La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
La popolazione di lepidotteri svernanti nel Messico centrale è notevolmente aumentata rispetto allo scorso anno, ma la specie resta in grave pericolo.
La migrazione delle farfalle monarca (Danaus plexippus) è tra i più affascinanti spettacoli offerti dalla natura. Ogni anno decine di milioni di queste fragili creature, che pesano meno di un grammo, intraprendono uno spettacolare viaggio di oltre 5mila chilometri che, da Canada e Stati Uniti, le conduce a svernare in Messico. La specie è tuttavia a rischio estinzione, negli ultimi anni, infatti, il numero di farfalle è precipitato e la popolazione storica si è ridotta del 90 per cento. Dal Messico, però, arrivano buone notizie: una nuova ricerca ha rivelato che la popolazione di farfalle monarca svernanti nel Messico centrale è aumentata del 144 per cento rispetto all’anno precedente.
Il censimento, effettuato tra le montagne del Michoacán, ha evidenziato la presenza delle farfalle monarca in un’area di 6,05 ettari di foreste di pini e abeti, un evidente aumento rispetto ai 2,5 ettari occupati un anno fa. Quella registrata quest’anno è la maggiore diffusione dal censimento del 2006/07, mentre il minimo storico è stato registrato nel 2013/14, con le farfalle presenti in appena 0,67 ettari.
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Nonostante l’evidente incremento della popolazione messicana di farfalle monarca, Jorge Rickards, direttore del Wwf Messico, che ha partecipato al monitoraggio, ha ricordato che tra le farfalle, così come per gli altri insetti, sono comuni fluttuazioni annuali delle popolazioni. Il censimento di quest’anno è stato positivo, ma non vi è alcuna garanzia che questo trend di crescita continui. La specie dunque, minacciata dai cambiamenti climatici, dalla deforestazione e dall’uso crescente di pesticidi, non è ancora fuori pericolo.
#MiEneroEnUnaFrase: Hace más de 10 años que México no veía tanta presencia de #MariposaMonarca como en esta temporada (2018-2019).
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L’aumento della popolazione di farfalle monarca che trascorre l’inverno in Messico e l’espansione del loro areale sono una conseguenza del clima particolarmente favorevole di quest’anno. Nel 2017, al contrario, tempeste tropicali e trombe d’aria ne avevano contenuto il numero.
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Anche la maggiore tutela delle foreste da parte del governo messicano, che ha quasi eliminato il disboscamento illegale all’interno dell’area protetta delle farfalle ad ovest di Città del Messico, ha contribuito, ma in ricercatori ritengono che il merito sia soprattutto delle peculiari condizioni climatiche che, però, difficilmente si replicheranno il prossimo anno. La previsione di temperature sopra la media in alcune aree degli Stati Uniti, ha spiegato Chip Taylor, direttore di Monarch Watch e professore di ecologia all’università del Kansas, rischia infatti di compromettere la stagione riproduttiva di questi variopinti lepidotteri.
Per cercare di salvare questa specie iconica, nel 2016 Stati Uniti, Messico e Canada hanno siglato un accordo e si sono impegnati ad intraprendere diverse iniziative di conservazione. Il Messico, come detto, ha represso il disboscamento illegale e sta puntando sull’ecoturismo generato dalle farfalle, gli Stati Uniti hanno invece ristrutturato in alcune aree l’habitat delle farfalle monarca, piantando fiori selvatici indispensabili per la loro ecologia lungo le strade e nei campi incolti. Il Canada, infine, si è impegnato a proteggere le aree, in particolare in Ontario e in Quebec, in cui si riproducono questi insetti.
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