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McLaren 720S, leggera, efficiente e con un futuro ibrido. Com’è e come va la sportiva inglese da 341 km/h
McLaren. Il costruttore di sportive inglesi annuncia la “conversione” all’ibrido entro il 2025. Intanto, punta tutto su leggerezza e divertimento. Come sulla 720S. L’abbiamo privata.
Leggerezza signori. La leggerezza per l’auto e il suo futuro sono un punto fondamentale. Perché è da questo che dipendono consumi ed emissioni. Anche per le supersportive da oltre 300 km/h (e 300mila euro…) come la McLaren 720S. Già. E, ovviamente, la battaglia del peso non è l’unica da affrontare. Così, il costruttore inglese ha recentemente dichiarato il suo impegno verso una mobilità più sostenibile: “La nostra gamma di vetture sportive e di supercar verranno dotate di una motorizzazione ibrida entro i prossimi sette anni”, un’intera gamma elettrificata dal 2025, come ha promesso il ceo Mike Flewitt.
L’inevitabile ibridizzazione dell’auto
Fa pensare no… Poco prima della sua scomparsa, la “redenzione” di Sergio Marchionne e i piani sull’elettrico del gruppo FCA. Qualche mese fa – l’annuncio della prima Ferrari elettrica. Adesso, un costruttore di passioni come McLaren che, accanto all’impegno pionieristico sulla riduzione del peso grazie all’uso massiccio del carbonio su tutti i suoi modelli, annuncia di voler spingersi oltre, implementando nuove tecnologie, dall’ibrido entro il 2025 a nuove funzionalità di guida che supportino il pilota e che, al contrario della guida autonoma, salvaguardino le emozioni e il piacere di guida. All’orizzonte lo sviluppo di batterie più potenti e leggere, di sistemi di ricarica super veloci e prestazioni in elettrico da race track.
McLaren, campioni di leggerezza
L’abbiamo detto. Vincere la corsa verso la riduzione del peso per l’auto è fondamentale. E lo sarà sempre di più. Oggi, le McLaren sono già le supercar più leggere del mondo, un primato che richiede costantemente ingenti investimenti per lo sviluppo e la produzione di nuovi materiali compositi superleggeri. Per questo è nato il McLaren Composites Technology Centre, che sviluppa tecnologie in grado di rendere le sportive inglesi sempre più leggere ed efficienti.
McLarenP1, la prima supersportiva ibrida al mondo
E se le prestazioni, la passione, il divertimento, sono le prime parole che vengono in mente parlando di McLaren, il costruttore inglese è stato il primo a lanciare sei anni fa la prima hypercar ibrida al mondo. Si chiamava McLaren P1, debuttò al Salone dell’auto di Parigi nel 2012 e sorprese il mondo: solo 375 vetture (tutte uniche e tutte vendute prima del debutto ufficiale) interamente realizzate a mano in Inghilterra, nel Surrey. Leggerissima grazie all’ampio impiego di fibra di carbonio, con un’aerodinamica d’eccellenza e tecnologie ibride pionieristiche, sulla McLaren P1 il motore ibrido, benzina-elettrico, univa un bi-turbo V8 da 3.8 litri a benzina da 727 cavalli combinato con un motore elettrico leggero da 176 cavalli. In tutto, oltre 900 cavalli di potenza. La batteria, montata sotto il telaio, pesava appena 96 kg e forniva 10 chilometri di autonomia in solo elettrico. Le prestazioni? Da brivido: accelerazione da 0-100 km/h in 2.8 secondi.
McLaren 720S, leggera e adrenalinica. La prova
In attesa che altre supersportive ibride arrivino, oggi McLaren si concentra sulla leggerezza, l’efficienza, il divertimento. E il risultato sono auto come la 720S: carrozzeria in alluminio, telaio in fibra di carbonio, un peso di soli 1.283 kg. L’antitesi della noia. Anzi, un eccezionale coinvolgimento alla guida. Si può scegliere fra tre modalità “comfort”, “sport” o “track”, per andare dalla città alla pista. La purezza delle sensazioni colpisce. Le prestazioni stordiscono. Eppure, la McLaren 720S si guida bene anche nel traffico. Visibilità, spazio e comfort sorprendono. Come il motore: bi-turbo, “quattromila”, V8. I cavalli sono 720. In 2,8 secondi si parte da fermi e si arriva a 100 km/h. La velocità massima supera i 340 km/h. In una parola, impressionante. Consumi ed emissioni? Commisurati, ça va sans dire: 10,7 litri di benzina per 100 chilometri, 249 g/km di CO2. In attesa dell’ibrido, la funzione start/stop c’è, ma non risolve…
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