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Meglio il massaggio con l’olio o il talco?
Far scivolare le mani sulla pelle senza esercitare spiacevoli frizioni, nel massaggio classico si usa sia l’olio che il talco.
L’uso del talco è un’invenzione recente, tutta occidentale e
serve unicamente per cercare di eliminare l’attrito tra le mani e
l’epidermide del massaggiato. Non assolvendo a nessun’altra
funzione, qualsiasi talco può andar bene. Richiede, in ogni
caso, un’azione di spargimento molto frequente e può essere
adatto solo a chi non sopporta, per particolari motivi, la
sensazione d’unto sulla pelle. Normalmente il massaggio con il
talco è il più economico.
L’uso dell’olio nel massaggio è antichissimo ed è
usato in tutti i massaggi più tecnici e terapeutici.
In molti centri non sempre qualificati, sono usati oli minerali che
non hanno a a che vedere con gli oli vegetali unicamente per il
notevole minor costo.
L’olio vegetale, infatti, è ricco di sostanze attive ed ha
un alto contenuto di vitamine preziosissime per la pelle, che nutre
penetrando attraverso la cute. Ha sempre un’odore gradevole.
L’olio minerale tende ad occludere i pori, non ha un buon odore,
non ha nessuna sostanza nutriente e certamente non contribuisce a
nessun’azione di riequilibrio del massaggio. Anzi, non solo
è privo d’ogni vitamina, ma tende a distruggerne alcune
contenute nella pelle.
Gli oli vegetali che centri qualificati e massaggiatori veramente
terapeutici usano sono:
- quelli Ayurvedici, preparati direttamente in India, attraverso
lunghe lavorazioni e contenenti svariate sostanze medicali (che
purtroppo alcune volte possono essere fonte d’allergia
cutanea); - oli di base ottenuti da spremitura a freddo da semi di piante
coltivate biologicamente, che saranno all’istante opportunamente
trattati, tagliati e mescolati con oli essenziali purissimi, per un
più personalizzato e benefico massaggio.
Gabriele Bettoschi
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