esplorazione attraverso pozzi nel sottosuolo minaccia la sostenibilità ambientale, sociale ed economica di questi territori. Per questo si sono formati diversi comitati, come il Comitato difensori della Toscana, istituito nel 2012, contrario allo sviluppo senza limiti della geotermia.
Basta evocare il nome del Masso delle Fanciulle che il volto di chi vi è stato si illumina, si distende e il sorriso accompagna memorie, sensazioni, emozioni. Gli abitanti più longevi ricordano i racconti dei loro nonni: una leggenda narra di come alcune fanciulle si gettarono dall’enorme masso sopra la pozza più profonda del Cecina per sfuggire alle angherie del signorotto locale; secondo altri la fanciulla era una sola che, poverina, decise di metter fine alle sue pene d’amore gettandosi nel fiume.
Per tutti questi motivi, il Masso delle Fanciulle è in gara per diventare uno dei Luoghi del cuore del FAI perché “ognuno di noi è emotivamente legato ad almeno un luogo che spesso rappresenta una parte importante della propria vita e vorrebbe che fosse protetto per sempre”.
Votare il Masso “è un modo per mantenere alta l’attenzione su quest’area – dicono dal Comitato – e provare a salvarlo dalle trivelle”.
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