
Il plasma di Harrison conteneva l’anticorpo Anti-D, capace di prevenire la malattia emolitica del feto.
Le pratiche meditative orientali hanno catturato l’attenzione dei ricercatori medici, che hanno studiato il loro effetto a livello della mente e sul fisico
Nel pensiero
orientale, e specialmente negli insegnamenti della tradizione
buddista, la mente ed il corpo non sono considerati entità
separate, con le mente che influenza il corpo o viceversa. Tra
mente e corpo vi è un naturale interscambio che è
considerato benefico per entrambe le realtà.
La spaccatura tra corpo e mente introdotta da Cartesio nel XVIII
secolo ha condotto la medicina
occidentale ad una pratica che spesso trascura l’influenza
della mente sul corpo e del corpo sulla mente, ma ad oggi alcuni
praticanti della meditazione occidentali hanno esplorato gli
effetti dell’insegnamento della meditazione a persone ammalate, con
l’intenzione di alleviare le loro sofferenze fisiche e mentali. Il
risultato ottenuto è degno di nota: il sollievo fisico e
mentale è spesso una conseguenza, un “effetto collaterale”
della pratica meditativa.
La medicina mente-corpo suggerisce un approccio più
integrato, in cui vengono prese in considerazione sia le componenti
fisiologiche della malattia mentale, sia le cause emotive della
malattia fisica. Ogni cosa in grado di influenzare la mente o il
corpo può avere un impatto sulla
malattia, a prescindere dalla categoria, fisica o mentale, in
cui essa cade.
Una delle conseguenze della pratica meditativa come
tecnica di guarigione è la scoperta che la divisione tra
malattie fisiche e mentali è un’illusione e che la
condizione del “corpo-mente” coinvolge una complessa interazione
tra processi fisici e mentali.
Nella medicina tradizionale spesso l’aspettativa è quella di
curare una determinata malattia, il che di solito vuol dire
sradicarla, ritornando al “normale” funzionamento “sano”. La
“guarigione” invece, al contrario della “cura”, non necessariamente
comporta l’eliminazione della malattia, ma piuttosto il riportare
l’intero organismo ad uno
stato di completezza, ad un ripristino dell’equilibrio
tra corpo e mente.
Questo può per esempio significare che la malattia stessa
non è stata fermata o eliminata, ma che gli atteggiamenti e
i modi di considerare la malattia sono cambiati. Ciò
può dare alla persona malata nuove risorse, rendendo la sua
vita soddisfacente e realizzata.
Elena Salmoirago
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il plasma di Harrison conteneva l’anticorpo Anti-D, capace di prevenire la malattia emolitica del feto.
Il lutto a volte inizia prima della perdita: parliamo di lutto anticipatorio, come riconoscerlo e come affrontarlo con serenità.
Dopo l’Australia, in Italia prende vigore l’appello al governo per proibire gli smartphone prima dei 14 anni e i social prima dei 16. Le ragioni dei primi firmatari, Daniele Novara e Alberto Pellai.
Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.
Comprendere l’epigenetica fornisce gli strumenti per restare in salute. Dall’alimentazione allo stile di vita, scopriamo come influire positivamente sul nostro patrimonio genetico.
Nel capoluogo lombardo esistevano già norme contro le sigarette ma ora si inaspriranno. Sono previste sanzioni per i trasgressori dai 40 ai 240 euro.
I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti ipotizzano un collegamento tra 22 pesticidi e i tassi di incidenza e mortalità del cancro alla prostata.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.
La salute mentale dovrebbe ricevere la stessa attenzione di quella fisica, ma questo principio si scontra contro la scarsità di risorse pubbliche.