Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Meglio un uovo oggi…
Ma
Avrete sicuramente sentito dire anche voi che è meglio
non mangiare uova, perché sono “piene di colesterolo”; e in
perfetta buona fede, avete forse rinunciato a uno degli alimenti
più completi e sani che la natura ci offre.
Alcuni chiarimenti sono necessari: prima di tutto, il tasso di
colesterolo nel sangue non dipende tanto dal colesterolo assunto
con gli alimenti, quanto dal contenuto globale di grassi e calorie
nell’alimentazione, e dalla funzionalità del fegato.
In pratica funziona così: partendo dalle sostanze introdotte
con l’alimentazione, il nostro organismo sintetizza naturalmente
una certa quantità di colesterolo, che gli serve come
materia prima per produrre membrane cellulari e ormoni. Se
però si consumano troppi grassi e troppe calorie, può
formarsi un eccesso di colesterolo che supera la “quota” necessaria
alla costruzione degli ormoni e delle membrane. Purtroppo
l’organismo non è in grado di ritrasformare il colesterolo
in energia, e così si crea un accumulo che può
ostruire i vasi sanguigni.
Inoltre c’è un sistema di regolazione per cui se con la
dieta si introduce colesterolo, automaticamente l’organismo ne
produce di meno. Ecco perché il colesterolo contenuto nelle
uova è scarsamente influente sul tasso di colesterolo nel
sangue. Inoltre le uova contengono molta lecitina, una sostanza che
facilita il metabolismo dei grassi e contribuisce a tenere sotto
controllo il colesterolo.
E il fegato? Le uova contengono grassi, e un fegato affaticato da
un’ alimentazione troppo ricca potrebbe avere difficoltà a
metabolizzare i grassi delle uova così come quelli
provenienti dagli altri alimenti. Anche qui interviene la lecitina,
che allevia il compito del fegato sia nella trasformazione dei
grassi che nell’eliminazione delle tossine.
Il trucco sta nel mangiare le uova nel modo giusto: in parole
povere, se cucino le uova rosolandole nel burro insieme al lardo,
non è colpa delle uova se il fegato protesta… Meglio
consumarle sode o ancora meglio bazzotte (l’albume sodo, il tuorlo
quasi crudo), magari con una gustosa salsa a base di erbe
aromatiche (che aiutano anche a digerire).
Ultimo consiglio: scegliete uova biologiche, perché nelle
uova, così come negli altri alimenti di origine animale, i
residui di pesticidi usati nell’agricoltura convenzionale sono
ancora più concentrati rispetto agli alimenti vegetali.
Francesca Marotta
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.
Il residuo fisso indica il contenuto di sali minerali nell’acqua. Meglio scegliere un’acqua con un valore alto o basso? Scopriamolo.