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Mega-batterie per stoccare l’energia prodotta da un parco eolico in Scozia
La norvegese Statoil installerà gigantesche batterie collegate ad un parco eolico in Scozia, per risolvere il problema dell’intermittenza del vento.
Il colosso dell’energia norvegese Statoil ha annunciato l’avvio di un programma-pilota il cui obiettivo è dotare una centrale eolica flottante, attualmente in costruzione al largo della Scozia, di un sistema di maxi-batterie per lo stoccaggio dell’energia.
Si tratta di una soluzione innovativa nell’ambito dello sfruttamento delle energie rinnovabili, che consente di superare – o per lo meno di contenere – il problema della mancanza di continuità del vento, conservando l’energia per poi utilizzarla in funzione delle necessità dei consumatori.
“Un cambiamento di paradigma” per l’eolico
La capacità delle batterie al litio – chiamate BatWind – sarà pari infatti a un megawattora, il che equivale all’energia stoccata nelle pile di “più di due milioni di iPhone”, ha spiegato la compagnia scandinava. Il sistema dovrebbe essere installate entro la fine del 2018.
Statoil ha anche specificato come il progetto possa rappresentare “un cambiamento di paradigma” nelle tecnologie del settore. Ad alimentare le batterie saranno cinque turbine del tipo HyWind, che verranno posizionate a circa 25 chilometri di distanza dal litorale scozzese dell’Aberdeenshire. La nuova centrale dovrebbe cominciare a produrre energia già nel 2017, ovvero un anno prima rispetto all’installazione delle batterie.
Statoil promette efficienza e riduzione dei costi
Grazie a queste ultime, ha precisato la compagnia norvegese, “contiamo di risolvere il problema dell’intermittenza dell’energia eolica, ottimizzando la produzione, migliorando l’efficienza ed abbassando anche i costi”. “Il progetto consentirà di massimizzare il rendimento della centrale, fornendo un nuovo impulso al settore delle rinnovabili a livello nazionale e internazionale”, ha aggiunto il ministro dell’Energia della Scozia, Fergus Ewing.
Nell’ambito del progetto sono coinvolte anche alcune università e fornitori di energia britannici. Resta da comprendere se l’utilizzo di gigantesche batterie non comporti un impatto ambientale troppo elevato, sia per la loro fabbricazione che per il successivo smaltimento.
Nell’immagine di apertura, una pala eolica offshore. Ne saranno installate cinque del tipo HyWind al largo della Scozia ©Statoil ASA
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