La campagna Vote for animals, promossa da Lav e altre organizzazioni, mira a far assumere a candidati e partiti un impegno maggiore sul tema dei diritti animali.
Il Messico ha vietato i test sugli animali per i prodotti cosmetici
Il Messico è diventato il primo paese del Nord America a vietare i test sugli animali per i prodotti cosmetici e il 41esimo al mondo.
In Messico non verranno più condotti test sugli animali per i prodotti cosmetici. È il primo stato del Nordamerica ad aver preso questa decisione e il 41esimo al mondo. Il Senato ha appoggiato una legge federale che vieta la creazione, l’importazione e il marketing per cosmetici testati sugli animali, anche se questi vengono condotti in altre parti del mondo.
Niente più test sugli animali per i prodotti cosmetici in Messico
Il lavoro dell’ong Humane society international (Hsi) è stato fondamentale per il raggiungimento di questo risultato. Sono state due le campagne condotte: la prima, più locale, a fianco dell’ong messicana Te protejo, identificata con l’hashtag #BeCrueltyFree, “diventa cruelty-free Messico”.
La seconda invece ha visto la produzione di un cortometraggio animato, dal titolo Save Ralph, dove per quattro minuti lo spettatore segue la routine quotidiana di un coniglio sfruttato come cavia per testare prodotti cosmetici. Il cortometraggio è diventato immediatamente virale, con oltre 150 milioni di visualizzazioni sui social, 730 milioni di tag su TikTok e ha contribuito a raccogliere 1,3 milioni di firme in tutto il mondo per fermare la sperimentazione sui prodotti cosmetici.
Quando un divieto globale?
“Siamo entusiasti che il Messico sia diventato il primo paese del Nordamerica, e il 41esimo a livello mondiale, a mettere fuori legge i test cosmetici sugli animali. Ringraziamo il Governo messicano per aver preso la leadership su questa importante questione”, ha spiegato Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di Hsi Europe. “È un incredibile passo in avanti per gli animali, i consumatori e la ricerca nel paese. Questa legislazione innovativa apre la strada alle Americhe come prossimo mercato della bellezza cruelty-free e ci porta sempre più vicini a un divieto globale”.
Alle 41 nazioni al mondo che hanno proibito questi test, si aggiungono anche 10 stati in Brasile e sette negli Stati Uniti. Aziende e associazioni stanno lavorando fianco a fianco per rendere sempre più facile l’accesso a metodi alternativi, moderni ed etici che garantiscano la sicurezza dei consumatori senza causare sofferenze a nessun essere vivente. E questa è l’unica strada da percorrere.
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