In Michigan (per ora) hanno vinto i lupi e gli elettori

Voto storico nello stato americano, i cittadini si sono opposti a due proposte di legge che autorizzavano la caccia al lupo.

I cittadini del Michigan, negli Stati Uniti, con oltre il 50 per cento dei voti, hanno detto no alla caccia al lupo. “I cittadini hanno votato per rifiutare entrambe le proposte di legge 1 e 2 contro i lupi – ha dichiarato Jill Fritz, rappresentante della coalizione ambientalista Keep Michigan Wolves Protected – non solo si sono espressi contro la caccia al lupo, ma anche contro il tentativo di trasferire l’autorità in materia alla Commissione risorse naturali (Nrc) che potrebbe dichiarare periodi di caccia a specie protette”.

 

Ad agosto era già stata però approvata una terza legge che potrebbe calpestare la decisione dei cittadini e conferire il potere decisionale alla Commissione risorse naturali. “Il clamoroso rifiuto della Proposta 2 dovrebbe far riflettere la Commissione risorse naturali – ha detto Jill Fritz – è giunto il momento per i legislatori e per la Nrc di ascoltare la volontà del popolo. I cittadini del Michigan non vogliono teste di lupo come trofei di caccia e non vogliono altri trucchi legislativi. La Nrc dovrebbe accettare la decisione degli elettori e revocare il terzo disegno di legge sulla caccia al lupo”.

 

Una sessione di caccia al lupo, aperta in Michigan nell’autunno del 2013, aveva portato all’uccisione di 23 lupi nella zona della Upper Peninsula. Il primo risultato concreto di questo referendum è che invece questo autunno-inverno nessun lupo potrà essere ucciso.

 

Quello del Michigan è un voto storico. In qualsiasi altro stato a stelle e strisce infatti i lupi sono stati privati di ogni protezione federale. Grazie allo sforzo dei volontari che hanno raccolto quasi 500mila firme le proposte 1 e 2 sono state inserite nella scheda elettorale e il popolo si è potuto esprimere. E ha votato per i lupi.

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