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Sale il gradimento degli italiani per le auto ibride, a piacere sono sempre di più i crossover, modelli spaziosi e versatili. Come la Bmw X1, per la prima volta anche elettrica.
Il mercato dell’auto in Italia registra a ottobre una nuova crescita, con 115.827 immatricolazioni e un incremento del 14,6 per cento rispetto allo stesso mese 2021. A dirlo, gli ultimi dati Unrae, che indicano come a piacere sempre di più siano le auto ibride, che salgono al 36,3 per cento delle preferenze, con un 9,9 per cento per le full hybrid, un 26,4 per le mild hybrid, mentre le ibride plug-in (più costose ma anche le uniche ad avere una vera autonomia elettrica) sono ferme a un 5,2 per cento.
A calare sono invece le vendite delle elettriche, che perdono quasi la metà dei volumi, scendendo al 3,1 per cento. Quanto alle tipologie di auto, i crossover si confermano le auto più acquistate dagli italiani, con il 44,2 per cento delle preferenze. Auto come la nuova Bmw X1, pratiche, spaziose, adatte a essere l’unica auto di famiglia e, come nel caso del modello tedesco, disponibili sia nelle versioni ibride, sia, nel caso della citata X1, per la prima volta anche in versione elettrica.
Dopo la conferma dello stop dal 2035 alla vendita di auto nuove a combustione interna (ossia benzina e diesel), decisa dal Parlamento europeo e appena riconfermata, l’industria dell’auto accelera sulla transizione elettrica con costruttori come il gruppo tedesco Bmw che, dopo il lancio delle recenti elettriche iX e i4, (a cui si aggiungerà a breve la prima berlina di lusso elettrica i7), lancia in questi giorni sul mercato la nuova X1, la Bmw più venduta in Italia dal 2016; saranno 25 i modelli elettrificati nel 2023. In crescita l’impegno di Bmw anche in tema di sostenibilità, con processi più efficienti, maggior ricorso a materiali riciclati e in genere all’economia circolare nella progettazione.
Appartenente al “genere” crossover citato sopra, la nuova Bmw X1, oltre alle due versioni ibride plug-in e a quelle con tecnologia mild hybrid a 48 Volt, per la prima volta è disponibile anche in una versione completamente elettrica, la più virtuosa in termini di efficienza ed emissioni. Si tratta della terza generazione di questo modello, che torna rinnovato nel design, con un’abitabilità migliorata, nuovi interni e numerose innovazioni pensate per ottimizzare il piacere di guida, il comfort e la sicurezza.
L’abbiamo visto con i dati di mercato all’inizio. Gli italiani preferiscono l’auto ibrida, mentre le vendite di auto elettriche a ottobre hanno subito una battuta d’arresto. Nel caso della Bmw, la X1 xDrive30, ossia la prima versione completamente elettrica, offre la trazione integrale ottenuta grazie ai due motori elettrici, con una potenza complessiva notevole: 230 kW, ossia 313 cavalli, con un’autonomia compresa fra 396 e 440 chilometri, con tempi di ricarica veloci (10 minuti per 120 chilometri di autonomia). Su questa versione avremo modo di tornare.
Intanto facciamo un punto sulla gamma elettrificata della X1, ossia sulle due versioni ibride plug-in, la xDrive30e e la xDrive25e (entrambe con un consumo medio dichiarato di circa 1 litro di benzina per 100 chilometri), equipaggiate da un motore 1.5 litri a benzina 3 cilindri turbo a cui si aggiunge la parte elettrica. Meno performante, almeno in termini di efficienza, la versione benzina mild hybrid a 48 volt xDrive23i, che invece monta un motore a benzina da 2 litri, 4 cilindri, turbo, con 218 cavalli ed emissioni di 153g/km.
Tutte le versioni della X1 adesso adottano un cambio automatico a 7 rapporti, una scelta che premia comfort e serenità di guida, diminuisce lo stress nel traffico, pur mantenendo un divertimento di guida piuttosto elevato. Divertimento a cui contribuiscono le batterie al litio montate sotto il pavimento dell’auto, scelta sempre più ricorrente per tutti i costruttori e motivata sia da ragioni di spazio (non tolgono abitabilità ai passeggeri), sia di piacere di guida grazie al peso più vicino alla strada. Ovviamente, nessuna autonomia elettrica per le versioni mild hybrid, mentre è di circa 80/85 chilometri l’autonomia elettrica delle versioni plug-in. Nel caso della X1 di accesso alla tecnologia ibrida, ossia la mild hybrid a 48 volt, il motore elettrico funge da generatore, sfrutta frenate e discese per rigenerare energia e può supportare il motore sia durante l’accelerazione, sia quando il motore a benzina si spegne durante il cosiddetto coasting, ossia quando l’auto procede “veleggiando”.
E ora veniamo ad altri aspetti. Ossia ai cambiamenti all’interno dell’abitacolo, dove l’X1 è quasi irriconoscibile rispetto al passato e dove dei pulsanti quasi non c’è più traccia; gli unici controlli fisici sono sul volante e sul bracciolo (scorrevole) tra i sedili anteriori. Anche i materiali sono di qualità migliore. Ma guardiamo prima gli ingombri esterni, cresciuti, con una lunghezza di 4 metri e mezzo; nessun problema per le manovre, a patto di scegliere le telecamere a 360 gradi che mostrano cosa accade tutto attorno all’auto. C’è da dire che al dato esterno corrisponde un incremento dell’abitabilità, buona anche sui sedili posteriori, ripiegabili e scorrevoli (tranne sulle versioni plug-in), consentendo di dare priorità allo spazio per i passeggeri o alla capacità del bagagliaio.
Rimaniamo a bordo della X1, dove gli interni sono dominati dal grande schermo curvo (e touch). Comoda, sul tunnel fra i sedili anteriori, la ricarica a induzione che mantiene lo smartphone con lo schermo sempre ben visibile dai passeggeri. Fra gli accessori dedicati alla sicurezza, i fari adattivi a Led (molto utili se guidate spesso di notte), i numerosi Adas che riducono i rischi di collisione e l’head up display che mostra alcuni comandi proiettati sul parabrezza davanti al pilota. Interessante la possibilità di aprire e chiudere l’auto dal proprio telefono (opzione estensibile anche ad altri componenti della famiglia); la funzione si chiama Digital key e qui vedete come funziona.
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