Fumata nera sul glifosato in Europa. I rappresentanti dei paesi dell’Unione non hanno le idee chiare e non hanno votato per un rinnovo decennale.
Maurizio Martina. Qualsiasi scelta farà l’Europa, il nostro obiettivo è Glifosato Zero
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) Maurizio Martina è intervenuto il 14 giugno alla presentazione del progetto ZeroImpact Lab di LifeGate, il laboratorio creato per far crescere le idee più innovative e sostenibili, e del lancio milanese dell’app contro lo spreco alimentare Last minute sotto casa (grazie alla partnership con il Day Gruppo Up). Un’occasione per
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) Maurizio Martina è intervenuto il 14 giugno alla presentazione del progetto ZeroImpact Lab di LifeGate, il laboratorio creato per far crescere le idee più innovative e sostenibili, e del lancio milanese dell’app contro lo spreco alimentare Last minute sotto casa (grazie alla partnership con il Day Gruppo Up). Un’occasione per parlare dell’eredità di Expo Milano 2015 e per fare il punto sulla questione glifosato che da settimane tiene sulle spine milioni di europei. In questa intervista ci espone chiaramente la posizione e il piano italiano nel caso in cui l’Unione europea decidesse per un rinnovo dell’erbicida.
I paesi dell’Unione europea non sono d’accordo sul rinnovo dell’autorizzazione al glifosato rimandando più volte la decisione. Qual è la posizione dell’Italia e quali sono i prossimi passi?
Io rivendico l’iniziativa che l’Italia ha assunto, insieme ad altri paesi europei, per fare in modo che si discuta approfonditamente sul tema. Fino a qualche settimana fa, infatti, la proroga dell’autorizzazione per parecchi anni sembrava scontata. Poi abbiamo pensato di porre l’accento sui problemi legati alla sostenibilità di questa scelta e credo di poter dire che abbiamo ottenuto alcuni risultati. Naturalmente per quel che ci riguarda, il governo va avanti con l’obiettivo Glifosato Zero da raggiungere entro i prossimi anni. Ci sono delle scelte a livello nazionale che possono essere prese a prescindere dall’autorizzazione europea. È ciò che stiamo facendo con il piano nazionale che abbiamo promosso.
In merito alla scadenza dell’autorizzazione 30 giugno, pensa possa essere presa una decisione condivisa prima o si rischia di arrivare alla scadenza naturale?
Io spero che la Commissione europea faccia un passo in avanti. I paesi – almeno alcuni – hanno reso nota la loro posizione e sono pronti ad accompagnare verso soluzioni di mediazione purché ci si renda conto che su questo fronte non va data per scontata nessuna scelta, diversamente da come sembrava qualche settimana fa. E in questo senso noi daremo una mano. Quello che riusciremo a fare lo faremo, consapevoli del fatto che se Italia, Germania, Francia e altri grandi paesi pongono gli stessi dubbi, forse qualche ragione c’è.
Gli ogm in Italia sono già vietati, ma spesso glifosato e ogm vanno a braccetto. Quindi è possibile pensare a una scelta nazionale diversa nel caso in cui l’Ue decidesse per un ulteriore rinnovo?
Noi seguiamo comunque il nostro piano Glifosato Zero per i prossimi anni. Abbiamo diverse possibilità che possono essere seguite in modo concreto e che possono aiutare l’Italia a prepararsi a un’eventuale uscita da questo scenario.
Il 14 giugno è stato presentato presso la sede di Copernico Milano, il progetto ZeroImpact Lab, cosa ne pensa di questa novità?
È una bella esperienza, sono contento che si presenti una novità di questo tipo dopo l’Expo dello scorso anno, nel segno di una delle eredità fondamentali come la lotta allo spreco alimentare. Benissimo, oltretutto, che si sperimenti soprattutto sul fronte delle tecnologie e dell’innovazione. Sono molto curioso di capire ad esempio l’effetto che avrà questa la prima app presentata da ZeroImpact Lab (Last minute sotto casa) nella sua dimensione pratica e in contesti importanti come quello di Milano.
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