Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Un master per formare i futuri esperti nella gestione dei rischi ambientali
Sono aperte le iscrizioni al master in Environmental risk assessment and management, organizzato dal Cineas in collaborazione con Pool ambiente.
Come valutare, quantificare e gestire gli interventi con cui un’impresa può prevenire i danni ambientali? Sono tutte questioni complicate, in cui entrano in gioco aspetti giuridici, tecnici e assicurativi. Per affrontarle, dunque, servono professionisti qualificati e preparati. A formarli provvede il master in Environmental risk assessment and management, organizzato dal Cineas (Consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni) in collaborazione con Pool ambiente (il Consorzio per l’assicurazione e la riassicurazione della responsabilità per danni all’ambiente). Le iscrizioni sono aperte e le lezioni inizieranno il 5 aprile 2019 al Politecnico di Milano.
Abbiamo un vuoto da colmare nella prevenzione dei danni ambientali
L’Italia è la patria degli scorci meravigliosi e dei gioielli paesaggistici che tutto il mondo ci invidia. Ma è anche il paese che – afferma l’Ispra – ospita 12.482 siti potenzialmente contaminati, 58 dei quali sono classificati come Sin (siti di interesse nazionale): solo in Lombardia ce ne sono più di 3.700, un vero record. Tutti prima o poi dovranno essere bonificati sulla base di una normativa (contenuta nel decreto legislativo 152/2006) che è tra le più severe in Europa.
In sintesi, siamo immersi in un ecosistema fragile, viviamo in prima persona le conseguenze dei piccoli e grandi danni ambientali, abbiamo una normativa molto rigida per la bonifica. Eppure, quando si parla di prevenire i danni (con tutto ciò che ne consegue), ci mostriamo del tutto impreparati. Un esempio tra tanti: si stima che in Italia solo un’impresa su 100 si sia dotata di una copertura assicurativa specifica per i danni ambientali. Si potrebbe obiettare che non si tratta di un obbligo di legge. Ma è vero anche che in Germania, altro paese in cui non esistono imposizioni normative, le imprese assicurate sono il 90-95 per cento.
Secondo Lisa Casali, coordinatrice del master in Environmental risk assessment and management e manager di Pool Ambiente, è una questione culturale: “Il pregiudizio che questo tipo di problematiche sia prerogativa solo di grandi ‘inquinatori’ contribuisce ad aggravare la falsa illusione della maggior parte degli imprenditori: essere immuni o comunque poco esposti a questo tipo di rischi”.
Environmental risk assessment and management, i temi e i destinatari
È proprio qui che si inserisce il master in Environmental risk assessment and management organizzato da Cineas, il Consorzio fondato nel 1987 dal Politecnico di Milano. Gli studenti-tipo sono le figure che all’interno delle aziende già si occupano di questi aspetti, ma anche i consulenti esterni (compagnie di assicurazione, società di brokeraggio, studi legali e aziende di bonifica e ripristino) che, conoscendo meglio i rischi ambientali, possono lavorare in modo più efficace per la prevenzione.
Al termine del percorso formativo, i professionisti saranno in grado di scovare le vulnerabilità dell’azienda, individuare e valutare gli scenari di rischio, conoscere (e interpretare) la normativa di riferimento e le soluzioni assicurative disponibili sul mercato. Nelle dieci giornate di lezione, in programma tutti i venerdì dal 5 aprile al 28 giugno 2019, i partecipanti si metteranno alla prova con lo sviluppo del risk assessment ambientale e si confronteranno con i vari esperti che condivideranno in aula le loro testimonianze.
Le iscrizioni sono aperte fino al 29 marzo 2019. Chi è interessato a saperne di più può trovare tutte le informazioni nel sito ufficiale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.