Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
Pinguini di Adelia, la straordinaria scoperta di una maxi colonia da 1,5 milioni di esemplari
Una gigantesca colonia di pinguini di Adelia è stata scoperta su un remoto arcipelago dell’Antartide. Come mai nessuno ne era a conoscenza?
I primi sospetti risalgono al 2014 quando le immagini scattate dallo spazio, per la precisione dai satelliti della Nasa, hanno rivelato la presenza di escrementi di pinguino sulle Danger Islands, al largo della costa orientale della penisola antartica. Incuriositi, i ricercatori hanno deciso di organizzare una spedizione per riuscire a vederci chiaro e al loro arrivo hanno trovato una sorpresa: ad aspettarli c’erano circa un milione e mezzo di pinguini di Adelia.
Gli scienziati parlano della “più grande colonia scoperta in epoca recente”
Pensando che l’anno scorso sono morti quasi 40mila pulcini, questa è una notizia incredibilmente positiva che potrebbe far luce sulla vicenda e riaccendere la speranza. “Se dovessi descriverlo a qualcuno che non l’ha visto, direi che era il più grande affollamento che si possa immaginare, c’erano centinaia di migliaia di pinguini. Assomigliava tanto alle grandi migrazioni che si vedono in televisione”, ha raccontato Tom Hart, dell’Università di Oxford, al Telegraph. È la colonia più numerosa di tutto l’Antartide: con l’aiuto delle immagini fornite dai droni, sono state individuate 751.527 coppie di pinguini.
Come hanno fatto così tanti pinguini a passare inosservati?
Nello studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, si legge che la colonia vive stabilmente sull’arcipelago da almeno 60 anni. Perché, allora, è stata scoperta così tardi? Il motivo è semplice: le Danger Islands sono uno dei luoghi più inaccessibili del pianeta, perché sono perennemente circondate da lastre di ghiaccio e iceberg che rendono molto pericoloso avvicinarsi con le imbarcazioni. Si pensava che anche lì la popolazione di pinguini di Adelia fosse in declino a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della scarsità di krill, i piccoli crostacei di cui si nutrono, invece sembra proprio che si tratti di un luogo ideale alla loro sopravvivenza: proprio per questo molti dei pinguini che si ritenevano morti potrebbero in realtà essersi trasferiti sulle isole.
NEW PAPER by Dr Tom Hart et al: Antarctic Penguin hotspot discovery fuels need for marine reserve, as international collaboration shows that Adélie penguins thrive where sea ice persists. https://t.co/Ag126XnGEN
Link to paper: https://t.co/N96dNWiQLD pic.twitter.com/vl6rcs8ItF
— OxZooDept (@OxZooDept) 2 marzo 2018
Le Danger Islands potrebbero entrare a far parte di un’area marina protetta
È quindi cruciale che venga approvata la creazione di un’area marina protetta al largo della penisola antartica e nel mare di Weddell, che includa anche le Danger Islands. La decisione è prevista per il mese di ottobre, nel frattempo i pinguini possono continuare indisturbati la loro vita in questo piccolo santuario lontano dagli occhi indiscreti degli esseri umani.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il 21 ottobre è iniziata in Colombia la Cop16, la conferenza delle Nazioni Unite per tutelare la biodiversità del nostro Pianeta.
L’Australia amplia la riserva marina delle isole Heard e McDonald, superando i suoi stessi obiettivi di tutela degli oceani.
Diversi studi hanno rivalutato, nel corso degli anni, il valore delle vespe per la salute umana, grazie al loro contributo per un’agricoltura meno chimica.
I polpi lavorano in gruppo, ognuno con un ruolo ben preciso, per cacciare. Triglie e cernie sono gli “amici” più stretti.