Cosa sta succedendo a Mayotte, colpita dal ciclone tropicale Chido

Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.

Mayotte conta a fatica gli enormi danni causati dal passaggio del ciclone tropicale Chido. Il piccolo arcipelago situato nell’oceano Indiano tra la costa del Mozambico e il Madagascar è stato sconvolto da venti che hanno superato i 200 chilometri orari tra sabato e domenica, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e un’emergenza di proporzioni ancora poco acclarate. I primi soccorsi hanno accertato 14 morti e oltre 200 feriti, ma resta la paura che il prosieguo delle operazioni possa rivelare numeri molto più alti.

Il ciclone tropicale Chido ha isolato Mayotte ancora di più

Secondo quanto riportato dal servizio metereologico francese, sabato mattina il ciclone tropicale ha investito Mayotte per poi attraversarlo con venti che hanno raggiunto una velocità di 226 chilometri orari: “È stato un ciclone di categoria 4, il secondo più forte della scala e il peggiore ad aver colpito Mayotte dagli anni Trenta”, ha affermato il prefetto François-Xavier Bieuville.

L’arcipelago di Mayotte è composto da due isole principali e ha una superficie totale di circa 375 chilometri quadrati. La sua densità di popolazione è la più alta tra i territori francesi d’oltremare. La particolare fragilità dell’isola è data, innanzitutto, dalla povertà dilagante. È infatti la regione più povera tra dipartimenti e i territori francesi. Inoltre, gran parte dei suoi 300mila abitanti vive in baraccopoli, che ospitano anche un numero imprecisato di migranti irregolari. Un fattore che potrebbe rendere il conteggio dei feriti  e delle vittime ancora più complicato. Bruno Retailleau, ministro degli Interni francese, ha affermato che sarà difficile stabilire il numero di tutte le vittime e che al momento il governo non è in grado di fornire una cifra precisa.

Lunedì la Francia ha utilizzato navi e aerei militari per inviare soccorritori e rifornimenti verso Mayotte. Sia i resoconti delle autorità dell’isola che le immagini circolate online hanno mostrato gli effetti del passaggio del ciclone sugli insediamenti e le baraccopoli che sorgono sul territorio.

Molti di questi sono stati distrutti, gli alberi sradicati e le strade allagata. L’amministrazione dell’isola ha parlato di danni alla rete idrica e a quella elettrica, che hanno comportato blackout prolungati con ripercussioni sull’erogazione dei servizi essenziali e d’emergenza alla popolazione: “L’ospedale è stato colpito, le scuole sono state colpite. Le case sono completamente devastate”, ha detto domenica all’agenzia di stampa francese Agence France-Presse il sindaco della capitale di Mayotte, Mamoudzou, Ambdilwahedou Soumaila. Inoltre, Mayotte è rimasta offline per molte ore, interrompendo parzialmente le telecomunicazioni con l’esterno. Secondo NetBlocks, che si occupa di monitorare l’accesso alla rete, l’arcipelago è rimasto quasi completamente offline per più di 36 ore a seguito della tempesta.

Le complicate operazioni di aiuto alla popolazione

Intanto Parigi sta lavorando per predisporre aiuti alla popolazione, nonostante le difficili condizioni metereologiche. Squadre di soccorso sono state inviate dal territorio francese di Réunion. Lunedì Macron ha indetto un giornata di lutto nazionale, annunciando la sua intenzione di recarsi sull’isola a breve. I veicoli militari giunti sull’isola hanno rimosso gli alberi caduti in strada per facilitare i soccorsi. I danni, che hanno riguardato anche l’aeroporto principale, hanno lasciato alcune aree ancora inaccessibili alle squadre di emergenza, ostacolando la capacità delle autorità di valutare la devastazione e di fornire beni di prima necessità ai sopravvissuti. La ministra della Salute francese Geneviève Darrieussecq ha affermato che il bilancio ufficiale delle vittime è di 14, ma ha detto alla televisione France 2 che si trattava probabilmente di una sottostima importante “rispetto alla portata del disastro“.

L’emergenza si estende all’Africa continentale

Dopo aver colpito Mayotte, il ciclone ha continuato verso ovest e ha toccato terra in Mozambico domenica. I media hanno riferito che tre persone sono morte nel nord del paese, ma anche questo è stato un conteggio molto precoce. Le agenzie di soccorso hanno avvertito che più di 2 milioni di persone potrebbero essere colpite nel paese. I venti di Chido si sono poi estesi al Malawi meridionale, portando forti piogge, raffiche di vento e un rischio di inondazioni. Si prevede che il sistema si dissiperà gradualmente entro martedì, spostandosi verso lo Zimbabwe.

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