5 ragioni per cui il metodo Montessori è (anche) green

Dopo essere stato per lunghi decenni più popolare all’estero che in Italia, il metodo Montessori sembra essere tornato in auge anche nella terra natale della celebre pedagogista. Complice anche il contributo del web, che pullula di blog, forum e gruppi a tema (non del tutto immuni da semplificazioni eccessive e fraintendimenti) l’approccio suggerito da Maria

Dopo essere stato per lunghi decenni più popolare all’estero che in Italia, il metodo Montessori sembra essere tornato in auge anche nella terra natale della celebre pedagogista. Complice anche il contributo del web, che pullula di blog, forum e gruppi a tema (non del tutto immuni da semplificazioni eccessive e fraintendimenti) l’approccio suggerito da Maria Montessori viene applicato, più o meno alla lettera, in un numero di scuole e famiglie via via crescente. Si tratta, in estrema sintesi, di un metodo che attribuisce grande importanza alla libera scelta del piccolo individuo, che deve essere accompagnato dall’adulto sulla strada dell’autonomia (“Aiutami a fare da solo”), attraverso l’esperienza personale e il gioco/lavoro libero, condotto un ambiente organizzato a misura di bambino e con materiali appositamente realizzati.

Senza entrare nel merito del complesso pensiero montessoriano, ecco cinque ragioni per cui il metodo Montessori è green:

Essenzialità

Incoraggiando il bambino all’autonomia, e i genitori a mettergli a disposizione un ambiente il più possibile ordinato e rilassante, il metodo Montessori si traduce indirettamente in un richiamo alla sobrietà e al consumo responsabile. A cominciare dai giocattoli, che dovrebbero essere relativamente pochi, eventualmente “proposti” a rotazione, scelti in base all’età e alle preferenze del bambino. E proseguendo con la cameretta, che andrebbe progettata secondo criteri di sicurezza e semplicità, per consentire al suo occupante di giocare, riposare, leggere e vestirsi in modo il più possibile indipendente: un lettino basso e senza sbarre (ricavabile anche segando i piedi a un normale letto per bambini); pochi arredi – scaffali, un armadietto, una panca – ad altezza di bambino; una libreria, possibilmente “frontale”, che dia accesso immediato alle copertine dei libri; un tavolo con una sedia facilmente accessibili ed eventualmente un angolo “morbido” dedicato ai più piccoli.

metodo Montessori

Materiali naturali

Dall’arredo per la cameretta al cesto dei tesori, dai giocattoli alle suppellettili quotidiane, il metodo Montessori privilegia l’uso di materiali naturali come legno, stoffa, carta, vetro e metalli, perfetti per offrire esperienze sensoriali a tutto tondo e occasioni quotidiane per apprendere giocando.

Fai da te e riciclo creativo

Molti materiali montessoriani si prestano all’autoproduzione, magari utilizzando componenti di recupero oppure oggetti di uso quotidiano. Si va dal semplice cesto dei tesori, da riempire con oggetti semplici realizzati con materie prime naturali, ai giocattoli di legno fai da te. Fino ai veri e propri arredi: il lettino montessoriano, la libreria frontale o la cosiddetta learning tower, una sorta di “sgabello con balaustra” che permette ai bambini di partecipare in sicurezza alle attività degli adulti.

Vita all’aria aperta

L’esperienza diretta e il movimento sono due aspetti importanti dell’approccio montessoriano, che insiste molto sulla correlazione tra abilità motorie e facoltà psichiche. Nella pratica, questo si traduce inevitabilmente in un invito ai giochi all’aria aperta e a contatto con gli elementi naturali.

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Esperienza della natura

Lo sviluppo armonico di tutti i sensi, e non solo di quelli, come la vista e l’udito, che rischiano di essere sovrastimolati per il ricorso massiccio alla tecnologia, è al centro del metodo montessoriano, insieme al già citato rilievo assunto dalla vita attiva e dal movimento. Molte attività consigliate, come i travasi e i sacchetti sensoriali, prevedono la scoperta, l’uso e la manipolazione di “oggetti” naturali come semi, conchiglie, fiori e spezie.

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