L’iniziativa, patrocinata dall’Unesco, è nata per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore.
Mia figlia è una iena
E’ un antimanuale questo libro. Non propone ricette su come far addormentare i bambini, su come tenerli buoni, ma anzi racconta avventure e disavventure di una neomamma
Ascolta l’intervista all’autrice
Un libro sull’avventura della maternità. Pappe, coccole,
nanne e sorrisi? No, no, qui si parla della concretezza, della
missione impossibile che il più delle volte è la
maternità. I giornali e i libri tematici spesso propongono
un’immagine della mamma dolce e conciliante, che perde la sua
femminilità nel momento in cui partorisce per assumere il
ruolo di mamma perfetta. Ma nessuno è perfetto!
E’ un antimanuale questo libro. Non propone ricette su come
far addormentare i bambini, su come tenerli buoni, ma anzi racconta
avventure e disavventure di una neomamma, Francesca Del Rosso alle
prese con la sua piccola Angelica, una iena che di angelico ha solo
il nome. “Chiedo a qualunque genitore di provare per un momento a
uscire dal proprio corpo e guardare la sua famiglia dall’alto
oppure, peggio, con gli occhi del vicino di casa. I vostri figli vi
sembrano ancora belli, teneri, simpatici ed educati? Oppure sono
come tutti gli altri bambini del mondo, e cioè dei cuccioli
di uomo dispettosi, bruttini e indisciplinati?”.
Con grinta e graffi di ironia a volte mordace l’autrice
racconta l’esperienza della sua maternità in tanti
capitoletti e alla fine di ognuno ci sono tre parti: “la morale
della favola”, “lo zampino della nonna” e quattro righe vuote, dal
titolo “vuota il sacco” in cui le mamme-lettrici possono scrivere
le loro confessioni senza sensi di colpa.
Leggere questo libro sdogana certi pensieri rompendo i
cliché zuccherosi della maternità e dicendo quello
che tutte le mamme pensano, ma non dicono per pudore o per senso di
colpa.
Una gradevole lettura per future mamme e le neomamme e per
tutti quelli che vogliono farsi quattro risate. Pieno di ironia,
strappa sorrisi e soprattutto… lenisce i sensi di colpa!
Perché essere imperfetti è normale, perché le
mamme vere non sono quelle sempre sorridenti e spensierate delle
pagine dei giornali!
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