Anche Mattarella nel discorso di fine anno ci ricorda che spendiamo più in armi che per il clima

Il presidente ha parlato di “allarmante sproporzione” tra i 2.443 miliardi di dollari spesi in armi e i 300 stanziati a Baku per il clima.

È un paradosso che aveva già sottolineato, qualche mese fa, già il troppo inascoltato segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. E tutti i dati in proposito usciti nel 2024 purtroppo ne erano uno conferma. Ma nel suo discorso di fine anno, ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato la triste realtà a reti unificate a tutti gli italiani collegati: la spesa mondiale in armamenti è drammaticamente sempre più alta di quella per contrastare i cambiamenti climatici.

Il richiamo di Mattarella su armamenti e clima

“La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall’aggressione della Russia all’Ucraina – che costringe anche noi a provvedere alla nostra difesa – ha toccato quest’anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari” ha ricordato Mattarella, ovvero, “otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per l’umanità. Una sconfortante sproporzione”.

In effetti, i calcoli del presidente Mattarella sono giusti: a Baku, poco più di un mese fa, i Paesi delle economie più sviluppate hanno raggiunto l’impegno di stanziare appena 300 miliardi di dollari l’anno per la finanza climatica, appena un ottavo della cifra spesa in armamenti, a fronte di una richiesta iniziale di 1.300 miliardi.

Ma un altro dato forse ancora più significativo è che prima della Cop29 di Baku un gruppo di esperti in materia climatica aveva provato a quantificare i bisogni delle nazioni del Sud del mondo per investire nella riduzione delle emissioni di CO2 e per adattarsi agli impatti del riscaldamento globale e fronteggiare le perdite e i danni subiti. E la cifra immaginata era stata di 2.400 miliardi di dollari all’anno, ovvero esattamente quanto invece viene speso in armi.

Sempre nel 2024 invece l’Agenzia internazionale per l’energia, aveva stimato che l’obiettivo 1,5 gradi fosse “a portata di mano” se si investiranno 4.500 miliardi di dollari l’anno da qui al 2030, ovvero poco meno del doppio dell’attuale spesa in armamenti. Il che, già allora, ci aveva portato a chiederci: e se i soldi delle armi li spendessimo per il clima?

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