Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
La micromobilità elettrica avanza alla conquista delle nostre città
Oltre a ridurre traffico e inquinamento, la micromobilità elettrica contribuirà a ripensare gli spazi urbani. Il caso di Platum, hub italiano di ricerca e sviluppo.
Dai monopattini alle e-bike, la micromobilità elettrica sta conquistando spazi sempre più importanti all’interno delle nostre città. Nell’immediato gli impatti positivi riguardano la diminuzione del traffico e la riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico, a fronte di un’attenzione sempre crescente dei cittadini per tutto ciò che riguarda la sostenibilità. Ma in prospettiva questi mezzi – insieme a nuove soluzioni di trasporto – potranno contribuire a modificare in maniera radicale gli spazi urbani, oltre al modo stesso di vivere le città e di concepire gli spostamenti.
E-bike e monopattini, numeri in costante aumento sul mercato
Il percorso sembra già tracciato e impone un netto cambio di paradigma, se si pensa che in base ai dati dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) il settore dei trasporti è responsabile del 37,3 per cento delle emissioni di ossidi di azoto nel nostro paese. A ciò si aggiunge che, secondo l’Istituto nazionale di statistica (Istat), ogni italiano spreca in media circa un’ora al giorno per il tragitto casa-lavoro. Per questi motivi, complice anche la pandemia che ha contribuito ad accelerare dei processi già in atto da alcuni anni, nell’ultimo periodo la micromobilità sostenibile ha registrato un vero e proprio boom.
Se lo scorso anno il mercato delle bici ha segnato un lieve rallentamento (-10 per cento) rispetto al 2021, le e-bike hanno continuato a macinare numeri da record: con ben 337mila mezzi venduti l’aumento è stato del 14 per cento rispetto all’anno precedente e addirittura del 72 per cento rispetto ai numeri del 2019. Secondo il dossier Città Mez, realizzato da Legambiente in collaborazione con Motus-E, nel giugno del 2021 nelle nostre città già viaggiavano abitualmente circa un milione e mezzo di cicli elettrici: 1,2 milioni di e-bike e almeno 300 mila monopattini. In questo quadro, nei prossimi mesi il disegno di legge proposto dal governo di modifica del Codice della strada potrebbe riformare alcune regole, soprattutto per quanto riguarda i monopattini.
Micromobilità elettrica privata e in sharing, come impattano sull’ambiente?
Interessante, in proposito, uno studio condotto lo scorso anno da tre ricercatori austriaci, incentrato non solo sugli impatti della micromobilità elettrica ma anche sulle abitudini delle persone e sull’uso che queste fanno dei diversi mezzi di trasporto. Dall’analisi sono emerse importanti differenze tra la mobilità elettrica privata e quella in condivisione: la prima è risultata decisamente più sostenibile della seconda. Questo perché bici elettriche e monopattini elettrici in sharing vengono utilizzati la maggior parte delle volte come un’alternativa agli spostamenti a piedi; in sostanza non sostituiscono del tutto i mezzi di locomozione più inquinanti perché finiscono per affiancarsi agli altri mezzi di trasporto. Al contrario, chi possiede una bicicletta o un monopattino elettrico è nettamente più incline a utilizzarlo come unico mezzo per i propri spostamenti quotidiani.
La sfida di Platum: plasmare la mobilità elettrica urbana del futuro
In un simile quadro, dinamico e in rapida espansione, per le aziende del settore della micromobilità elettrica si aprono grandi possibilità e al contempo enormi sfide: non basta porsi sul mercato con prodotti di qualità ma bisogna cercare di anticipare i tempi, immaginando come le persone si muoveranno e vivranno la città nei prossimi anni. Questo è uno degli obiettivi di Platum, una realtà nata del gennaio del 2022 a Calderara di Reno, nel cuore della motor valley dell’Emilia-Romagna.
Chiamata originariamente MT Distribution, l’azienda operò inizialmente come distributore di musica e video, per poi entrare nel settore dei videogiochi; oggi, nell’ottica di una continua evoluzione guidata dall’avanzamento tecnologico, il gruppo si è specializzato nello sviluppo di progetti per la mobilità urbana sostenibile. Platum produce monopattini elettrici ed e-bike, sia con il proprio marchio di proprietà Argento e-Mobility realizzato con Pininfarina, sia in collaborazione con i centri stile di alcune delle principali realtà del settore auto e moto come Ducati, Ducati Scrambler, Lamborghini, Jeep, Aprilia, VR46, Head, Triumph, Lancia. Oltre a più di 50 prodotti tra bici e monopattini elettrici, l’azienda propone un ampio catalogo di accessori dedicati alla mobilità elettrica urbana attraverso il brand proprietario Urban Prime.
Gli store fisici sono un elemento fondamentale nel percorso di acquisto di e-bike e monopattini elettrici. Con il progetto Urban e-Mobility Destination, l’esposizione è pensata come un percorso in cui i clienti sono guidati alla scoperta delle diverse categorie di prodotti e vengono supportati nella scelta del veicolo che meglio si adatta alle loro abitudini di utilizzo; l’azienda ha infatti identificato tre diverse categorie di e-bike e monopattini elettrici – Urban, Comfort e Power – sulla base delle diverse tipologie di uso. Platum copre il 39 per cento del mercato in Italia, attestandosi come leader nel canale dell’elettronica di consumo e raggiungendo fino al 48 per cento della quota di mercato sui prodotti con posizionamento al pubblico superiore ai 300 euro. Ma il principale obiettivo dell’azienda restano i mercati esteri che, dall’attuale 50 per cento dei ricavi, dovrebbero arrivare a rappresentare il 70 per cento entro i prossimi tre anni.
Platum ha aderito all’iniziativa Impatto Zero di LifeGate, contribuendo alla gestione forestale sostenibile in Madagascar. Più che come una semplice azienda, Platum si propone come un hub di ricerca e sviluppo, ingegneria e distribuzione che lavora per plasmare il futuro della mobilità elettrica urbana.
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