L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Troveremo le meduse nel mare tutto l’anno. Per colpa del riscaldamento globale
D’inverno è raro avvistare meduse nel Tirreno, eppure ne sono state rinvenute migliaia sulle spiagge dell’isola d’Elba e della Sardegna. Secondo Legambiente, proliferano perché il mare è più caldo.
Sono animali affascinanti, leggiadri, sinuosi, che accarezzano l’acqua tingendo il blu di sfumature elettriche ed impalpabili. Sono misteriose, apparentemente inoffensive, eppure sono tra le creature più temute dai bagnanti d’estate: parliamo delle meduse.
Leggi anche:
- Meduse alla conquista del Mediterraneo, sono decuplicate dal 2009
- La plastica è ovunque, anche nelle meduse
Nelle ultime settimane, l’associazione Legambiente arcipelago toscano ha ricevuto decine di segnalazioni da parte degli abitanti dell’isola d’Elba che hanno avvistato numerosi esemplari della specie, soprattutto nel golfo di Portoferraio.
Si tratta prevalentemente di meduse luminose (Pelagia noctiluca), così chiamate perché dotate d’iridescenza dalle sfumature verdi. Si tratta di una specie comune in Italia, capace di provocare dolorose irritazioni alla cute degli esseri umani.
Stiamo assistendo alla “tropicalizzazione” del Mediterraneo
Inoltre, il Wwf ha rinvenuto all’inizio dell’anno migliaia di Pelagia noctiluca spiaggiate lungo la costa nordoccidentale della Sardegna, dal lido di Alghero a Maria Pia. “Questi fenomeni potrebbero essere ricondotti alla ‘tropicalizzazione’ del Mediterraneo, ovvero al riscaldamento delle acque che amplierebbe il periodo di permanenza delle meduse”, spiega Carmelo Spada, delegato regionale dell’organizzazione.
Molte meduse, spiaggiate o ancora in acqua, avvistate in questi giorni all’Elba e in Sardegna: per Legambiente e Wwf è la “tropicalizzazione” del Mediterraneo https://t.co/WgorzRWZoo
— 24zampe (@24zampe) 15 gennaio 2019
In Italia e nel mondo fa sempre più caldo
Sono animali che amano le temperature miti. Il 2018 è stato l’anno più caldo in Italia dal 1800, con un’anomalia di +1,58 gradi sopra la media. Nel mondo, gli ultimi quattro anni sono stati i più caldi mai registrati, ma il 2019 potrebbe battere ogni record a causa del probabile ritorno del fenomeno conosciuto come El Niño, un riscaldamento straordinario delle acque superficiali degli oceani in grado di condizionare il clima globale.
Leggi anche: Estate bollente. Rischiamo di trovarci in un pianeta di 5 gradi più caldo
Gli oceani assorbono il calore in eccesso
I mari di tutto il mondo assorbono più del 90 per cento del calore in eccesso sulla Terra. Ogni anno la loro temperatura sale. “Il riscaldamento globale e quello ancora più accelerato del Mediterraneo rischiano di trasformare da stagionale ad annuale la presenza delle meduse lungo le coste, con conseguenze per la vita marina e per le attività umane legate alla blue economy e al turismo”, avverte Legambiente.
Le meduse proliferano
Da un lato aumenta il tempo che gli animali trascorrono in mare, dall’altro cresce il loro numero: gli avvistamenti nel Mediterraneo sono decuplicati tra il 2009 e il 2015. La pesca eccessiva e l’inquinamento contribuiscono ad alterare l’intera catena alimentare marina: “In un mare dove c’è sempre più plastica e meno predatori, si osserva da tempo un aumento delle meduse”, aggiunge Legambiente.
Leggi anche: Nel 2050 nel mare ci sarà più plastica che pesce
La serenità delle nostre vacanze è minacciata sia dall’innalzamento del livello del mare – che rischia di privarci delle località più belle – sia dalla proliferazione delle meduse. È evidente che gli effetti dei cambiamenti climatici non solo sono già visibili, bensì mutano pure la nostra quotidianità.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.