La lotta alle microfibre inizia a casa. Dalle nostre lavatrici

Ogni anno vengono riversate negli oceani due milioni di tonnellate di microfibre. Grundig lancia sul mercato l’innovativa tecnologia “FiberCatcher”.

La lotta alle microfibre può iniziare già all’interno delle nostre case. O meglio, nelle nostre lavatrici. Durante i lavaggi, infatti, tutte le fibre tessili rilasciano piccole particelle che spesso finiscono nell’ambiente. E di conseguenza nella catena alimentare.

Microplastiche
Di tutta la plastica in mare, il 6 per cento è composto da microplastiche © iStock

Microfibre e microplastiche, i numeri del fenomeno

Ogni anno vengono riversate negli oceani circa due milioni di tonnellate di microfibre, di cui 700mila tonnellate – oltre un terzo – proveniente dalle lavatrici domestiche. La sola Europa scarica negli ecosistemi marini 13mila tonnellate di microfibre l’anno: in media 114 milligrammi per ogni chilogrammo di tessuto in ciclo di lavaggio standard. Nel mare Mediterraneo si concentra il 7 per cento delle microplastiche a livello globale, mentre dalle analisi di oltre 300 organismi rappresentativi di diverse specie di pesci e invertebrati, raccolti nel Mar Tirreno centrale durante il tour “May day SOS Plastica” di Greenpeace nella primavera 2019, è emerso che il 35 per cento di questi aveva ingerito fibre tessili e microplastiche.

La nuova direttiva europea sulle acque potabili prevede che, entro il 12 gennaio 2024, la Commissione darà indicazioni su una metodologia comune per misurare le microplastiche nelle acque da destinare al consumo umano. Nel frattempo il problema emerge in maniera chiara in ogni angolo del mondo: minuscole fibre provenienti dal tessuto denim utilizzato per produrre i blue jeans sono state ritrovate persino in una remota zona del mar Glaciale Artico,  mentre un recente studio condotto dal Cnr-Ismar ha evidenziato come oltre il 90 per cento delle microfibre raccolte nel corso di una campagna di campionamento degli oceani fosse di origine cellulosica e animale (principalmente cotone e lana), e non sintetica.

La tecnologia di filtraggio e raccolta delle microfibre tessili FiberCatcher® è una novità sul mercato © Grundig

Da Grundig un innovativo filtro integrato in grado di trattenere le microfibre

In questo quadro, a fornire una soluzione concreta e rivoluzionaria è Grundig, azienda leader in Europa nel settore degli elettrodomestici. Il brand del gruppo Arçelik ha lanciato per primo sul mercato la tecnologia di filtraggio e raccolta delle microfibre tessili FiberCatcher®. Il procedimento si basa su tre programmi che catturano le microfibre sintetiche in uno speciale filtro integrato: quando viene riempito, questo viene restituito a Grundig per poi essere inviato a riciclo tramite un’azienda specializzata.

Il nuovo sistema trattiene e raccoglie oltre il 90 per cento delle microfibre di tessuto che altrimenti andrebbero disperse nell’ambiente, inquinando acqua e suolo e diventando infine parte della nostra catena alimentare. “Il problema delle microplastiche – spiega il Ceo di Grundig Italia, Francesco Misurelli – è un’emergenza che riguarda ognuno di noi e intervenire significa attivarsi per la salvaguardia del pianeta, della qualità dell’ambiente e della vita dell’uomo”.

La tecnologia è stata messa a disposizione di tutte le aziende del settore © Grundig

Una tecnologia messa a disposizione delle aziende del settore

In linea con la mission della casa madre Arçelik – “Respecting the world, respected worldwide” – Grundig ha deciso di mettere questa tecnologia a disposizione di tutte le aziende del settore, a beneficio di una tutela ambientale, sociale ed economica che vada oltre le logiche di mercato. Progettato per catturare le microfibre tramite filtri a circolazione e certificato VDE,  il sistema può essere utilizzato tra i quattro e i sei mesi senza alcun tipo di manutenzione; a sostegno del progetto, Grundig prevede la possibilità di prenotare la visita gratuita a casa di un tecnico professionista di zona, per spiegare dal vivo il funzionamento del prodotto e come sostituire il filtro in autonomia.

I primi due modelli di lavatrice freestanding Grundig FiberCatcher® portano con sé in dotazione un primo filtro di ricambio, che garantisce l’autonomia per un periodo prolungato; il filtro esausto potrà poi essere riconsegnato all’azienda attraverso i centri di assistenza dislocati su tutto il territorio nazionale. Il brand si è inoltre impegnato a individuare un modello di smaltimento in ottica completamente circolare, stipulando un’alleanza strategica con l’inglese ReNew ELP, che ha dato vita al primo sito di riciclaggio avanzato idrotermale su scala commerciale al mondo utilizzando il processo HydroPRS.

Sempre a proposito di acqua, le nuove lavatrici sono dotate anche della tecnologia WaterCare: un apposito ugello rilascia l’acqua molto delicatamente sui tessuti, riducendo la dispersione di microfibre. Dispongono inoltre della connessione Wi-Fi HomeWhiz che permette di utilizzare e monitorare la lavatrice anche in remoto, comodamente dal proprio telefono, attraverso l’app dedicata. Tutte queste soluzioni sono in linea con il claim di Grundig, “It starts at home”: la lotta alle microplastiche, così come ogni passo verso un futuro più sostenibile, inizia proprio da casa nostra.

 

 

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