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Messico, il sindaco anti narcos Gisela Mota è stata uccisa a poche ore dall’insediamento
La donna, appena eletta sindaco di Temixco, aveva dichiarato guerra ai narcotrafficanti. È stata uccisa a colpi di arma da fuoco da quattro uomini.
Gisela Mota aveva 33 anni e il 2 gennaio aveva prestato giuramento come sindaco del comune di Temixco, nello stato di Morelos, a meno di cento chilometri da Città del Messico. Poche ore dopo l’insediamento la donna è stata uccisa nella sua abitazione da quattro uomini armati, i quali hanno poi ingaggiato un conflitto a fuoco con la polizia che si è concluso con l’uccisione di due sicari e l’arresto di altre tre persone coinvolte, una donna di 32 anni, un 18enne e un minore.
Dietro l’omicidio di Gisela Mota, membro del gruppo di sinistra del Partito della Rivoluzione Democratica (Prd), si staglia distinta l’ombra dei narcos, ai quali il neo sindaco aveva giurato battaglia. Nel corso della campagna elettorale Mota aveva promesso che avrebbe contrastato la criminalità organizzata che imperversa nella città di Temixco, come in gran parte del Paese.
Sul suo account Twitter il governatore dello stato di Morelos, Graco Ramirez, attribuisce l’assassinio di Gisela Mota alla criminalità organizzata, senza citare un particolare cartello o banda, e promette che “non ci sarà alcuna impunità per gli autori di questo crimine”.
Ya detenidos los presuntos autores de atentado.Con la Legalidad y la firmeza necesaria. No vamos a regresar a lo de antes.No habrá impunidad
— Graco Ramírez (@gracoramirez) 2 Gennaio 2016
Il governatore ha inoltre annunciato l’adozione di misure speciali di sicurezza per tutti i sindaci dello stato. Sarebbero quasi cento, secondo l’Associazione delle autorità locali del Messico, i sindaci uccisi dai narcotrafficanti nell’ultimo decennio.
Numeri terribili che evidenziano la sistematica repressione esercitata dalla criminalità organizzata contro chi cerca di opporsi al suo dominio. Non solo sindaci e amministratori, tra le vittime si registrano giornalisti, poliziotti e numerosi civili che avevano deciso di non piegare la testa dinnanzi alla violenza che si è impossessata della loro terra.
A Temixco, una delle città messicane con il più elevato tasso di criminalità, operano numerosi gruppi criminali, tra cui il cartello Guerreros Unidos, accusato di essere responsabile della sparizione di 43 studenti nel settembre 2014 nello stato di Guerrero.
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